PROEMIO - Dimentichiamo spesso ciò che impariamo a scuola perché in noi avviene una certa scelta tra le impressioni che si presentano e similmente fra i singoli particolari di ogni impressione o esperienza che ci ha dato input percepiti come negativi ed inutili. Per questo quando Elena doveva affrontare l'esame di licenza media la preside Facidda  si rese conto che i ragazzi di quella età (13-14 anni) hanno un sintomo incompleto e poco soddisfacente della conoscenza. Difatti, aveva già proposto a livello di insegnamento di ascoltare nelle interrogazioni orali 2 alunni che insieme ricevevano le stesse impressioni e che poi abbiano fatto un loro elaborato ciascuno a casa propria, mentre qualche tempo dopo si scambiano i ricordi dell'evento di quella interrogazione: ciò che è rimasto fermamente impresso a uno, spesso l'altro lo ha dimenticato, come se non fosse mai accaduto, e questo senza che si abbia il diritto di affermare che l'impressione sia stata psichicamente più significativa per l'uno piuttosto che per l'altro. Un gran numero di fattori che determinano la selezione per la memoria evidentemente ancora sfuggono ai docenti nonostante a quell'età si dovrebbe essere capaci di incamerare più nozioni che portano ad avere buone prestazioni scolastiche. Da qui si rileva caro Marco Zamparetti che a scuola non basta ripetere le pagine di un libro e poi riuscire a trascriverle o sintetizzarle, perché a livello di tensione nella prestazione ci sono certi punti dell'esame che hanno un valore calante a livello progressivo della memoria cosciente rispetto a quella inconscia, in ogni caso molto più ricca. Inoltre la memoria a breve termine apprende solo la nozione, mentre a lungo termine per successive elaborazioni ed esperienze concrete apprende il significato profondo della nozione. Quindi i punti salienti da trattare a livello della docenza sono PUNTO 1) Il senso di smarrimento dell'allievo nel senso che non sapere dove si sia messa una cosa vuol dire doversi organizzare schematicamente in modo da poter recuperare facilmente a colpo sicuro ciò che si ricerca. Quindi bisogna creare un ordine che abbia una sua storia, una classificazione, una tipologia, un sistema, un casellario. Si prova a generare un catalogo nozionistico specie sugli argomenti di medicina. Per esempio all'interno del catalogo "TESSUTI" si inserisce il connettivo lasso che si suddivide a sua volta in varietà interstiziale, sia all'interno che all'esterno degli organi e che accompagna i vasi sanguigni e linfatici; la varietà membranosa che forma la tonaca propria delle sierose (peritoneo, pleura e pericardio) e delle mucose. Il tessuto connettivo lasso ha una notevole funzione trofica, in quanto la sostanza fondamentale di cui è costituito è in grado di trattenere una grande quantità di liquidi, divenendo così intermediario degli scambi di sostanze, nutritive e di rifiuto, tra il sangue dei capillari e le cellule degli organi e questo un chirurgo estetico lo deve sapere a menadito. Il primo punto quindi è fondamentale per il resto dell'apprendimento. 


Commenti

Post popolari in questo blog