INGESTIBILE .- Ginevra, all'inizio della sua carriera credeva veramente di poter fare la differenza e di essere utile per custodire la vita, ma poi con il passare del tempo, vedendo anche la distruzione di interi popoli dovute alle guerre, gli aborti ed i suicidi assistiti si era domandata sempre più se valesse ancora la pena continuare quel mestiere oppure, invece, se accettare l'invito di una amica a lavorare presso la sua gelateria. In realtà, come infermieri, secondo Ginevra, si vive spesso come dentro ad un blackout di comunicazioni e si agisce più che altro meccanicamente con distacco da tutto e da tutti, per riuscire a sopravvivere. Anche su Gaza è calato lo stesso buio dell'indifferenza e del senso di impotenza umane e si tende a non parlarne ed a scemare l'attenzione, mentre si combatte ogni giorno e le tragedie sono infinite. Di fatto, l'esercito nelle sue imprese militari è diventato un fronte secondario, perché non ci si fa più molto caso alla conta delle vittime indifese e non ci si indigna nemmeno molto se gli aiuti umanitari vengono bloccati o le persone in fila per ricevere aiuti vengano uccise. Ma anche in ospedale si lotta per la sopravvivenza come Dade un bambino affetto da una patologia genetica rara misconosciuta che ha deciso di compiere il viaggio della speranza attraversando 5 regioni e 94 comuni e percorrendo 959 chilometri lungo la costa adriatica, con l'obiettivo di sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sulla disabilità infantili e poter costruire così una rete solidale per non fare sentire sole le famiglie che vivono questo triste momento. Al viaggio partecipano anche i volontari della Croce Rossa e Blu, nonché un gruppo ciclistico ed una rappresentanza on the road di una organizzazione nazionale di motocicliste e motociclisti che in origine è nata per sensibilizzare contro la violenza di genere. D'altronde non è un bene chiudersi nel proprio dolore e lasciarsi bloccare da una patologia o arrendersi alla disperazione, ma bisogna condividere momenti tanto drammatici come quelli di un conflitto o di una malattia, per cui non serve una immaginazione tanto forte per capire i risvolti di questi eventi. Comunque, purtroppo, molti sofferenti rimangono invisibili come quel signore che era stato operato per tumore prostatico e che non riusciva a liberarsi l'intestino per cui Ginevra avrebbe tanto voluto suggerire di usare il Gastrografin per poterlo liberare come si faceva il più delle volte nei reparti di Medicina e Chirurgia. Invece, il budget era basso e quindi nei reparti c'era il grande ostacolo economico a poter comprare farmaci e perciò Ginevra preferiva obbedire agli ordini medici ed attenersi strettamente al proprio ruolo in modo da non fare troppo male a qualcuno che fosse fragile e vulnerabile.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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