SFIDA SCOLASTICA - "Buongiorno sono la professoressa Feliciani ed oggi dobbiamo iniziare il nostro percorso scolastico insieme cominciando con una sfida ad una parrocchia che doveva cercare di organizzare dei buoni scolastici del valore di 500 euro che aveva deciso di utilizzare solo in una cartoleria per 10 alunni e quindi 50 euro ciascuno. Ad un certo punto invece si decide di investire i suddetti soldi in una banca che, per riserva obbligatoria, o desiderio di massima liquidità, stabiliscono quote di depositi scolastici per un valore di 1/c + k euro di deposito per ogni euro circolante dove la suddetta formula rappresenta il minimo comun moltiplicatore dei depositi e cioè il numero per il quale occorrerebbe moltiplicare il circolante e dunque se (semplificando) dividiamo ancora la liquidità disponibile per 10 sono per lo meno 5 depositi su 50 di cui tenere conto e quindi in effetti si utilizzano 45 euro mentre il rimanente riguarda l'IVA minima sui prezzi del valore di 5 euro dunque per ogni utilizzo di buono e quindi se l'IVA è del 22% su 50 euro = 11 rimanendo altri 6 euro da depositare su 10 buoni e quindi per lo meno 0,60 centesimi di costo di una penna, per 5 penne = 3 euro spendibili che vanno tolti dai 45 euro = 42 euro ad arrivare a 50 = 8 euro/10 = 0,80 per un quaderno per 5 quaderni ciascuno = 4 euro ed in totale che vanno tolti dai 50 euro = 43 euro e quindi ci si rimette 1 euro di costo IVA per ogni acquisto per creare il buono e perciò su 10 buoni = 10 euro che vanno tolti da 43 euro = 33 euro da cui togliamo il costo cartelline sempre 5 del valore di 33/10 = 3,3 euro cartellina raccoglitore/5 = 0,66 a cartellina e perciò rispetto alle penne c'è una penalizzazione di costo di produzione (per materiale e confezionamento) di 0,06 centesimi x 5 = 0,30 x 11 + 5 (valore ponderale di della perdita minima consentita di vendita nello sconto) = 4,80 che se moltiplicato per 10 = 48 euro cioè l'IVA dovrebbe essere del 4% per poter ricavare dei buoni senza intaccare i depositi bancari più di tanto e per fare in modo di comprare almeno 2 testi scolastici del valore di 10,30 (0,30 di differenziale) x 2 = 20,60. Perciò sono 50 euro - 20,60 = 29,40 da distribuire in più librerie /3 librerie minime = 9,80 di sconto ciascuna sui versamenti IVA per avere accolto la proposta ed in questo modo ci guadagnano più librerie e si possono generare più sconti e buoni scolastici. In poche parolone si utilizza l'IVA per generare sconti su più librerie e questa è la proposta."
 IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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