LA CONDIVISIONE - Paradossalmente imparare da sé e cavarsela da soli non sembra essere l'obiettivo primario della scuola, in quanto si attua piuttosto un modello basato sull'esecuzione di compiti e sul controllo degli adulti, che il più delle volte interferiscono nel delicato rapporto fondamentale tra lo studente ed il sapere. I compiti a casa, però, spesso sono di ostacolo alla dimensione di autonomia di apprendimento. Certamente i compiti a casa non vanno aboliti, ma piuttosto gestiti al fine di sviluppare progressivamente e gradualmente negli studenti l'autonomia e la responsabilità, il senso dell'organizzazione, il desiderio di apprendimento, la curiosità e il gusto per un lavoro ben fatto. Per tale motivo una maestra decise di mettere a disposizione 400 euro da suddividere fra i suoi 20 alunni con la domanda "Come impieghereste questi 20 euro?" La più parte rispose che la metà li avrebbe spesi e l'altra metà risparmiati e così si sarebbero tutti ritrovati con solo 10 euro in tasca. Ma una bambina pensò di creare una piccola banca e di spendere solo 6 euro rimanendole 14 euro ancora da poter utilizzare con i quali avrebbe creato un gruzzolo bancario iniziale da moltiplicare per 20 bambini = 280 euro a cui dovevano essere però tolti 30 euro delle spese di servizio bancario e quindi 250 euro che suddivideva di nuovo fra i 20 bambini = 12,50 ciascuno e cioè il doppio di quanto avrebbero avuto con la divisione della singola parte che capitava ciascuno più uno 0,50 in più che poteva essere di nuovo accumulato nella famosa banca x 20 bambini = 10 euro e quindi ci si ritrovava con 260 euro di cumulo bancario. A questo punto i bambini potevano spendere 10 euro ciascuno (cioè 4 euro in più della volta precedente) rimanendo in accumulo altri 2,00 euro (i 0,50 erano già stati accumulati prima in previsione) e quindi x 20 = 40 euro arrivando ad un accumulo di 300 euro cioè 100 euro in meno dell'investimento della maestra in 2 anni. A questo punto, poi, le spese bancarie aumentavano per il rischio di investimenti a 50 euro per un valore atteso effettivo di 250 euro ed un importo totale di 80 euro per cui ciascun bambino poteva permettersi di spendere 10 euro mantenendosi prudente rimanendogli poi da spendere in pratica e sostanza 250 - 200 = 50 euro, ma a questo punto toccava alla banca reinvestire le spese ed allora la domandona della maestra di scuola bancaria era la seguente "Quanto poteva permettersi di investire la banca?" Poteva fare 80 - 50 = 30 euro? Certo che sì cioè metà spendeva la banca e metà rimaneva al cliente per cui il cliente rimaneva con 80 euro in banca non con 50 ed avere 30 euro in più era una buona riserva nel caso le cose fossero andate male. A questo punto c'era la verifica della prova del 9 e perciò la bambina concludeva che ognuno spendeva 15 euro al 3° anno x  20 = 300 euro cioè i famosi 100 euro in meno rispetto ai 400 euro investiti rimanendo in banca 150 euro (cioè i 100 + i 50 accumulati più sopra con l'investimento bancario) e cioè la metà esatta di 300 euro sinonimo che stavamo eseguendo una operazione quadratica. La banca allora investe altri 30 euro cioè 300/10 del log base 10 e rimane con 120 euro e cioè 12 x 10 della spesa sostenibile per 10 bambini mentre altri 10 spendono di nuovo 6 euro e quindi sono 120 + 60 = 180 euro sotto i quali non si può più scendere nell'investimento bancario. Questa riteneva la maestra che fosse la condivisione determinare una soglia oltre la quale non scendere per non fallire e poi trovarsi a chiedere l'elemosina davanti alla stazione. 

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