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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024
 ILMITO VIRGILIANO NEI RAPPORTI DELL'ECONOMIA DI COPPIA. (proposta in bozzone) insieme a Zamparetti Marco, Gabriele Trivellin, Scarca Giovanna, Cristian Squadrani, Francesco Ramberti - (per la giornata mondiale del risparmio) - Modera Alessandro Ramberti .- Il fato nell'economia di coppia ed in quella del risparmio, non incontra solo ostacoli e dure prove o FRENI nella guida autopsicologica rappresentanti dell'azione di questo o quel Dio: più significativi appaiono quei casi in cui sono vite e storie umane a entrare in FRIZIONE di Gabriele Trivellin o senz'altro in urto con il disegno del destino r ad esserne in ultimo travolte. Tale posizionamento viene allora assunto consapevolmente dagli attori del poema Virgiliano, in un atteggiamento di sfida deliberata e provocatoria: è il caso di Turno, che contrappone i propri fati a quelli che gli imporrebbero di rinunciare alla mano di Lavinia e che il principe rutulo pure ben conosce, ma anche quello della regina Amata, per l...
 TESI E PROPOSTA IN BOZZA. CENSURA GIURIDICA ALL'INTERNO DELLA DIVINA COMMEDIA E DEL GIUSNATURALISMO. Partecipano per piacere la professoressa Giovanna Scarca, la preside Facidda, il dottor Zamparetti Marco, frate Gabriele Trivellin, don Andrea Turazzi, don Cristian Squadrani, il Vescovo Delpini. Una giurista prima di capire l'opera magistrale della Divina Commedia di Dante Alighieri partì a studiarsi il Convivio opera di divulgazione dottrinaria, dove il sommo Vate trattando delle gerarchie angeliche, dei rami della scienza e della filosofia (come vie di realizzazione della persona e perciò riguardanti la sua felicità), della nobiltà interiore come conquista, intellettuale e morale, del singolo individuo. Scopo dichiarato del libro è quello di difendersi dalle accuse che si erano accompagnate alla condanna (in ciò richiamandosi espressamente alle vicissitudini della vita per cui  si prendeva spunto dalle confessioni di sant'Agostino e simili), ma soprattutto di rendere par...
 LA POETICA DEL PERDONO SOSPESO. Lascio qui una piccola scintilla dell'illuminazione dello Spirito serbante per l'intero mondo della pluralità delle cose, sia dove sia lascio una foglia caduca di poesia. La ragione cieca, comparando le cose e le persone non ne vede che l'ombra per poter apparire come protagonista dell'esperienza quotidiana. Invece son sol io che dovrei comparire: la poesia di un perdono fatto di albe infinite, quella di un respiro, un battito di cuore, quella di una mano tesa e quella di un sospeso sogno da donare fra le nuvole dense e nere della vita. 
 L'ANTIPATICO PICO. Più volte Pico spiando vedeva la vittoria della forma ardua sulla materia specie nell'indugiare troppo nel riconoscere le proprie colpe e di non accorgersi di ciò che è negativo, come insinuazioni nella vera vita spoilerando la scena che dovrà venire nelle proprie aspettative. Non c'entra niente avere ricchezze o fare parte di qualche compagnia quando si sente solo la melanconia dentro, quando si sa che nessuno è perfetto e può essere acceso da vani amori che sembrano allettanti, ma su cui non si può veramente contare perché non sono roccia, ma sabbia, sono vento di tempeste ormonali che prima o poi svaniscono quando finisce la passione ed allora tutto crolla e non rimangono che macerie e distruzione su cui piangere. Domani potrebbe essere troppo tardi, l'amore va donato senza indugio alcuno se no la spia dell'allarme segnala che si é a secco perché si è sprecato tempo dietro vane illusioni. L'antipatico Pico voleva compiacere solo Dio perché...
 L'ANTIPATICO PICO. Durante il suo spionaggio Pico si avventurava a spiegare espressioni, atteggiamenti e comportamenti per vedere di scoprire se usando le regole a modo proprio, riuscisse a mettere in luce qualcosa che meritasse di essere conosciuta come inaudita ed incredibile, come l'accezione della parola dignità umana suggerita da una gentilissima bibliotecaria che si riferiva al Lullo nella sua arte fondata sulla combinazione di elementi semplici e generalissimi, ad entità teologiche e metafisiche, la cui verità non poteva però essere scoperta formalmente soltanto attraverso le tavole combinatorie perché ci voleva anche l'esperienza concreta della fede a garantirle. Infatti solo tutto ciò che è armonia nell'affermazione e realizzazione della propria speciale dignità ossia con l'invito ad osare sempre corrisponde ad una buona avventurosa ricerca che va costituita secondo i modi di un pensiero "labirintico" nel saper scegliere "un essere ancora da...
 L'ANTIPATICO PICO. Certamente l'avvocato aveva ragione di pensare che il suo mestiere non avesse una precisa sede determinata né un aspetto suo proprio e nemmeno dote particolare perché ella potesse ottenere e conservare quella fede, quell'aspetto e quella dote che desiderava anzitutto per se stessa e decideva poi di avere. Difatti nell'arbitrato giuridico si rifà la natura al cui potere ci si consegna e un avvocato si consegna quasi come un libero e sovrano artefice che sa plasmarsi e colpisce nella sua particolare forma ciò che aveva prescelto. L'avvocato d'altronde sapeva essere camaleontico nella sua natura libera e polimorfa: durante il processo di metamorfosi, poi ritornava al mito di una filosofia pitagorica di sapienza ebraica per apparire come un modo d'essere più nobile e super-partes a tutti, anzi potenzialmente sublime. Dunque se una persona sceglie la strada della filosofia di Pico che tutto osserva e studia con retta ragione deve avere ammiraz...
 L'ANTIPATICO PICO. (inteso come Pico della Mirandola) - PROPOSTA IN BOZZA - Questa è la storia di una spia che si chiamava in codice Pico, proprio come il celebre Pico della Mirandola e che aveva il compito di fare dei dossieraggi, e hackeraggi nei confronti di personaggi noti della politica e del mondo imprenditoriale. Egli, siccome bruciava travolto da ambiguo e duplice amore, come preso da una psicopatologia amorosa, in cui il compiacimento per le sofferenze d'amore, gli stilemi ricorrenti, ed i contrasti di parole, cercava un util danno, anche in eccessi di forzature di sensi, di impennate, di virtuosismi, di figure retoriche desuete e quindi per lui preziose mentre spiava dal buco di una serratura culturale. L'amore, che vedeva nelle sue indagini, sotto copertura non sembrava nulla di più che un pretesto voluto, osservato per avere in qualche istante di crisi e di tristezza un po' di compagnia, ma in realtà poi in concreto non veniva mai vissuto e nemmeno molto co...
 SENZA CUORE. "Buongiorno, sono il professor T. esperto di artralgia e voglio parlarvi della nuova accezione del termine MIALGIA che designa in genere ogni tipo di dolore muscolare ma va distinto però in mialgia PRIMITIVA causata da traumi ed affaticamento, da raffreddamento (reumatismo muscolare acuto) che colpisce per lo più i muscoli del collo (torcicollo), della regione lombare (lombalgia), della spalla (omalgia) e mialgia SECONDARIA che deriva anche da pressione esterna e scompare in pochi giorni e poi si ripete ad intermittenza per polineuropatia come quella di una signora che ho incontrato ad una cena di un circolo di anziani che avendo sia le spalle ricurve in avanti, le mani deformate e la presa delle posate sulle punte delle dita anziché su tutta la mano, denotava che lei aveva avuto una mialgia da polineuropatia dovuta da carenze di vitamine (avitaminosi) e sintomi di infezioni acute da GASTROFILIDI o ESTRIDI che lei inavvertitamente ha ingoiato nella carne specialmente...
 LO SPAZIO DI UN SI'. Questa è la storia di una suora che ha deciso di entrare in un istituto religioso di consacrate per una serie di motivi molto seri. In primo luogo questa suora si è sentita sola ed abbandonata fin da bambina perché aveva dei genitori anafettivi che non le facevano mai molte coccole e nemmeno le davano molte soddisfazione avidi com'erano sia nell'elargire il bene morale e sia nel darle quello materiale per cui la sorella era sempre vissuta nell'essenzialità. Successivamente la sorella fu colpita da grave malattia agli occhi e divenne per un periodo ipovedente, facendo molta fatica ad apprendere a scuola e a riuscire a studiare, leggere i libri e la lavagna e per questo motivo dovette portare dei pesanti occhiali che le rigavano pesantemente il naso e il retro delle orecchie dandole non solo un supplizio fisico, ma anche quello di sentirsi insultata dai compagni di classe per come si presentava e per quanto appariva goffa. Il fisico poi della suora e...
 NIENTE SCUSE. Perché mai dovrei chiederti scusa quando sei tu che hai bisogno di me e della mia cerchia di amici e quindi sarai tu a dover venire qui prima o poi fra le grinfie dei miei artigli e così io potrò sfogare su di te le mie responsabilità di omissioni, e di superbia. Perché mai io ti dovrei cercare se sei tu che te ne sei andata via, tu che hai cercato di evadere al tuo ruolo, quando qui c'era un posto anche per te ed io ti volevo bene quando ti dicevo di tenere bassa la voce e non di urlare il tuo amore come il cieco di Gerico. Perché non sei tu che ti fai scivolare via i miei riprendimenti, non capisci che sono stato abituato così dai miei genitori, a non avere tante smancerie e a rimanere chiuso nella mia tana? Lo sai io mi dovevo difendere dall'amore che appassiona e brucia perché se no dovevo appartenere più a te che ai miei genitori, dovevo scegliere te ed un altra tipologia di vita, invece io sono diventato come l'uomo della pubblicità del profumo quello c...
 SISTEMA ASSOLUTO E SISTEMA LIBERALE ALL'INTERNO DELLA RIFORMA ECCLESIALE. (Bozza)- A Lambiasi, Gabriele Gozzi, Gabriele Trivellin, Delpini - All'interno dei tentativi della riforma ecclesiale c'è ancora oggi, purtroppo, un forte rigorismo che ricorda quello kantiano dove si dà un senso meno specifico all'interno della morale di azioni indifferenti, o che addirittura rifiutano un VALORE importante e determinante a moventi diversi rispetto la legge morale precostituita per effetto della religione nei limiti della semplice ragione di un'autorità. L'etica kantiana a sua volta è stata considerata un buon esempio paradigmatico di morale rigorista perché Kant chiama "latitudinari" coloro che adottano atteggiamenti opposti a quello rigorista, discostandosi così dall'accezione prevalente del termine stesso. A livello della conversione che si spera, nel tentativo di riforma ecclesiale c'è invece, una relazione più sana di RIFERIMENTO di relazione fra un...
 PER DIRTI CIAO. Nel suo ultimo intervento la psichiatra scrisse "Vivo spesso un dissidio interiore su ciò che sia bene o male dire o fare, su ciò che devo tenere per me e su ciò che devo donare agli altri perché è veramente difficile e disagevole saper discernere talvolta fra il bene ed il male ed anzi spesso c'è un sottile confine fra le 2 accezioni che porta più che altro al male. Perciò quando mi capita di scontrarmi con tali realtà in cui rimango incerta ed insicura, preferisco ritirarmi e rimanere da sola anche se questo significa profonda tristezza, preferisco di gran lunga rimanere in silenzio e non fare sentire più la mia voce o presenziare con la mia persona se no ho l'impressione che tutto quello che dico o faccio sia fatto per il male e non per il bene, ho l'impressione che dentro di me ci sia un confine labile e distorto di ciò che è il bene. Non voglio essere pedante o petulante, non voglio essere invadente e fuori luogo e perciò preferisco starmene per m...
 PER DIRTI CIAO. Però a questo punto interviene l'avvocato Paolo Manzelli che asserisce che la VARIABILE tuta in realtà era una VARIANZA giuridica perché poteva trattarsi anche di un vestito vintage e questo significa esprimere la VARIANZA giuridica della PERSONALITA' di cui TUTTI, ma proprio TUTTI, TUTTI hanno pieno diritto, allora interviene di nuovo la dottoressa Tafaro Tiziana che dice che dipende dagli ACCORDI CIRCOSTANZIALI che si sono presi perché se si guardano a dati FISCALI allora tutti d'accordo si indossa la tuta dell'operaio e servitore della messe e del buon senso quando si entra in chiesa e questa è una VARIABILE, oppure la tuta da ginnastica, altra VARIABILE ma si chiama sempre TUTA anche se ha più usi diversi oppure insieme alla Cristoforetti potremmo usare una tuta spaziale anche questa si chiama TUTA ma è fatta in modo diverso dalla tuta dell'operaio e da quella della ginnastica perché dipende dall'USO  e COSTUME che se ne fa per cui sulla lun...
 PER DIRTI CIAO. Successivamente nel diario la psichiatra scriveva (soprattutto come sfogo) "Oggi mi sento davvero persa e profondamente avvilita perché mi chiedo se esista l'autocoscienza oppure invece se esiste solo una coscienza referenziale che fa decidere sempre a qualche burattinaio la propria sorte. Ci sono delle persone che non essendosi mai decentrate dall'autorità genitoriale cercano poi quando i genitori muoiono la stessa raffigurazione intorno a sé per poi avere la CERTIFICAZIONE che siano persone buone e valevoli, ma a catechismo ci è stato insegnato ad avere un autocoscienza (autoanalisi) e poi si insegna il Ti adoro mio Dio e ti amo con tutto il cuore se qualche bene ho fatto accettalo, se qualche male ho fatto perdonami, solo dammi ti prego la consapevolezza di non commettere più questo male che offende e porta discredito alle persone che incontro nel mio cammino per fare in modo che poi ci sia qualcuno che abbia davvero piacere a stare con me comprendendo ...
 PER DIRTI CIAO. Dopo quei primi moduli sulla tipologia strutturale mentale la psichiatra scriveva "Oggi iniziamo un nuovo cammino dopo che mi ero accasciata  a terra e dopo che ho perduto le forze ed il coraggio, oggi dopo essermi rialzata male e barcollante, ho deciso di ricominciare da 0 come se niente fosse, come se non avessi ancora concluso qualcosa di veramente buono perché da oggi tutto quello che faccio lo dono a Dio che mi ama, poi sarà lui a fare in modo di renderlo grano per i fratelli e le sorelle nel mondo. Così, per dirti ciao bambino che sopporti la guerra e le distruzioni, mi sono un poco isolata dal mondo e ho accettato di essere sconosciuta e inosservata, di rimanere in ombra per far solo apparire la Gloria di Dio. Molti hanno un tipo di apprendimento solo mnemonico o meccanico e non sono abituati ad usare la logica ed è per questo che la mia tensione sta nel creare caro Zamparetti Marco una nuova psicopatologia che passa attraverso una nuova comprensione em...
 PER DIRTI CIAO. Nella struttura mentale da bambino si muove una esperienza analitica etica primitiva che deve isolare elementi e regole per riuscire poi meglio ad usare la parte migliore della ragione pratica che determini i criteri dell'azione e così la psichiatra insieme alla dottoressa Tafaro Tiziana ed insieme ad una allieva incontrata al mercato voleva dare ai banchi di scuola un valore da 1 a 10 (rimanendo nelle decine) che fosse di natura progressiva per esemplificare lo sviluppo cerebrale, là dove i primi banchi valevano 1 e gli ultimi valevano 10 e quindi di conseguenza ci si dovesse sedere nei banchi a seconda delle proprie abilità e quindi a livello elementare ci si sedeva fino ai primi 3 banchi e questo fino ai 7 anni e dopo successivamente ci si sedeva nei banchi da 4 a 7 (differenza di 3), e dopo dagli 8 anni fino agli 11 ci si sedeva nei banchi da 7 a 10 (differenza di 1 rispetto ad 11) per cui si doveva acquisire a livello pratico 1 punto in più per ogni banco fino...
 PER DIRTI CIAO. Vivendo la psichiatra incontrava tante persone, ma aveva pochi amici fra cui un sacerdote che si era letto il suo trattato e diceva di averlo trovato stuzzicante (questo era esattamente il termine che aveva usato) perché nel trattato la psichiatra aveva proposto nuove tipologie NON caratteriali come aveva fatto Jung, ma di strutture mentali di cui la prima struttura era quella del bambino dove si tratta di conoscere solo i nomi delle cose che si chiamano così solo per "natura" e quindi Goethe così come il sacerdote NON si era letto Platone, ma c'era da sorprendersi visto che conosceva il latino perché Platone critica il convenzionalismo, che ha come conseguenza estrema la tesi secondo cui ciascuna cosa potrebbe essere convenzionalmente denominata con qualunque nome, e quindi non riesce mai completamente a spiegare come mai, in una data lingua per denominare una certa cosa viene ritenuto "corretto" un nome piuttosto che un altro. In secondo luogo...
 PER DIRTI CIAO. Mi ritrovo qui in ospedale psichiatrico perché avevo sempre male alle dita e specialmente al dito pollice e poi questo dolore, mi ha fatto scattare la forte pulsione di suicidarmi e sono venuto a scoprire che in alcune culture il pollice rappresenta la perfezione del maschile che in me non è mai stato raggiunto soprattutto a livello di maturità. Ad un certo punto poi, mi è capitato di dire che preferivo vedere i volti delle persone di fronte a me perché ascoltavo una persona che diceva che bisogna stare davanti in Chiesa come per guardare ed affrontare i propri impulsi che sono l'altro aspetto di noi stessi, quello di cui abbiamo paura perché ne percepiamo intensamente la forza dirompente: quella dei desideri. Quindi lo psichiatra che mi aveva in cura, mi ha detto che doveva cercare di tenere a bada l'animalità che c'era in me, non fuggendo da essa, ma trattandola da pari a pari, prendendone coscienza: ciò che conosciamo, infatti, non può nuocerci, mentre s...
 PLURALISMO CONFESSIONALE. A proposito delle inimicizie che si generano nelle chiese c'è un principio di autodeterminazione che è stato male interpretato a livello circostanziale da un avvocato (ruolo) in quanto la corte costituzionale accoglie la LAICITA' dello stato perché non significa indifferenza dello stato dinanzi le religioni, ma anzi tutt'altro salvaguardia della libertà religiosa col divieto assoluto che il pluralismo vieti la libertà negativa perché NON si può accettare alcuna discriminazione anche nel modo in cui si esprime la propria fede, i propri ideali, le proprie caratteristiche. Le differenze fanno bene, il conformismo fa malissimo, anzi talvolta rende come robot, marionette nelle mani di un burattinaio e priva della libertà. IO combatto per la libertà!! 
 SOCIOLOGIA DEL ME NE FREGO (proposta in bozza). Ci sono cascata di nuovo, al gioco di godere della mia rabbia di prendere fuoco ed è per questo che è venuta fuori la parte cattiva di me quando qualcuno mi ha detto che c'era il criterio di sedersi infondo alla chiesa solo se si andava via prima della fine della funzione ed io avrei voluto tanto scrivere a questa persona che anche io volevo adottare lo stesso criterio e sedermi infondo alla chiesa per non avere atteggiamenti polemici ed invece rimango nel mio e ME NE FREGO anche se non so più chi trovo dalla mia parte. La persona ha detto una bugia, ma io me la bevo e così anche se divento ubriaca e mi annego è meglio così. Preferisco passare per instabile, fragile e lasciare che si prendano gioco di me anche se questo è puro veleno, ma io ME NE FREGO, ME NE FREGO. Oh sì, sì lei che dice che vuole quella vita a metà, ma in realtà vuole solo quello che non sa ancora di sé. Oh sì, sì voglio diventare abile a fare la scema così tutti p...
 IL VALORE DEL DIRITTO CIRCOSTANZIALE. (Proposta in bozza) Bisogna rivalutare meglio le circostanze in cui la famiglia si trova a vivere perché ciò non riguarda solo la vita frenetica, ma riguarda anche le difficoltà, i disagi e le prospettive che la famiglia si trova a dover affrontare specie nella sequela della prole e specie in quella di anziani o persone malate. Spesso si dà un valore idealizzato e piuttosto utopico dell'amore per cui si pensa che l'atro debba corrispondere al nostro modello e che debba prevedere i nostri desideri più profondi, quando invece, molto spesso siamo distratti dalle molte incombenze da compiere, dai molti problemi che ci assillano sia nel lavoro che soprattutto nelle relazioni sociali e questi problemi riguardano anzitutto le aspettative di rendimento, quelle di collaborazione, quelle di comprensione delle reali capacità degli altri di starci accanto e di quelle nostre verso gli altri. Molto spesso non si è disposti a mettersi in discussione ed a...
 SINGHIOZZO. A volte capita, e quando capita non sai come reagire a quel fastidiosissimo rialzamento del diaframma e a quel sussulto in gola che ti fa sentire un pò in disagio: il singhiozzo ti prende quando meno te lo aspetti. Ma infondo, infondo tutta la vita è un singhiozzo, perché c'è sempre una precarietà di ciò che fai e di ciò che è stato fatto e niente è realmente durevole. Il singhiozzo non ti fa ascoltare che quel suono sordo che ti entra nelle orecchie e che non ti fa capire cosa sia utile tenere e cosa, invece, sia meglio rigettare in quanto nessuno ci ha insegnato a rimanere concentrati su ciò che ci viene detto ed enunciato. Perciò affrontiamo la vita sociale e quella famigliare e relazionale con un forte desiderio di parlare o di scrivere dei sermoni di sfogo piuttosto che ascoltare veramente per capire cosa possa farci bene e cosa possa invece farci male. Come per la maggior parte delle cose, la risposta sta nell'istruzione che ci è stata impartita. Così, alla l...