PROEMIO - PUNTO 2) Dimenticanza di propositi ed obiettivi - Si deve fare caso quando un allievo ha una notevole diminuzione dell'attenzione che però non è del tutto sufficiente a spiegare un atto mancato. Un proposito ed un obiettivo sono impulsi ad agire e motivazioni che hanno già ottenuto l'approvazione, ma la cui esecuzione è stata rimandata a momenti più adatti. Ora è possibile che nell'intervallo creato vi siano dei cambiamenti nei motivi precedenti tali da impedire che i propositi e gli obiettivi arrivino alla reale e fattibile esecuzione, ma a quel punto questi non sono dimenticati, bensì riveduti e/o annullati. Di solito i propositi e gli obiettivi migliori si formulano la mattina, ma poi si devono ricordare perché ci possono essere imprevisti o ostacoli a realizzarli ed inoltre i propositi non necessariamente sono coscienti. Quando si avvicina il momento dell'esecuzione all'allievo viene in mente ciò che doveva dire o fare e quindi si prepara meglio per l'interrogazione o la verifica e quindi porsi il proposito e l'obiettivo di segnarsi sul calendario le prove scolastiche aiuta a prepararsi meglio ad affrontarle. PUNTO 3) Azioni sintomatiche e casuali - Nelle esecuzioni di interrogazioni o verifiche si possono manifestare dei disturbi di altri atti consci che si tendono a nascondere come sbadataggini o incidenti di percorso specialmente nelle modalità di espressione. Per esempio una insegnante di italiano, parlava di bolgia infernale dantesca ma sbadatamente non aveva detto che si riferiva a ciascuna delle fosse dell'8° cerchio dell'inferno di Dante Alighieri. Inoltre la fossa potrebbe rappresentare un divario tra ciò che ha imparato e ciò che ha realmente compreso (imparare a memoria non significa comprendere) in quanto il fatto che tale soggetto abbia ricordato proprio questo particolare in tutta La Divina Commedia e che le sia rimasto particolarmente impresso nella mente significa che come insegnante ha la tendenza alla simbolizzazione dell'oggetto e questo non è dovuto solo ad una deformazione professionale, ma al fatto che per comprendere ella ha bisogno di raffigurazioni a chi appigliarsi. Ora se per esempio dicessi all'insegnante di usare come sistema di apprendimento delle sigle come 1° cerchio L di limbo; 2° cerchio L di lussuriosi, 3° cerchio G di golosi, 4° cerchio A e P di avari e prodighi, 5° cerchio I e A di iracondi e accidiosi, 6° cerchio E ed E di eretici ed epicurei, 7° cerchio V di violenti, 8° cerchio F di fraudolenti verso chi non si fida, 9° cerchio T di traditori ella non sarebbe abituata a questo sistema e potrebbe fallire la sua interrogazione/verifica, oppure potrei proporle di suddividere i cerchi in triplete là dove fino al 3° cerchio c'è un solo atteggiamento o peccato, mentre dal 4° al 6° ci sono coppie di opposti di peccato, dal 7° al 9° si ritorna ad 1 solo peccato, quindi in primo luogo bisogna imparare la parte centrale costituita dalle coppie con le sigle A,P, I; (che fa la parola API come gli insetti) e poi A E E e perciò creo il neologismo APIAEE successivamente imparo la prima parte di "bordo campo mentale superiore" con le sigle L L G e poi quella di bordo finale V F T e per ricordarmele mi rappresento per L di limbo il ballo, per L di lussuriosi qualcosa di piacevole, per G di golosi un gelato (che è goloso ed inizia sempre con la G), Violenti mi ricordo le viole, fraudolenti un inganno, traditori mi ricordo Otello. La nostra mente ricorda meglio e focalizza meglio con immagini e parole e neologismi che servono a creare i cosiddetti "solchi mentali" incisioni che non andranno più via.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
Commenti
Posta un commento