L'ALTRA PARTE DI ME - Ida si ritrovò sola in quella stanza distesa su un letto sfatto dopo che aveva fatto sesso con Rinaldo che le aveva lasciato un biglietto con su scritto "Sono stato bene!" senza altre spiegazioni, ma la colpa era della libido che era come un fuoco che bruciava sotto la cenere e che la travolgeva vertiginosamente ubriacandola di voglia di avvinghiarsi all'altro come se fosse una zattera che la salvava da un naufragio in mezzo alle pervadenti onde ormonali del suo istinto procreatore. La carne era come le pieghe di quelle lenzuola, arrotolata sul suo stesso desiderio che la spingeva a protendersi verso quelle braccia d'ambrosia e le provocava una sete immensa che le seccava le labbra come un deserto di cui lei cercava un oasi costante. Rinaldo non era un uomo intraprendente, ma anzi era piuttosto piatto e banale però dopotutto la sapeva accontentare con le sue carezze ed i suoi baci ovunque lei volesse. "L'intimità, infondo mi calma - pensava Ida - e mi dà una certa sicurezza di poter piacere" - "Ah - pensò Margherita - quel desiderio ingannatore che ci rammollisce fino al punto da farci diventare schiave e succubi, obbedienti a diventare oggetto d'amore. Ma io lo so, le onde del desiderio finiscono per danzare al chiaro di luna e poi in un batter d'occhio tutto finisce e domani il desiderio scompare così come è venuto. Un moto scuro che si impossessa del nostro volere e ci fa diventare una riva deserta con le sue voglie di quei seni roteanti fra le dita di lui, di quella vagina che si dilata e poi si chiude a comando di un amplesso. Dopo qualche tempo però tutte le magie svaniscono dietro una cortina e tu ti senti risucchiata dalla triste e drammatica realtà che la passione prima o poi finisce e si spegne ogni impulso a ricercarla." "No, - disse una voce tonante in sottofondo - io non ve lo permetto di liberare del tutto i vostri istinti perché voi siete solo per me" Si trattava di Erodoto il padre di Ivana ed Irina che essendosi tramutato in un demone parlava con un fuoco sulla lingua che bruciava senza consumare "Al massimo - continuò rude - potete divertirvi in qualche occasione, ma farete fatica a comporre una famiglia tradizionale di quelle classiche di tipo patriarcale dove la moglie è l'angelo del focolare. Al massimo potete illudervi, ma non ci sarà mai più nessuno come me e dunque i paragoni mai reggeranno al mio carisma e modo di comprendervi che solo in me troverete rifugio" - "Per noi è ancora peggio - intervenne Ivana - perché io ed Irina siamo 2 gemelle e quindi abbiamo un legame di comunione fra di noi talmente forte da avvertire ogni minima emozione dell'altra capendola al volo in una intesa profonda e misteriosa al contempo" Margherita invece era diventata indifferente, i casi che incontrava nel suo mestiere l'avevano ridotta così come uno straccio inservibile e consunto che ormai deve essere gettato nella Geenna. "Infondo in noi c'è come una forma di sdoppiamento e c'è una parte di noi che assomiglia all'omicida ed un altra parte al suicida, ma comunque è la morte l'estremo sacrificio di espiazione che siamo disposti eroicamente ad affrontare. Il fatto di morire a noi stessi come anime senza meta e confuse soprattutto dalla parola "defunto" che ci pare un controsenso nel senso che l'amor sempre è vivente e si soddisfa solo nell'eterna vita e non nella sua nullità o fallimento e ciò me lo dimostrano i miei pazienti che dopo avere tanto penato e sofferto per una persona dopo la sua dipartita decidono di iniziare subito con qualcosa di molto efficace per attirare l'attenzione del superstite lettore che le compatisca immedesimandosi in loro, ma che non le perdoni mai per essersi lasciate traviare dalla loro stessa illusione di cui si accorgono sempre troppo tardi quando il partner diventa violento e possessivo arrivando al punto di volere la loro immolazione per quella donazione totale e completa in cui vogliono credere senza ritegno." "Io sono qui a spiegarvi tutto se solo mi lasciate abbastanza spazio per farlo perché così possiate denunciare l'atteggiamento sbagliato che non è bene fare confronti con un ideale campato per aria, ma è bene saperlo scorgere per quello che è: una pura e semplice idiozia." 

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