SENZA VOLTO - Nel frattempo però si presentò davanti ad Eligio una donna incappucciata che aveva il volto oscurato dall'ombra del cappuccio, che rispondendo ad Eligio su chi fosse disse."Sono la libertà che tanto tu opprimi con il tuo potere, le tue convinzioni e soprattutto le tue emozioni afflittive che ti provocano un governo condizionato da dispotiche regole e dall'ignoranza che ti fa concepire gli oggetti come dotati di esistenza intrinseca e con la sua forza ti induce all'odio e alla bramosia ed ad altri tipi di emozioni negative come l'orgoglio, il dubbio dovuto più che altro al pregiudizio ed alla diffidenza, l'inimicizia, le forti gelosie ed invidie verso il prossimo tuo. Queste emozioni, sono grandi portatrici di guai, perché se analizziamo la situazione in cui vivi ed agisci e del mondo attuale, ci accorgiamo che sia all'esterno che all'interno della famiglia le crisi e le destabilizzazioni sono dovute alla collera, all'intolleranza, alla bramosia di prevalenza gli uni verso gli altri. Appare evidente che siccome la tua mente non è domata, tu sei portato a compiere azioni volte a danneggiare coloro che ritieni tuoi nemici, senza renderti ben conto che costoro spesso hanno una natura difficilmente alterabile, perché l'odio non sussiste nella natura del nemico, ma in un fattore interno a noi che pare segregarci al male che commettiamo. In questi casi, il nostro vero obiettivo - o battaglia - dovrebbe essere dentro di noi chiarificato in modo da poterlo raggiungere e vincere così le emozioni afflittive che ci fanno sentire inadeguati, fragili, piccoli e tremendamente incerti sul cammino da intraprendere: Dal momento, quindi che l'ignoranza concepisce i fenomeni attorno con un esistenza intrinseca esistendo internamente per se stessi. Quindi diventa fondamentale accertare, attraverso ragionamenti appropriati, che lo status degli oggetti è stato compreso male da una coscienza raziocinante che comprende la vacuità dell'esistenza intrinseca che va portata dal livello deduttivo a quello della percezione diretta attraverso la meditazione."
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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