INGESTIBILE - Non si sottolinea mai a sufficienza l'importanza dell'atteggiamento psicologico del paziente sul decorso di una malattia specie se è di carattere neoplastico. Lo stato ansioso e depresso svolge un ruolo fortemente negativo perché abbassa la soglia del dolore, quindi aumenta le sofferenze fisiche ed inoltre ostacola i rapporti con l'ambiente ed in particolare con i parenti ed i sanitari. Tutto questo Ginevra lo sapeva, eppure aveva deciso di fare l'infermiera e dopo molti anni di reparto aveva diminuito, ormai la sopportazione agli inevitabili disagi e disturbi legati ai trattamenti che venivano lamentati dai pazienti. C'era il paziente apatico che si trascurava e non ne voleva nemmeno sapere di essere curato tanto da rifiutare il cibo e persino di essere pulito, c'era il paziente che aveva diminuito sensibilmente le resistenze organiche e faceva fatica a resistere alla situazione di dolore che lo circondava, fors'anche la preoccupazione per la propria vita e lo stress provocato dall'improvviso e violento cambiamento di abitudini portano a ritrovarsi di fronte alla costernazione e alla rabbia dell'ingiustizia di dover subire il male. Ginevra, non ne poteva più di accudire pazienti noiosi che si sentivano umiliati, di sentire le voci che dicevano che gli infermieri sono tutti severi, quando non ci si rende conto di essere d'impiccio e che si deve dipendere dagli altri e questo quando viene fatto pesare dai famigliari spesso suscita atteggiamenti di prepotenza e di egoismo che si ritorcono contro il personale sanitario. Ginevra, capiva certamente lo stato di profonda frustrazione per la violazione del proprio corpo dovuto ad interventi chirurgici talvolta invasivi, le continue visite e pratiche sanitarie spesso imbarazzanti, capiva il terrore per la diagnosi, ma tuttavia era davvero stanca e sfinita dalla pessima educazione sanitaria che conduceva quelle persone a doversi ricoverare. Per lei era inutile spiegare e rispiegare più volte che occorreva condurre una vita sana, senza fumo, abuso di alcolici, con una sana alimentazione, con abitudini poco sedentarie, era davvero inutile perché si finiva per diventare antipatici e per generare sfiducia nelle capacità terapeutiche dalle quali spesso si pretendevano miracoli. Ci sono moltissime difficoltà a comunicare il proprio stato di salute, in quanto delle volte ci si sente diversi, emarginati e negati come reietti per la propria limitata condizione. Per questi motivi, dopo tanti anni di servizio Ginevra aveva deciso di chiedere un part-time per riuscire ad arrivare al pensionamento in maniera meno gravosa possibile. Per spiegare la propria richiesta scritta alla direzione sanitaria ospedaliera, Ginevra aveva detto che ormai avendo un forte stress in certi momenti non riusciva più bene ad avere un contegno consono alla propria dignità personale e professionale specie a livello di calma e stile, che aveva perso parte della propria umanità, del rispetto, della pazienza, della fermezza, che non riusciva più a dormire bene per la tensione che continuava a rivivere anche dopo il lavoro e che ciò rischiava di produrle nevrosi che poi scaricava sia a casa che al lavoro con discussioni e litigi per nonnulla. Insomma, non ce la faceva più a continuare a sentire chiacchiere di corridoio sulle storie clandestine di quello o quell'altro, a vedere confidenze eccessive che erano deleterie per il buon andamento del lavoro e per la collaborazione. Non ce la faceva più ad ascoltare i problemi e a trovarne soluzioni esaurienti in quanto talvolta non rimane che pregare e sperare. Ginevra, venne chiamata dal direttore ospedaliero dottor Sannazzari che aveva mosso i suoi primi passi nella sezione di radioterapia e che aveva trascorso lì ben 13 anni che volle sapere personalmente guardandola negli occhi perché volesse chiedere non solo una riduzione del lavoro, ma addirittura un prepensionamento e Ginevra rispose "Mi sono resa conto che non basta acquisire le conoscenze e le giuste informazioni o avere esperienza nel mestiere infermieristico, ma che si deve poter contare sui consigli e gli aiuti di tutto lo staff nella loro disponibilità, ed invece fra di noi nascono invidie e gelosie, combutte per avere turni favorevoli, e poi anche dispute per chi sia più brillante, ma io non ho più voglia di combattere per una competizione quando qui l'unica battaglia che dobbiamo vincere è quella contro la malattia che grava sui pazienti, io anche se prenderò meno stipendio o avrò una pensione più ridotta rispetto ai colleghi almeno potrò stare più tranquilla e serena e vivere lontano dalle tensioni che mi attanagliano ogni giorno quando devo presentarmi a timbrare il cartellino" Il direttore ospedaliero comprese la richiesta, tuttavia avendo scarsità di personale le chiese di tenere duro ancora per qualche tempo per riuscire a trovare una sostituzione per il tempo che Ginevra non sarebbe stata presente. Era diventato davvero difficile e quasi ingestibile portare avanti un reparto nonostante si siano fatti molti progressi in campo medico-tecnologico; prendersi cura dei pazienti era davvero certe volte un impresa titanica, ma qualcuno doveva pur farlo quello sporco lavoro, qualcuno doveva pur cercare di scalare la vetta per poter regalare un poco più di vita e un futuro migliore rispetto alla sofferenza. Superare lo scoglio non era semplice, ma Ginevra comprese che solo così, andando al di là della malattia e vedendo in essa una prova a rafforzare il carattere dell'esistenza come quello della persona si sarebbe riusciti a costruire qualcosa di buono: un domani più sereno.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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