PER DIRTI CIAO. Vivendo la psichiatra incontrava tante persone, ma aveva pochi amici fra cui un sacerdote che si era letto il suo trattato e diceva di averlo trovato stuzzicante (questo era esattamente il termine che aveva usato) perché nel trattato la psichiatra aveva proposto nuove tipologie NON caratteriali come aveva fatto Jung, ma di strutture mentali di cui la prima struttura era quella del bambino dove si tratta di conoscere solo i nomi delle cose che si chiamano così solo per "natura" e quindi Goethe così come il sacerdote NON si era letto Platone, ma c'era da sorprendersi visto che conosceva il latino perché Platone critica il convenzionalismo, che ha come conseguenza estrema la tesi secondo cui ciascuna cosa potrebbe essere convenzionalmente denominata con qualunque nome, e quindi non riesce mai completamente a spiegare come mai, in una data lingua per denominare una certa cosa viene ritenuto "corretto" un nome piuttosto che un altro. In secondo luogo, però ha ragione una professoressa di italiano che suggerisce il verbo VOCATIO = INVITO perché la comprensione è data da un invito a riascoltare meglio la natura e quindi per quanto riguarda il caso sacerdotale bisogna ritrovare il fervore della conoscenza, mentre per quanto riguardava la psichiatra e san Tommaso D'Aquino bisognerebbe conoscere invece meglio l'ARTICOLAZIONE delle idee che nascono dalla VOCATIO intesa come vocazione alla partecipazione a tale articolazione se no diviene inutile e pure futile giudicare la correttezza dei nomi. Il bambino è entusiasta delle scoperte che fa e perciò pur non conoscendo ancora la funzione semantica dei nomi e delle frasi e pur esprimendosi solo a vocali o suoni gutturali è comunque in grado di indicare e poi vedendosi allo specchio di riconoscersi e di capire come san Paolo che è ancora bambino a differenza di un adulto che si mette al suo fianco davanti allo specchio. Successivamente alla scuola primaria il bambino impara che i nomi denominano soltanto, mentre le frasi asseriscono e perciò i primi verbi che si imparano sono gli imperativi, perché sono verbi semplici e significativi di una azione immediata e non di una futura o passata e poi l'imperativo riguarda la prima legge morale della coscienza (imperativi della coscienza) che si devono insegnare persino a catechismo tipo nomina il nome di Dio con rispetto e quel nomina riguarda il rispetto che si deve al nome di Dio che persino un ateo e non credente NON nominerebbe mai invano se ha una coscienza imperativa che riguarda la giurisprudenza. In secondo luogo dopo l'imperativo vengono gli APPELLATTIVI tipo uomo, donna, maschio, femmina che sono contenuti anche nella bibbia (Maschio e femmina li creò!!) e poi li accoppiò quindi si creano i binomi cioè una somma di 2 monomi non simili del tipo 7 + (- 2) = 5 oppure ancora meglio 1 + (-4) = - 3 e notiamo come le differenze vengono interpretate più correttamente fra il termini imperativi del + positivo e quelli appellativi del - negativo e questo per un amico informatico di una parrocchia solo se si considerano 3 bit, ma anche 4 bit di ordine più elevato, che sta ad indicare che sia il numero imperativo e positivo è 1 e che il numero appellativo invece è 0.  Successivamente alla secondaria si trattano le congiunzioni e gli articoli che hanno funzioni sintattiche e semantiche per poter elaborare l'importante dottrina lektòn associato a ogni segno di ogni lingua e distinto tanto dal segno stesso quanto dall'oggetto cui il segno si riferisce, e caratterizzato come ciò che è significato del segno, come ciò di cui i parlanti della lingua (e solo loro) sono in grado di apprendere tramite il segno. I lektà possono essere completi (come quelli associati alle frasi) o incompleti (come quelli associati al soggetto ed al predicato di una frase) e perciò rispetto alla parte formale giuridica ad una frase della forma soggetto-predicato viene dato il nome formale di "proposizione" (più correttamente axiòma!), ed è di esso che tutto ha senso di dire che è vero o falso tipo la frase "Vieni avanti" intesa come IMPERATIVO oppure "Quelli infondo vengano avanti" intesa come APPELLATIVO di quelli che è INDICATIVO di persone che si trovano infondo alla chiesa, mentre se una signora va sempre a sedersi a sinistra per abitudine potrebbe essere appellata un bel giorno con la dicitura di logica meno abitudinaria "Tutti quelli di sinistra si siedano al centro, mentre tutti quelli di destra si siedano verso il lato interno" perché la parte sinistra cerebrale è quella della sensibilità, mentre quella destra è quella della logica e perciò bisogna equilibrare meglio le parti. Perciò visto che il giubileo è stato anche intitolato la GRAMMATICA della Speranza quel sacerdote si dovrebbe  interessare molto ai MODISTI che affermano che l'ontologia desunta dalla struttura del linguaggio sia una grammatica SPECULATIVA che esalta sempre la nuova ricerca che una affermazione sia realizzativa che realistica della maggiore SOSTANZA perché non ci siano ACCIDENTALMENTE per cui ci debbono essere poche diciture referenzialmente opache (come è necessario che, x sa che, x crede che-  per eliminare l'indiscernibilità degli identici e per trovare invece una migliore IDENTITA' di ciascuno che si esprime!! A queste teorie la psichiatra teneva molto per fare in modo che non vi fossero fraintendimenti e che invece che l'uniformismo si generasse la logica dell'ESPRESSIONISMO simpatico. 

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