PER DIRTI CIAO. Nel suo ultimo intervento la psichiatra scrisse "Vivo spesso un dissidio interiore su ciò che sia bene o male dire o fare, su ciò che devo tenere per me e su ciò che devo donare agli altri perché è veramente difficile e disagevole saper discernere talvolta fra il bene ed il male ed anzi spesso c'è un sottile confine fra le 2 accezioni che porta più che altro al male. Perciò quando mi capita di scontrarmi con tali realtà in cui rimango incerta ed insicura, preferisco ritirarmi e rimanere da sola anche se questo significa profonda tristezza, preferisco di gran lunga rimanere in silenzio e non fare sentire più la mia voce o presenziare con la mia persona se no ho l'impressione che tutto quello che dico o faccio sia fatto per il male e non per il bene, ho l'impressione che dentro di me ci sia un confine labile e distorto di ciò che è il bene. Non voglio essere pedante o petulante, non voglio essere invadente e fuori luogo e perciò preferisco starmene per mio conto e cercare di stare così serena e tranquilla. Fra fare e non fare, dire e non dire preferisco essere un ombra, preferisco essere un puntino su un foglio perché io infondo ho sempre avuto la parte di una comparsa ed infondo è meglio così per me ed anche per chi mi circonda. Preferisco usare il sistema inversamente proporzionale dell'ascolto e poi dire che va tutto sempre bene, che andrà tutto sempre bene, mentre io scompaio e me ne vado lontano. Per dirti ciao ho scelto la strada dell'essere Alter ego e non Super-ego e perciò per dirti ciao scopro cosa sia meglio per te, per il meglio di me" Per dirti ciao.
STRIDULI SOGNI. Terry non era mai andata molto bene a scuola, un po' per il suo problema di retinopatia agli occhi, un po' perché il diabete diminuiva la sua attenzione e un po' perché faceva veramente fatica ad apprendere, così, una maestra propose ai suoi genitori un atteggiamento di interesse proposizionale dei 10 passi e delle 10 parole. Si trattava di stimolare degli stati mentali (come la credenza, il desiderio, l'intenzione) caratterizzati dall'avere un contenuto esprimibile in forma proposizionale. Questo sistema veniva ottenuto usando degli enunciati della forma "X verbo di atteggiamento che P vuole", dove X è un agente, il verbo di atteggiamento è un verbo quale credere, desiderare, intendere e P un enunciato (per esempio si iniziava dalla domanda:"Cosa intende studiare oggi la mente di Terry?" Seguita dalla frase:"La mente di Terry crede di poter studiare ferma mente l'italiano") . Sulla base di questa struttura linguist...
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