INUTILI CORPI - Eccoci qui come inutili corpi avvolti dentro ai sacchi e dimenticati dentro a fosse comuni fra la polvere delle macerie, il pianto e lo stridore di denti. Eccoci ad occupare il suolo che ricorda decenni di guerre, frustrazioni e violenza i cui segni portiamo su di noi come lividi e sevizie. Siamo qui e gridiamo tra le visioni di un dialogo impossibile, tra le espropriazioni e gli sradicamenti che celebrano la storia di una parte e sono dimentichi e negano quella dell'altra. La Palestina, come terra promessa rimane ora qualcosa di astratto, di inafferrabile, un'idea rivelatrice di cattiva coscienza la cui espiazione è data da un ordine ineguale. Noi, infatti, rappresentiamo la retorica dell'esercito e siamo stati trattati per questo come scarafaggi drogati dentro alle ubriacature di sordide bottiglie. Con singolare simmetria, siamo diventati forme grottesche facilmente accessibili su internet e nelle capitali arabe. Questo antisemitismo, l'odio eterni e inguaribile, ci ha ridotti ad immondizia da gettare via come se fosse letame. Netanyahu vuole riscrivere la storia in un maldestro tentativo che reincarna il nazismo. Noi urliamo la nostra innocenza, come eterne vittime di un mondo ostile e crudele che ha il volto di una tragica paradossale vittoria dispotica. Siamo simboli di immagine orrenda, un luogo di sogghignanti demoni armati per misure di sicurezza sperimentate brutalmente su inermi e dove interi palazzi vengono regolarmente spianati da bulldozer per perpetrare "punizioni collettive". Hanno tentato persino di decretare l'oblio e di censurare la memoria, ma non ci sono del tutto riusciti perché il passato ritorna nel bisogno di essere convocato nei suoi presenti fantasmi. La notte dell'anima tormenterà con la sua profonda paura esistenziale e fra le immagini che si pubblicano in rete c'è l'amarezza dell'abitudine a scene raccapriccianti di oppressione che schiaccia la dignità umana. Già comincia a scarseggiare nell'aria il sentore del macello, dello sterminio seriale ed amministrativo e non si sente più parlare di misericordia e comprensione.. Risuonano ancora nelle piazze gli slogan antisemiti che per la base della "legge del ritorno" accoglie tutti gli ebrei della diaspora, ma vieta il rientro dei palestinesi espulsi e dei loro discendenti.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
Commenti
Posta un commento