SOGNO DI GIUSTIZIA - Con davanti un dictafono Fabio si apprestava a lasciare un memorandum per il Consiglio Superiore della Magistratura "La riforma tanto attesa ed oggi approvata in senato in una prima bozza - dettava Fabio - ci fa intendere che ci deve essere una proiezione del sistema politico maggioritario sugli organi e sulle funzioni di garanzia come la separazione delle carriere tra giudice e pubblico ministero, quale necessaria premessa della dipendenza al governo e alle limitazioni del principio di obbligatorietà dell'azione penale con proposizione di giudici e costituenti dei 2 consigli superiori della magistratura a sorteggio in modo tale che non vi siano dubbi di collusioni mafiose o con partiti politici. L'esperienza del passato e quella di altri paesi, ci insegna ad usare idonei contrappesi ai più incisivi poteri della magistratura come la scelta di massimo 3 esponenti la magistratura per ogni elemento del consiglio prescelto pur assicurando azioni di autogoverno contestualmente alla riforma. Si devono ancora, però, fissare i criteri di democrazia in elementi non solo qualificati ma che ruotino, in modo da assicurare un certo equilibrio che tuteli comunque l'indipendenza del potere giudiziario. Questo potrebbe diventare un evento storico di cui tutti parleranno un domani e di cui io potrò dire "Io c'ero". Tuttavia una giornalista competente nel settore, in quanto laureata con lode alla Sapienza di Roma scriveva "Ci vorrà ancora tempo per l'approvazione della riforma, e forse sorgeranno ancora dubbi nei componenti dell'opposizione riguardo al fatto che questa riforma porti ad un effettivo rafforzamento e tutela dell'indipendenza della magistratura sia per la parte penale che per quella requirente. Soprattutto, poi, ritengo che non si sia del tutto preso atto che uno dei caratteri essenziali di un sistema di democrazia è proprio la massima garanzia dei diritti e degli interessi delle minoranze escluse dal circuito politico ed ecco perché prevedo che questo decreto dovrà essere sottoposto a referendum popolare per evitare l'insensibilità istituzionale che in passato ha aperto la strada a gravi distorsioni nei rapporti fra politica e giustizia. I magistrati, infatti, che hanno continuato ad attuare il principio di obbligatorietà dell'azione penale nei confronti di reati da chiunque commessi, sono stati con sempre maggiore frequenza ed animosità accusati di contrastare l'azione di governo e di strumentalizzare dunque l'azione giudiziaria per fini politici. Il decreto, quindi dovrebbe fare in modo che non si generi una campagna di delegittimazione della magistratura e che il popolo italiano riprenda fiducia in essa in tutti i suoi aspetti. Perciò il lavoro deve continuare fino a giungere ad una soluzione accettabile, tollerabile e soprattutto sostenibile sia politicamente che economicamente." Fabio dopo tutto era d'accordo.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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