L'INGIUSTO - Perché siamo portati a mentire, a raccontare frottole se non per sentirci importanti e considerati? Quindi, per Debora Serracchiano non è neanche questione di essere intellettualmente onesti o disonesti perché poi alla fin fine il bene è reale così come il male, è questione di decidere a quale dei 2 volgere l'attenzione. Stamattina, per esempio, mi è stato riportato un fatto da parte di una signora che ha subito una probabile vitrectomia da parte di un oftalmologo e tale soggetto mi ha detto che non ha eseguito alcuna fluoroangiografia sebbene l'esame in questi casi potrebbe fare parte di un corretto protocollo diagnostico ed inoltre potrebbe rilevare se per caso la sua situazione sia dovuta a diabete iatrogeno dovuto all'uso prolungato di corticosteroidi o di stamine (specie queste ultime) di cui si fa utilizzo in alcuni casi di immunosoppressione. Quindi il mio modo di agire è quello di non ascoltare solo con l'orecchio fisico ciò che viene riportato, ma di ascoltare con quello mentale per non rendermi individualmente colpevole del fatto di non voler ammettere gli errori, le colpe e di esserci sbagliati perché non volgiamo vedere la verità delle cose e ne abbiamo paura. Infatti, la personalità del "Tipo-Successo" non solo non ha bisogno di ingannare e mentire, ma impara ad essere sincero seppure rischiando. Di tutti gli inganni e le trappole della vita, la disistima di se stessi è la peggiore e più difficile da superare, perché è una fossa che scaviamo con le nostre stesse mani e il cui significato riguarda il senso di inutilità e di fallimento. In Italia c'è molta mancanza di sicurezza che ha origine dal concetto ed opinione di intima incapacità perché si usa un falso metro di valutazione delle risorse disponibili. Le cicatrici emotive spesso aiutano la formazione della delinquenza giovanile sebbene i delinquenti sembrino essere molto indipendenti ed abbiano reputazione di millantatori come Almasri specialmente per quanto riguarda il loro odio e rivendicatività per qualsiasi genere di autorità che a loro pare non comprendere la vulnerabilità che li mette in posizione di difesa allontanando da se stessi le persone che potrebbero amarli ed aiutarli se solo fosse data loro una qualche possibilità. In questo dobbiamo essere desti: capire le nostre vere opportunità per saperle cogliere al volo
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
Commenti
Posta un commento