SILENZIOSA RIVOLUZIONE - In tutti i settori ormai c'è molta competitività, ma in questa scuola non ci sono voti, né premi, né elenchi dei più bravi o dei primi della classe; in questa scuola si impara a non avere bisogno del successo, della perfezione, c'è bisogno solamente di godersi il momento. In pratica in questa scuola impariamo a non farci manipolare da nessuno, a vivere la nostra vita, a pensare a modo nostro e soprattutto a seguire le nostre inclinazioni. Spesso ci adattiamo ai gusti sociali di qualche moda in corso e ci adeguiamo a qualche modello o stereotipo per non sentirci troppo diversi dagli altri ma in definitiva così facendo ci deformiamo, ci deviamo dalla nostra immagine e dalla nostra stessa essenza. In realtà tutti sottostiamo ad un insieme di esistenza in cui c'è un dominio che in genere è di carattere di classe economica e di reddito, ma poi questo dominio andrebbe meglio definito perché la nostra costituzione là dove dice che "la sovranità appartiene al popolo..." può prevedere un codominio in cui vi sono un estremo superiore ed uno inferiore che non sempre rappresentano il massimo o il minimo benessere dato che l'intenzione governativa è quella, in genere di tutelare il ceto medio. Perciò dovremmo trovare una media della definizione "benessere" che rappresenti anche un grado di soddisfazione del singolo sostenibile. In tale ambito bisognerebbe stabilire l'attuale percezione circa la disciplina del temine "profitto" dove l'aspetto umano dell'impresa viene in primis rapportato allo scopo di far sì che le risorse umane vengano utilizzate in modo tale da portare il datore di lavoro ad assicurarsi il massimo beneficio possibile dalle loro capacità pur tenendo conto che i dipendenti ottengano la giusta e più dignitosa gratifica sia in ordine materiale che psicologico. Se dunque uno studente di medicina vincitore di borsa di studio e di ricerca viene pagato per un periodo di 3 anni 1000 euro al mese si tratta di investire nel suo percorso per un valore finale di 36.000 euro e dunque stabilendo un massimale di 10 borse di studio sono 360.000 euro totali da suddividere in 21 regioni = 17.143 euro ciascuna/12 mesi = 1.429 euro al mese e ciò significa che ogni studente rinuncerebbe a 429 euro al mese x 12 mesi = 5.148 x 10 studenti = 51.480 che rimangono nelle casse dello stato e perciò facendo 360.000/51.480 = 7% vanno nelle tasche dell'Ente stato ed in poche parole su 360.000 = 25,200 x 2 del quadrato = 50.400 e perciò la borsa di studio dovrebbe essere in realtà di 1.080 euro al mese (e cioè il differenziale mancante). Agli studenti fruitori di borsa di studio quindi mancherebbero 2.880 euro che potrebbero impiegare per pensione integrativa per altri 3 anni per un valore di 960 euro l'anno e quindi in realtà dovrebbero usufruire di 1.080 - 960 = altri 120 euro al mese per 1.200 euro al mese a patto che donino per lo meno 10 ore al CAU in modo tale da apprendere meglio in affiancamento il mestiere di medico e poter poi usufruire di altri 1.429 - 1.200 = 229 euro in più per ogni intervento oggettivo. Questa potrebbe essere la visuale: non solo ricerca, ma giustizia di suddivisione dei profitti a medio termine.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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