PROPOSTA IN BOZZA - GRAMMATICA DELL'AMORE - (In collaborazione con Marco Zamparetti) - Ci sono oggi 2 motivi dominanti nella tradizione delle relazioni: la verità come evidenza intuitiva (ossia come presenza di qualcosa davanti ad uno spirito che sia realmente presente a sé stesso) e come forma a priori che predetermina l'intuizione. La teoria dell'intuizione della verità di Husserl è quella che il vero si identifica con l'evidenza della coscienza; ma perché esso non risulti un bagliore isolato, se ne renderà necessaria una prima formalizzazione-tesaurizzazione all'interno della coscienza stessa. Seppure intuitiva e tacita, la verità deve intanto prendere una forma linguistica per poter superare le molte discontinuità della coscienza specie durante il periodo adolescenziale. Quindi, affinché il vero non resti consegnato ad una vita psichica particolarmente isolata e meschina, si renderà necessario che lo si trasmetta nella giusta maniera ad una comunità. Perché, infine, il linguaggio orale, che ha deliberato la verità dalla soggettività individuale  specialmente in un tribunale, non resti limitato allo scambio all'interno di una comunità istruttrice, sarà necessario un'opera di crescente formalizzazione, che la verità sia scritta, sì da garantire la tradizionalizzazione dell'oggetto nella sua oggettività ideale assoluta, e cioè la sua purezza del suo rapporto con la soggettività trascendentale universale. Ne segue allora che l'ultimo nell'ordine dei fatti, la scrittura, è il primo nell'ordine del diritto; la condizione della intuizione tacita e pre-linguistica come forma della presenza dove il linguaggio e, più radicalmente, la scrittura stessa, intesa come ambito trascendentale di pure idealità da cui ogni soggetto si può assentare. Dunque la scrittura può divenire una forma di non presenza del soggetto, ma vera presenza, invece, di iteratibilità indefinita resa possibile dalla propria idealizzazione. Questo, però, non significa affatto squalificare i diritti dell'empirico. A tale proposito ci sono state nei delitti di donne  circostanze che potevano indicare che l'impressione erotica rimossa potesse diventare  ossessione vera e propria. L'impressione erotica quindi in molti casi di femminicidio si potrebbe essere unita all'inconscio collettivo con residui arcaici e superstiziosi tanto da tradursi in potenti impressioni suscitate dall'essere femminile specie della donna come vergine desiderabile. La potenza di queste impressioni risiede nel fatto che esse, tanto da bambini quanto da adulti, scatenano forze a cui viene attribuito il carattere dell'irresistibilità e di assoluta coercività. L'individuazione di queste forze come potenze demoniache non è dovuta ad una rimozione morale, quanto ad un autoregolazione della psiche che mediante questa conversione cerca di difendersi dalla perdita di equilibrio. Infatti se la psiche riesce a contrapporsi alla travolgente potenza della passione che trascina il maschio alfa sulla strada di un Altra essere che crede essere alla sua mercè, e al culmine della passione del suo eccitamento, allora vuole fortemente strappare all'oggetto d'amore (donna) smodatamente desiderato il carattere mitico costringendola a sottomettersi e soggiogarsi totalmente a lui in modo da creare un legame altamente simbiotico che, tuttavia lo limita e lo riconduce a vedere i propri limiti ed a crearsi una propria legge irrazionale a cui obbedisce incondizionatamente. Si genera così una immagine "paura" dell'abbandono o della perdita che alberga e tormenta il cuore primitivo fino a farlo soccombere al forte dubbio della gelosia e a farsi colpire l'animo dall'incantesimo a cui segue il comportamento patologico e la malattia mentale. La perdita, poi, si traduce all'amputazione di una parte del proprio essere, alla scomparsa e all'emancipazione di un complesso che in tal modo diventa tirannico ed usurpatore della coscienza critica, fino ad opprimere il maschio alfa nella sua totalità facendolo deviare dalla propria via e costringendolo ad azioni impulsive di una cieca unilateralità che ha come conseguenza la distruzione della relazione e il dramma. Sono soggetti di questo genere la corsa omicida, il furore belluino, la possessione demoniaca, la violenza che svuotano l'oggetto amore  del suo fascino più intenso per trasferirlo a sé stessi e fare in modo che divenga libido, eccitamento, sensualità e seduzione. Bisogna imparare a difendersi da simili fenomeni. 

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