QUEL CHE RESTA DI ME - Gli arresti quotidiani a guardare gli aggiornamenti giornalistici che mettono in evidenza sempre nuovi terroristi come Tyler Robinson, mettono in rilievo ciò che molti chiamano ambiguità. gli opportunisti e la doppiezza umana, che converrebbe, forse, chiamare con il nome di schizofrenia storica, indipendente, militante, contundente e transeunte. Da un lato, la gente pare tutta caduta dalle nuvole, mentre si meraviglia e non osa credere che quel giovane che pareva perbene abbia scritto su dei proiettili frasi provocatorie come "Bella ciao" frase di una canzone drammatica riferentesi a canto legato alla Resistenza e che ora si è sbiadita nel tempo e pareva rimasta inerte, quando ancora non si era mai manifestata nel suo realismo attuale contro lo strapotere. Da anni, la stampa e gli editoriali diffondevano e commentavano come una sottile propaganda politica le regole mimetiche prestabilite dagli stessi terroristi nei loro manuali di guerriglia: da anni si concentravano coperture ottimali per ottenere una vita clandestina attraverso un aspetto dimesso, nel riserbo dell'anonimato, della banalità, senza poi contare di accorgimenti astuti che si sono visti al cinema o letti in polizieschi e in libri di spionaggio. Eppure, oggi viene a galla il terrorismo nella sua prevedibilità di colpire bersagli influencer come Kirk e ciò determina ancora stupore di ciò che non conosce limiti di sorta. Tanto candore, purtroppo è frutto di decenni di rimozioni in cui non si è mai bene accertata la realtà ossia che i terroristi erano gente di una ideologia politica estremista, che si basava addirittura su dotte analisi riguardanti la debolezza irreversibile dello Stato e del Capitalismo, e perciò decisa a rompere le ultime cortine per fare crollare il marcio che le circondava. Si adottò per qualche tempo la formula cinica dei compagni e commilitoni che sbagliano sottintendendo che si sbagliasse ad uccidere e ad usare la rivendicazione e la violenza come risposta a ciò che era ritenuto rivoluzionario e persuasivo senza vedere mai la disinvoltura con cui si uccide come cecchini esperti e di come non lo si fa con le persone giuste al momento giusto, ed è qui che si verifica il madornale errore storico. Invece, negando in pratica lo scopo ultimo della propria esistenza, alcune ideologie politiche preferiscono demonizzare i terroristi, con una presentenza di morte come farneticanti e deliranti individui e quindi come immeritevoli di una seria confutazione, in quanto in pratica sono inafferrabili, invisibili, onnipotenti, ubiqui e cioè aliens torvi e furtivi. Si scopre, così che più forte di ogni altro è ancora il terrore di essere presi in giro e di sembrare ai margini dell'attualità, all'oscuro di segreti retroscena, di non apparire bene informati e poi di cadere nella nullità del "Lo si sapeva..." che nasconde il cinismo dello scomparire della personalità. Cosa mai rimarrà di noi? Solo polvere e cenere e questa è la verità più triste.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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