LA RINASCITA - 10 metri quadrati questa è la grandezza del mio valore di donna adesso, mentre prima ne avevo almeno 40 in cui poter stare, ma non era certo meglio. Ho iniziato a commettere una serie di reati quali lo spaccio e le rapine perché pensavo di poter cambiare le cose ed invece mi sono resa conto che più facevo e peggio era. Prima ero una donna che si tratteneva molto e che reprimeva i sentimenti e perciò si era trovata presto nei casini di ricevere forti delusioni che mi sbattevano nella melma e mi facevano sentire inadeguata per qualsiasi cosa. Iniziavo un lavoro, ma presto mi stancavo perché mi faceva sentire come un automa programmata a doversi arrangiare fra spazzoloni, spugne, consegna di volantini e servizi di cameriera, banconista ortofrutticola e barista improvvisata. Lo stipendio era magro e non mi consentiva di potermi pagare quel vestitino che avevo adocchiato in vetrina che mi avrebbe reso carina e mi avrebbe dato un certo fascino per riuscire a sconfiggere la bella del reame Dovevo pure proteggermi dalla bella del reame, da quella specie di strega che incantava il mondo riuscendo ad ottenere come lei quello che volevo più al mondo ed essere la versione migliore di lei e così escogitai un piano per diventare potente. Avrei vissuto sopra le righe, sentendomi al top e superando l'esame dell'autonomia: raggiungere il massimo fine con il minimo sforzo. Accettai così, di diventare un corriere della droga, più che altro pasticche che vendevo in alcuni pub e discoteche e persino in alcuni luoghi vicino alle scuole, ma io ne avevo bisogno, il bisogno di avere ragione, di essere una vincente che sa vivere bene senza doversi troppo preoccupare di studiare, di faticare per avere 50 euro a dose ed arrivare fino a 500 euro al giorno senza nemmeno battere ciglio. Dovevo pensare al mio futuro, a quella donna che vedevo stinta e trascurata davanti allo specchio, a come sarebbe potuta diventare scic in poco tempo. Infondo, non mi ritenevo egoista perché non pretendevo per nulla che qualcun'altro si adattasse per me alla mia vita e che rischiasse con me in quel lavoro. Tutti infondo corrono dei rischi ed io ero consapevole che da un giorno all'altro avrebbero potuto arrestarmi per mettermi dietro le sbarre. Tuttavia continuavo quel lavoro come se niente fosse ed invece ciò avrebbe provocato in me il cambiamento facendomi scoprire che non sono nient'altro che una viandante che sta viaggiando senza meta alcuna, fino a quando le cose degenerarono e fui fermata.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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