DIETRO IL DOSSIER DI GUERRA - E' una bella sfida quella che mi sono proposta di affrontare, quando ho deciso di capire il perché della guerra ed ho pensato, dopo essermi letta vari articoli al riguardo, che fosse dovuta in buona parte alla riorganizzazione di un sistema economico in quanto nelle società capitalistiche avanzate i livelli di produzione in tempo di pace tendono a mantenersi al di sotto delle capacità produttive disponibili nei principali settori, ma questo nessuno lo ammetterà mai e piuttosto ti diranno che si tratta di contrasti politici secolari di contrarietà a fare entrare l'Ucraina nella Comunità NATO oppure all'opposizione degli USA a contrattaccare l'Iran per liberare ostaggi e permettere l'annessione della striscia di Gaza. In realtà, credere che il sistema economico in tempo di guerra possa essere suddiviso in 3 grandi sottoinsiemi è una grande idea perché si può generare un prodotto finale come l'armamento in senso lato, oppure dei nuovi beni di consumo come i droni spia o ancora aumentare i beni di esportazione militare e le loro risorse. Data la capacità produttiva di cui dispone un paese, se si aggiunge quella bellica di difesa specie nella specializzazione ad usare caccia aerei che non I.A: possono individuare alla distanza di 500 km dei droni nemici, allora si comprende che i livelli di cui si parla diventano altamente specialistici, all'avanguardia e precisi e questo dato aumenta la richiesta per la sicurezza civile in zone critiche come confini aerei e terreni in cui lo spazio non sia molto definito e richieda una particolare definizione di accesso per la battaglia. La popolazione civile, poi, intimorita dalle nuove incursioni aeree in zone vicinissime all'Europa occidentale e preoccupata per il mantenimento della democrazia e per l'allargamento dei conflitti, richiede sempre di più sistemi sofisticati di difesa e questo sposta l'asse di produzione a ricercare e studiare nuove strategie per creare degli scudi di difesa specie nello spazio aereo per modo tale da avere maggiori garanzie di pace. Infatti, non si crede più molto a possibili accordi di cessate il fuoco e di tregua nelle zone calde specie nelle guerre fra Israele ed Iran e non si prospetta troppo presto la fine dei conflitti per diverse visoni sul possesso di territori di interesse di sfruttamento specie a livello energetico e di risorse minerarie come le terre rare di cui gli USA, intanto si sono già assicurati con il loro maggiore appoggio militare all'Ucraina il possesso ed il comando. Si sono già create in passato delle superpotenze come la Russia, gli USA ed Israele, ma ora il pericolo più grave sta nel terrorismo di alcuni gruppi armati che sostengono la causa di una parte piuttosto che un altra perché vengono stipendiati bene e hanno cibo e tutele che i civili non hanno essendo considerati il più delle volte peggio che feccia tanto che vengono lasciati alla fame e nella carestia, oppure vengono spinti a forza a sfollare senza pietà in campi profughi pur essendo privi di tutto. La storia ormai è lacerata dal grido dei popoli oppressi e feriti nella loro dignità umana, distrutti nel loro valore di persone con diritti non più riconosciuti e che vengono schiacciati da un conflitto che dura ormai da anni portando tutto ai minimi termini e riducendo qualsiasi cosa a macerie e morte. In assenza di contromisure e di provvedimenti si avrà un inevitabile riduzione di consumi ed un aumento dell'inflazione che farà aumentare i prezzi specie delle derrate alimentari e dei beni di maggiore necessità farmaci compresi, mentre altri aumenteranno il loro reddito con l'aumento della spesa militare. D'altronde l'inflazione non sarebbe nemmeno la maggiore preoccupazione quanto piut5tosto piuttosto la redistribuzione del reddito che porterebbe a maggiori imposte e quindi oltre il danno anche alla beffa, la stessa che sta avvenendo già in Francia con il tentativo di risparmio forzato da parte di Bayroud e dal fatto che la popolazione abbia emesso il grido "Blocchiamo tutto" compresa la guerra e l'invio di armi. Bisogna trovare al più presto soluzioni che mirino ad accordi di pace che passino attraverso scambi favorevoli, ma questo atto è molto impegnativo e pare ancora troppo lontano, mentre la gente piange per i suoi morti buttati in fosse comuni e per chi non verrà nemmeno ricordato.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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