PROPOSTA IN BOZZA - A Parolin - SCEGLIENDO - Nel conclave si decise di mettere in atto una nuova regola per scegliere il pontefice, per cui tutti i cardinali vennero invitati ad estrarre da un vaso dei biglietti che avevano 2 colori: rosso e nero. Il numero dei colori rossi era di 88 cioè i 2/3 dei votanti, mente di colore nero erano i restanti 45 biglietti. Poi i cardinali che avevano i biglietti rossi votavano per primi mettendo le preferenze dentro l'orcio contrassegnato da un bollino rosso, mentre gli altri votavano per secondi mettendo le loro votazioni dentro l'orcio contrassegnato dal bollino nero. Successivamente se già nell'orcio dal bollino rosso c'erano 88 votazioni concordi allora il risultato veniva registrato se no valeva ugualmente anche se mancavano 5 voti e questo per fare prima. Ma la regola più critica da seguire rispetto al nuovo pontefice era che egli avesse l'autoaffermazione cristiana intesa come ragione autonoma, che si rispecchia nella padronanza di espressione moderna come superamento della gnosi, in quanto demondanizzazione radicale dell'agire e delle prospettive umane e ciò per ricondurre l'attenzione umana all'imputazione del male nella libertà dell'uomo e quindi responsabilizzarlo nell'eliminazione del maligno. Il sigillo dello Spirito dona la propria potenza alla realtà ecclesiale per poter essere in grado di comunicare il sapere relativo della salvezza come atteggiamento fondamentale nei confronti del mondo che si sta organizzando nel suo esistere verso modelli sempre più innovativi. 

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