SOTTO ASSEDIO - Mentre guidiamo l'auto andando al lavoro molti ascoltano la radio che manda le news inerenti il conflitto Russia-Ucraina e la voce della giornalista che dice "Alla vigilia del vertice del G7 a Ottawa e dei lavori a Kananaskis il premier canadese Mark Carney ha fatto una dichiarazione congiunta con Keir Starmer che la guerra in Ucraina rappresenta una ingiustificabile aggressione russa di Putin e che nonostante la dichiarazione del medesimo a Trump ad essere disponibili a proseguire i colloqui per giungere per lo meno ad un cessate il fuoco, la battaglia continua incessantemente così da far dire al presidente del Parlamento europeo Ursula Von der Leyen di fare più pressione sulla Russia per giungere ad una tregua e a fare proporre a Macron di poter aumentare le sanzioni alla Russia" Se fosse ancora vivo Kant sarebbe alquanto scettico rispetto ad argomenti intellettuali riguardo alla malvagità, all'odio che attanaglia l'uomo, ma abbraccerebbe di nuovo senza riserve i principi morali appresi da fanciullo e cioè affermerebbe che non esisterebbe "giusto" ed "ingiusto" se non esistesse Dio e che l'argomento del paradiso e dell'inferno è alquanto specioso. Ci vuole il buon senso del riuscire ad ammettere che si conosce solo questo mondo, mentre non si sa nulla del resto dell'universo, ma che quel che si vede di questo mondo basta e sopravanza per concludere che non c'è giustizia specie se si prende alla lettera la frase di Gesù "Porgi l'altra guancia" facendo in modo che si traduca in senso di insicurezza e di mancanza di protezione dalle ingiustizie. Lo stesso Papa Francesco, però, in un suo discorso del 16/02/2007 ha affermato che la frase detta da Gesù non significa affatto subire in silenzio o cedere all'ingiustizia senza nemmeno denunciare il crimine, il sopruso o l'oppressione umane della dignità, ma significa piuttosto non rispondere alla violenza e all'oltraggio con la rivendicazione, la rabbia, il rancore e l'odio innescando discussioni che possano peggiorare le situazioni critiche e i delicati equilibri socio-economici che viviamo ogni giorno. Infatti, la religione non si deve basare sulla paura come ha sottolineato nella sua prima omelia Papa Leone XIV "Non abbiate paura e il male non prevarrà sulle opere della Chiesa" se no se prevale l'occulto, l'insuccesso, la morte allora prevale sicuramente anche la crudeltà umana. Oggi, tanti fenomeni non sono più misteriosi grazie alle scoperte scientifiche che ci aprono gli occhi rispetto a concetti e principi anacronistici. La Scienza e la Sapienza, insieme all'Intelletto, doni dello Spirito Santo possono aiutare veramente l'umanità a superare le vili paure, nelle quali l'umanità ha vissuto per tante generazioni. Con l'aiuto dei doni dello Spirito Santo e del nostro buon cuore, impareremo a non cercare cose immaginarie, a non inventare dogmi ingannatori, ma piuttosto a valerci del dialogo, della collaborazione, della solidarietà per rendere questo mondo migliore e diverso da quello che è diventato in questi secoli sotto l'influsso di false e superstiziose credenze. Dunque chi guida i governi si chiede come Orban cosa si deve fare per riuscire a trovare il modo affinché nessuno ci rimetta troppo dal sostegno alla guerra e che, pur accettando di vedere il mondo nella sua giusta luce, coi suoi pregi e difetti, non si debba temere un altro fenomeno storico come quello di Hiroshima e Nagasaki. Probabilmente la nostra concezione di Dio deriva dall'antico dispotismo orientale ed è una concezione molto indegna di uomini liberi. Non ha rispetto del nostro essere se stessi e disprezza chiunque quando lo definisce miserabile e abominevole peccatore. Invece, il primo comandamento di Gesù "Ama il prossimo tuo come te stesso" ci fa capire che dobbiamo avere fiducia in noi stessi e guardare al mondo con la sicurezza della denuncia del male e della violenza, anche se i risultati non sono proprio come noi li vorremmo e non si ottiene un felice esito di trattati ed accordi (questo significa infondo, infondo "Porgi l'altra guancia" saper accettare un esito non del tutto positivo e felice), ma comunque saper vivere con bontà e coraggio senza rimpianti del presente e del passato che possano ostacolare o addirittura soffocare ed opprimere la libera intelligenza con idee, che uomini ignoranti e subdoli nella malvagità ci possono propinare nella loro egida dittatoriale, radicale, integralista o totalitaria. Occorre sperare nell'avvenire e non voltarsi a guardare a cose ormai morte e sepolte, che dobbiamo confidare non rivivranno più come l'olocausto in un mondo creato dalla nostra fantastica intelligenza.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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