PREMIER INSOLUTA - "Eccomi qui a stringere la mano a Zelensky non sapendo nemmeno se rimarrà il capo di stato ucraino. Qualche sorriso abbozzato per le telecamere e le foto di rito e poi un colloquio che probabilmente non condurrà ad alcuna soluzione rispetto all'attesa di pace, perché ci sono potenze molto più grandi dell'Italia che comandano la partita e gli americani vogliono condurre l'intermediazione per riuscire ad accaparrarsi le maggiori risorse possibili specie quelle energetiche e delle terre rare utili a tutti i livelli, ma specialmente a quelli industriali e di ricchezza economica-politica. Già l'Europa è stata denigrata da Trump come vecchio continente che non sa stare al passo con i tempi specialmente dal punto di vista della difesa e della preparazione militare di protezione contro gli attacchi della guerra ibrida che è molto più insidiosa e pericolosa di quella con le armi, perché ruba dati personali inerenti beni materiali e segreti su cui può attuare truffe di ogni genere. Perciò, io mi sento sorvegliata e controllata dal nemico e cerco per questo di mantenere un profilo diplomatico sebbene sia molto difficile e complesso per gli equilibri nazionali ed internazionali. Noi comunque siamo chiamati a fare la nostra parte, che non è di semplice rappresentanza, come qualcuno potrebbe pensare, ma è una parte solida fatta di proposte concrete di ricostruzione post-bellica ed anche di convenzioni per l'energia ed il grano che a noi servono per superare gli inverni che verranno. Adesso ci sediamo con uno sguardo indagatore, per sapere che atteggiamento assumere se di protocollo, oppure se amichevole e di spregiudicati tentativi di pace. Ma, mi rendo conto che non è facile essere convincenti per Putin perché convincerlo che ciò che sta facendo è sbagliato per il rispetto dell'indipendenza di una nazione democratica, ma anche per un orgoglio nazionale di raggiungimento di indipendenza ed autonomia. Tuttavia il sistema è pieno di falle e ciò è stato ampiamente dimostrato dai continui e sfinenti tentativi di incontri per instaurare un dialogo di pace. Sono qui con la mia determinazione per ricavare qualcosa di concreto da questo incontro, ma so già che domani tornerà tutto come prima e ognuno seguirà il corso della propria vita. Sono una premier che vuole fare la propria vita senza paura e senza vergogna."
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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