L'EDONISTA - Vivere la vita momento per momento, questo ho dovuto imparare durante la mia educazione se no, si genera l'inquietudine e la tensione causata dall'incertezza del destino. Fin da bambina, ho avuto a che fare con caratteri autoritari basato su ristrette e severe regole di rigida base morale e religiosa. Elemento essenziale per promuovere concretamente il processo educativo è lo stretto rapporto anche amoroso tra educatore e ragazzo per portare a termine le esigenze di uno stato. Per questo ho preso la valigia e me ne sono andata in ricerca di migliore fortuna e di piacere che producessero in me un buon effetto tanto da fare in modo che mi si riconosca l'originalità delle mie opere letterarie. Infatti, io preferisco un piacere sempre in movimento come la gioia e l'allegria, seppure durino qualche breve istante, mentre per i piaceri stabili serve la sopportazione e la tolleranza anche del dolore e della sofferenza. Il piacere, è certamente un fattore determinante della motivazione e della funzione dello sviluppo armonico individuale. Tuttavia, per raggiungere tale nobile scopo, dovevo condurre un viaggio. In primo luogo dovevo prepararmi all'osservazione di ciò che avrei visto e conosciuto durante il tragitto, e poi, successivamente avrei dovuto prepararmi all'ascolto di ciò che avrei sentito e compreso andando avanti nel percorso intrapreso. Difatti, guardando attentamente ciò che attirava la mia attenzione e che rapiva il mio pensiero, mi accorsi che non si trattava di un oggetto naturale, ma che non era nemmeno un prodotto mentale: né un'imitazione di un oggetto reale, né un'illusione, né una creazione del pensiero, si trattava piuttosto del doppio come era stato proposto ad Abram, quando Dio gli chiese di portargli 3 di ogni tipologia di animali da sacrificio e poi di farglieli dividere in 2 da una fiamma di fuoco come per generare una specie di sdoppiamento. Il doppio, è una realtà esterna al soggetto, ma che nella sua apparenza stessa, s'oppone, per il suo carattere insolito, agli oggetti famigliari e allo scenario consueto della vita, perché si muove su 2 piani contrastanti ad un tempo: nel momento in cui si mostra presente, si rivela anche qualcosa, che non è di qui perché appartenente ad un inaccessibile altrove dove noi finiremo
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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