DEBOLI MENTI - "Nell'uomo oggi - riprese la psicologa Cristina - c'è molta mania di controllo per cercare di ridurre le possibilità di un tradimento. Ma le persone non tradiscono perché hanno l'opportunità di incontrare persone attraenti, lo fanno perché si sentono emotivamente disconnessi dal partner. Il miglior modo, però, per evitare che la persona che amiamo si allontani da noi e ci tradisca è invece lasciarla libera di vagare per il mondo assicurandosi che si senta ascoltata e che sia riconciliata con noi. La vicinanza emotiva è molto importante, ma a livello pratico si deve cercare di eliminare risentimento e solitudine. Più riusciamo a comunicare al partner da cosa siamo infastiditi e delusi, quello che desideriamo e quello che ci rende ansiosi, e più ci sentiremo ascoltati. Confessare al partner per cosa ci si sente frustati, umiliati questa è la vera sfida. Per noi psicologi non diventa affatto facile praticare un percorso che vinca le meschinità che tendono a minimizzare certi atteggiamenti poco attenti all'altro." Per tali motivi la produttrice televisiva Ambra decise di creare uno show dal titolo "Donne verità" in cui protagonisti erano le confessioni di donne che dopo essersi presentate ed avere proposto al pubblico una loro autocritica ed autoanalisi dopo la terza puntata dal racconto delle loro storie, venivano votate dal pubblico stesso per presentarsi nella stanza psicologica dove c'era una voce esterna di una psicologa che le interrogava su argomenti spinosi come i tradimenti. Per esempio durante una diretta TV fu votata Miriana che presentandosi nella stanza psicologica ammise "Un tradimento dovrebbe farci capire fino in fondo la portata delle falsità che siamo disposti a tollerare; dalla nostra irrequietezza sentimentale, dalla debolezza, dalla codardia e persino degli squilibri emotivi che ci rendono instabili e pulsionali. Non possiamo più sentirci insensibili o superiori nel giudicare le pazzie che qualcun altro ha commesso spinto da quello che pensava amore ed invece era solo una passione ed un desiderio fugace. Perciò se giudichiamo in maniera troppo intransigente faremo parte degli immorali che si vogliono illudere di poter essere sempre forti e stabili dentro una relazione. Invece dovremmo andare avanti cercando un modo per perdonarci per tutti i giorni e le notti che abbiamo perso credibilità a causa della nostra follia che ci ha costretti, dopo essere stata scoperta, a scendere dai nostri piedistalli e ad eliminare per sempre qualsiasi senso di superiorità, e da lì non abbiamo altra scelta se non quella di essere più gentili verso chiunque abbia dei desideri o sogni delle avventure incantevoli, ma anche squallide, burrascose e distruttive come i tradimenti." Dopo la seconda puntata successiva alla confessione (in quanto le votazioni si facevano a partire dalla seconda puntata successiva alle confessioni) venne presentato il caso di Paola che rispetto al tema litigi di coppia diceva "Spesso i nostri litigi non sono significativi perché non ci si confronta in maniera pacata, ma con urla, accuse teatrali, porte sbattute ed un uso spropositato di epiteti ed insulti rivolti all'altro. Tutto questo è dovuto dall'intensità dell'angoscia provata nel non sentirsi compresi tanto che ci aspettiamo che la società moderna e che show come questi potesse imparare a dedicare consistenti risorse e una buona dose di attenzioni a comprendere perché accadano certi litigi così violenti in modo tale da poterli in un qualche modo disinnescare o risolverli con una certa efficacia, magari evitando il peggio del raptus omicida. Sarebbe una buona cosa se ci fossero scuole e persino corsi universitari e culturali su come gestire la rabbia e con iniziative ridurre la frequenza di aggressioni violente. Ma la negligenza collettiva ha motivazioni molto forti come la cultura romantica che fa credere ci sia un forte legame tra la passione ed il temperamento focoso. Invece se si facesse comprendere al pubblico che lo scontro violento e gli insulti sono interpretabili come indizi di immaturità e di una mancanza deprecabile di autocontrollo e di segni di ossessivo attaccamento allora si potrebbe comprendere quale sia la strada da percorrere insieme per poter evitare simili atteggiamenti. Il romanticismo, purtroppo, considera i litigi una componente naturale tanto da dire che "l'amore non è bello se non è litigarello" ed è per questo motivo che certi litigi difficilmente vengono pubblicamente analizzati o smantellati con la logica, per questo solo una persona pedante riuscirebbe a riflettere a fondo sul senso del litigio invece di lasciare che compia il suo corso problematico e turbolento e poi finire male". In effetti lo scopo della trasmissione era anche questo: cercare soluzioni di intervento insieme al pubblico. 

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