IL VIAGGIO DELLE PAROLE - Bruno, comunque dopo avere assistito a quelle lezioni, ritornava alla sua piccola realtà quotidiana fatta di cose semplici e di incombenze umili tipo le pulizie del convento, oppure improvvisarsi aiuto cuoco e fare tutte le faccende domestiche di cui c'era bisogno. Tuttavia, pensava che la cosa di cui c'era più bisogno al mondo fosse la Fede, ovvero sia una fiducia in colui che chiamiamo Padre nostro e che ci deve sostenere con il suo benevolo sguardo protettore mentre noi compiamo il nostro viaggio verso la meta. Inoltre, Bruno pensava che non bisognasse lasciarsi confondere da tante filosofie o analisi contorte, quando bastava guardare l'andamento storico generale. Governi che cadono come quello di Bayrou, guerre che imperversano distruggendo intere popolazioni, pandemie e sofferenze di ogni genere che minano l'umanità tutta. Era inutile stare a fare tante congetture per riuscire a sanare i molti debiti degli stati se i ricchi ed i potenti, non avevano alcuna intenzione di fare rinunce a favore delle categorie più disagiate e poi la sua proposta di dividere la giornata in quarti di 6 h ciascuno era stata scartata a priori, senza nemmeno ascoltare di che si trattava. Egli fin dal principio aveva diviso la giornata in 4 quarti di 6 h ciascuno di cui 1 dedicato al riposo ed al rilassamento della mente e del corpo nel sonno, un altro dedicato al nutrimento, uno dedicato alla preghiera e meditazione e l'ultimo dedicato per metà allo studio/lavoro e per l'altra metà allo svago e all'intrattenimento.. In queste disposizioni pareva che non ci fosse poco tempo per studiare e lavorare, ma, invece, era necessario trovarlo pena la nullità del progetto che comportava alcuni inevitabili sacrifici e rinunce a cui nessuno poteva sottrarsi. Per esempio, per quanto concerneva la sua attività di ortolano doveva comprare delle sementi al prezzo medio di 2,42 al pacchettino dovendo preventivare, possibilmente quelle che avrebbero effettivamente attecchito e quelle no e quante piante poi avrebbero resistito all'attacco di insetti per modo tale che si procurasse i mezzi per coprire le spese di vari piantagioni perciò, se inizialmente si poteva prevedere un raccolto di 100 kg di piante e poi invece non si riusciva del tutto nell'intento, allora il guadagno sarebbe stato inferiore di 242 euro l'anno e questo non poteva che significare che le piantagioni vanno diversificate non solo per fare in modo di avere più opportunità di guadagno, ma anche per non impoverire il terreno con culture intensificate che tolgono poi il valore sostanziale delle piantagioni, senza contare le perdite dovute ad intemperie e malattie delle piante causate da parassiti ed insetti. Dunque se suddividiamo 242 per 2 periodi di tempo nella giornata fra piantagione e raccolta questo significherebbe che dobbiamo dividere 242 per lo meno su 12 mesi di ì almeno 72 h ciascuno di effettivo guadagno = 3,36 euro di guadagno effettivo e cioè rispetto ai 2,42 prospettati = 0,94 di guadagno ogni coltura e quindi su 100 culture = 94 euro con una perdita rispetto ai 242 di = 148 euro e cioè più precisamente sono 148/94 = 1,57% di interesse massimo e su 148 = 2,32% effettivi di interesse praticato e perciò una perdita ulteriore dello 0,10% che si aggiunge ogni mese. In pratica e sostanza sarebbe 242 x 1,67% totali = 4 e perciò l'aumento di capitale è di appena di 0,64 euro ad ora e su 72 h = 46,08 x almeno 2 operazioni = 92,16 e cioè poco meno di 94 per lo scarto di 1,84 x 72 h = 132,48 finali netti. Questo era il quanto della borsa valori che divengono sempre in calo, mano a mano che si va avanti fino a giungere ad effettuare delle chiusure di attività poco redditizie. Bruno lo sapeva che per manovrare denaro bisogna essere distaccati e non farsi prendere dall'ingordigia specie se le risorse a disposizione sono poche e dunque per pochi eletti. Il giorno dopo Bruno continuava a vivere come se nulla fosse.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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