EROS NEGATO - "Osserviamo attentamente - disse il professor d'arte Alex Giovinazzo - come nell'opera d'arte romantica ci sia un mondo supremo in cui si rappresentano personaggi di spalle che contemplano la profondità del paesaggio cui sono rivolti: lo spazio tende a prolungarsi in quel fondo, praticamente all'infinito, cosicché si crea un rapporto contemplativo dell'illimite esterno del cosmo come per l'Eros, inteso come aspetto di un pensiero e fantasia sessuale e della vita affettiva" Tutti gli studenti tacevano guardando la statua di "Amore e Psiche" di Canova dove si percepiva il "rapimento" di un'entità primordiale, come principio animatore dell'universo. "Ascoltate - continuava Alex - la plasticità del movimento scultoreo che crea un punto di armonia con l'assoluto cui tende l'amore per un sempre rinnovato rapporto con la natura che è caratteristica essenziale e luogo dell'immersione e dell'esperienza di Psiche di ogni individuo, posto dove si attua la nostalgia nella fusione dei corpi." Rimanevano tutti colpiti da quella spiegazione della figura di Eros inteso non più come un dio primigenio, figlio di Ermes ed Afrodite o di Ares ed Afrodite parzialmente emarginato dalla religione dell'età classica a sfondo dionisiaco e misterico che sa recuperare in se stessa una antichissima tonalità notturna ed infera che agisce sovrana nel regno della vita e della morte. "Non bisogna perdere la profondità drammatica - continuava Alex - che si sa unire all'aspetto visionario specie a livello della sublimazione dell'Amore che sa differenziarsi dal bello e basarsi su una oggettivizzazione della grandezza degli istinti naturali, anche nel senso dell'orrido, dell'infinito o della solitudine, che per il loro scatenarsi determinano un sentimento di paura e repulsione che si unisce al piacere: similmente ciò può avvenire per fatti provocati dall'uomo come incendi, guerre, distruzioni ed omicidi. E' la forza misteriosa e suprema che si manifesta dentro di noi a suscitare l'idea del sublime e del pittoresco nella Psiche" Fra gli ascoltatori era presente uno psichiatra che rimaneva particolarmente attento a ciò che veniva detto e che prendeva appunti per poter scrivere il proprio libro "Traslazione di Amore e Psiche" a cui molti colleghi ed esperti del settore erano interessati nell'analisi dei soggetti disturbati che non riuscivano a dominare i loro impulsi e che poi, in alcuni casi critici, si erano ritrovati ad uccidere l'oggetto "cattivo" del loro amore per fare in modo che ritornasse puro. Infondo, il mito platonico della nascita di Eros è figlio oggi più che mai di Povertà e Risorsa ed ha un significato filosofico di forza di attrazione destinata a colmare con la forza della Saggezza una carenza profonda interiore di lontananza continua dell'uomo dall'idea eterna di Amore, che porta alla separazione dalla Psiche andrologica in creature di senso femminile e maschile che sanno amare al di là della fisicità per un oggetto che si dichiara di adesione dell'anima alla seduzione della bellezza fenomenica nella sua partecipazione che diviene Psiche sollecitata da Eros "contemplazione" che diviene conoscenza di verità sotto l'impulso di un impulso di perfezione. All'Eros bisogna dare uno spazio celebrativo ed autonomo specie in età adolescenziale e ciò porta a riconoscere i conflitti fra l'esigenza di conservare l'antico retaggio del confronto con una ritrovata poesia plastica ed i valori di riconoscere la bellezza e della sensualità profane. Eros sa attendere risposte soprendenti in merito.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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