INUTILI CORPI - Adesso vogliono parlare i corpi malati, quelli che sono stati segnati da una patologia, gli infermi, gli invalidi che si trovano a vivere la debolezza, la fragilità, la vulnerabilità. "Siamo corpi pesanti, che fanno fatica a muoversi, macigni che si sentono afflitti da un oppressione che li schiaccia e li divora. Siamo venuti per poter trovare lo scorcio e la luce che illumina fra le ferite, i segni devastanti dell'anima, siamo qui per potervi dare una svolta di valore e di dignità. La vita è una mescolanza di colori che sono legati alla luce e all'oscurità e ci sono fra questi colori "fisici" cioè quelli percepiti attraverso i fenomeni naturali; i colori "fisiologici" che dipendono dalla percezione del soggetto e poi i colori "chimici" che sono fissati naturalmente o artificialmente sui corpi o sulle sostanze; da ultimo si considera l'azione sensibile-morale con la quale si affrontano le cose e la migliore azione è il senso di pietà. Ai poli si sviluppano solo colori bianchi e neri il polo positivo e quello negativo dove non si può vedere alcuna vera guarigione né dal punto di vista clinico e nemmeno dal punto di vista psichico in quanto le persone che percepiscono le cose solo attraverso una prospettiva bidimensionale e non sanno avere profondità sono persone sature e non possono conoscere la sfera intermedia ed il fatto che su tutto prevale il simbolismo mistico che si sviluppa e si matura all'interno di uno schema triangolare come quello trinitario dove sono collocati i colori verde che sta tra il colore giallo solare e il blu, ed il violetto tra il rosso ed il blu ed infine l'arancio tra il rosso ed il giallo. Molti corpi malati e menti sconvolte non conoscono il contrasto consecutivo e quindi si fissano solo su ciò che percepiscono e quindi non saranno mai malleabili e la loro natura per contiguità conoscerà solo antipatie e simpatie, scurendosi o schiarendosi a seconda della loro forza di persuasione o convincimento dell'uno rispetto ai riferimenti "altri". I "quadri" degli individui sono dati dalle loro "visioni" e vanno collocati all'interno di una dialettica che riguarda l'impressione che vogliono dare e che intendono fare percepire specie all'interno delle suggestioni. Rispetto al disdegno sensibilità cromatica della malattia specie a livello del rosso del sangue e del verde della bile o del giallo dell'itterico . Purtroppo ci sono dei toni di colori esistenziali divisi in loro stessi che vanno distesi a piccoli tocchi specie se sono molto rigidi nelle loro posizioni e non si lasciano mai istruire, malleare, correggere. Molti non seguono la legge del "contrasto simultaneo" dove gli accostamenti con altri che vivono situazioni di sofferenza porta ai pigmenti puri dove i colori si fondono in effetti "additivi" che portano a risaltare la maggiore intensità attraverso azioni complementari agli opposti come il rosso-verde, blu-arancione, giallo -viola. In tale contesto il medico così come lo psicoterapeuta deve ricercare le possibili attenuazioni al dolore, alla malattia specie se mentale perché non si tratta di semplice sopravvivenza dell'individuo ma della sua qualità di vita che deve avere il giusto effetto cromatico a livello della società scientifica ed oltre così da poter determinare il quadro migliore possibile per la migliore esistenza sostenibile.
 IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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