PRENDIMI PER MANO - Davanti ad una croce incoronata di pungenti spine, con il capo chino e la carne torturata si presentavano diverse persone: c'era lo studente impreparato che comunque voleva far successo con poco impegno, c'era la mamma preoccupata che i figli avessero un buon futuro, c'era il manager che puntava alla scalata della carriera, c'era un dottore che non riusciva più ad essere empatico con i pazienti e poi c'era quell'Io continuamente tormentato ed in tensione nel suo essere. Tutti, chiedevano più o meno le stesse cose, protezione, serenità, pace e tranquillità nel trascorrere del tempo in questo mondo. Solo un fraticello se ne stava lì senza chiedere nulla e dicendo "Signore tu lo sai di cosa ho più bisogno: abbatti la nostra superbia" Mentre finiva di pregare gli si avvicinò un confratello che lo invitò a presentarsi a tavola che era giunta l'ora di mangiare e lui rispose come per metterlo alla prova "Se riesci a darmi da mangiare con quei 5 euro che ha donato una mia carissima amica nel cestino dei rametti di ulivo, il giorno della domenica delle Palme allora vengo volentieri" Il confratello rimase titubante a quella richiesta e poi per renderlo contento gli rispose "Certo farò come dici, ma si compra ben poco con 5 euro al giorno d'oggi" "Tu non ti preoccupare -rispose convinto - che al resto provvederà nostro Signore" Si avviarono così al refettorio e poi quando arrivarono, dopo avere detto la benedizione si apprestarono a mangiare, ma il fraticello disse di nuovo "Il mio confratello voleva soddisfarmi e perciò ha deciso di farmi mangiare con soli 5 euro voi che ne pensate?" I confratelli lo guardarono un poco allibiti e poi il priore rispose "Vorrà dire che ognuno di noi mangerà con soli 5 euro per solidarietà con te fratello mio perché questa è una grande famiglia ed in famiglia i sacrifici di uno sono anche quelli di molti, le rinunce di uno divengono il pane per molti" "Giusto - rispose il confratello più anziano - noi d'altronde abbiamo fatto voto di povertà e quindi siamo con te fratello caro e mai ci mettiamo in disputa fra di noi ed è proprio per questo che indossiamo la stessa tunica a ricordarci che siamo tutti ben voluti da Dio e fratelli in Cristo" "Ben detto - disse colui che stava a fianco del confratello anziano - l'eucarestia ha proprio questo significato: spezzare il pane e condividerlo con tutti in modo che a nessuno ne manchi e che a ciascuno sia donata la sua parte e perciò io mi prenderò solo la parte che mi spetta e che tutti abbiamo deciso insieme che ci appartiene ed il resto lo daremo ai bisognosi e ai più piccoli" Si alzò allora colui che aveva avuto l'iniziativa dicendo con forza "Sono contento che oggi si compia la volontà del Signore, perché egli stesso è diventato nostra offerta e si è tramutato in pane e vino per dare immenso valore all'opera delle mani dell'uomo nel coltivare il grano e l'uva per trasformarli in pane e vino che poi sono diventati suo corpo e suo sangue. Anche noi dovremmo fare così ed offrire qualcosa di noi stessi per gli altri in modo che tutti ne possano godere per la maggiore gloria Sua" Mentre parlava c'era un giovinetto che se ne stava raggomitolato in un angolino buio della sala che fu interpellato dal priore che gli disse toccandolo sulla spalla "Allora iniziamo dai giovani per sentire di cosa hanno bisogno" "Mio signore - rispose con timidezza - io non sono bravo in molte cose e non eccello nemmeno a scuola però so di cosa hanno bisogno i giovani oggi più che mai: essi hanno un forte bisogno di poesia" "Che bella idea davvero illuminante fratello caro, hai davvero avuto una buona illuminazione che sempre piace pregare ed ascoltare i versi che elevano l'anima nella poesia. Ti prego se ne hai qualcuna faccela pure sentire che noi l'accogliamo volentieri vero fratelli miei?" "Sicuro" risposero tutti in coro - Ma - disse il giovinetto - a dire il vero sono riuscito solo a scrivere una piccola poesia proprio l'altro giorno che fa così - Prendimi per mano amore fra le intemperie dell'esistenza, quando mi sentirò solo e triste e vuoto vagherò per le strade buie del mondo, prendimi per mano anche se ho il passo infermo, anche se vacillo, anche se non riesco a vedere bene l'orizzonte e la mia bocca più non professa il tuo messaggio. Sostieni la mia vita fra le tue braccia inchiodate, il mio tempo fra le tue spine insanguinate e il mio spazio fra il duro legno della croce e non dimenticarti della piccola parte di te in me, di ogni moto di te in me, di ogni momento in cui sei Cristo anche per me peccatore che così' divenga pane da condividere e vino da libare per il mondo. Prendimi per mano Dio mio che divenga simile a te per il mondo" 

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