CENSURATAMENTE - Come in molte parti del mondo, anche nel nostro Paese si ricorre a rigidi e severi metodi il più delle volte violenti credendo, così, di educare bene i bambini. Questo discorso, poi, è amplificato in alcune nazioni, dall'enorme stress causato dai conflitti, che possono portare a comportamenti a rischio nei confronti dei componenti più vulnerabili della famiglia. D'altronde viene naturale pensare al continuo tono accusatorio di alcuni anziani nei confronti delle nuove generazioni, di voler dissolvere il mondo nell'apparenza e di destituirlo nella sua consistenza fatta di ideologie ritenute di valore. Si tratta di una accusa tutt'ora presente che coinvolge una vasta parte della cultura specie a livello della logica, che vuole vivere nella negazione del reale e rimanere immersa, ingenuamente nel mondo parallelo dei balocchi. Questo accade a Librino, uno dei quartieri più difficili di Catania, dove un adolescente su 4 abbandona la scuola, rischiando di finire in situazioni molto pericolose, di rimanere intrappolato nella povertà e di diventare dei neet cioè dei giovani che non lavorano, non studiano e non ricevono alcuna formazione. Un destino che nega loro qualsiasi opportunità di crescita ed indipendenza. Qui si rende necessario un lavoro di educazione all'affettività ed alla sessualità consapevole per poter avere maggiore consapevolezza alla libertà di scelta attraverso la conoscenza dei metodi contraccettivi più adatti alle prime esperienze sessuali; la consapevolezza dei rischi di infezioni sessualmente trasmissibili con particolare attenzione ad HIV e AIDS; conoscere i servizi sociosanitari disponibili come i consultori per gli adolescenti nel loro territorio; parlare della genitorialità come scelta consapevole e non come destino imposto da contesti di disagio. Un tema fondamentale è diventato anche quello della violenza di genere, online e offline: come saperla riconoscere, come riuscire a difendersi e, soprattutto, a chi chiedere aiuto. Si parla di relazioni tossiche, condivisione di foto, messaggi e video non consensuale, violenza psicologica e fisica affinché nessuna adolescente resti sola. Ma Gabriella (nome d'arte) non voleva parlare di tale argomentazioni sebbene da giovane si fosse sposata con rito civile, con un uomo molto più attempato di lei che doveva rappresentare per lei quella figura paterna protettrice che lei non aveva mai sentito accanto e che per lei sarebbe stato fondamentale poter percepire nel suo percorso di donna. Il matrimonio fallì perché vissuto più che altro come un patto di lavoro e un confronto con il vuoto che gravava come uno spettro sul soggetto individuale concreto di Gabriella come compagna di vita che invece era rimasta una segretaria e una collaboratrice domestica. Si affaccia così in questa generazione che rivive il 25 aprile un orizzonte pressoché tragico in cui l'idea di Dio pare lontana e viene come compromessa nelle figure di Putin e Trump da una logica umana di redenzione, che continua a rinviare all'infinito il momento in cui il mondo avrà un senso; soprattutto laddove la sofferenza inutile (come quella dei bambini nella guerra) costituisce un resto non recuperabile all'interno dell'ordine del senso comune. Ciò schiude la via all'indifferentismo morale, per altro verso la sofferenza stessa, nel suo carattere gratuito ed insensato, che se accolta dall'uomo pare nella rassegnazione, sottomissione e soggiogamento il modo giusto per giungere alla redenzione. Diverso e piuttosto orientato in senso politico pare la dichiarazione di 5 giorni di lutto (compreso il 25 aprile giornata della liberazione) dopo la morte del pontefice papa Francesco, dove si intravede una polemica nei confronti dell'avito immobilismo russo nei confronti di adesioni ad accordi di pace che può sorgere esclusivamente dall'atteggiamento pragmatico di un materialismo e di un pragmatismo volto ad esaltare l'egoismo, il calcolo e l'utile tanto persino da avere l'infondato timore di perdere i propri averi nel senso di dovere aiutare gli indigenti ed i poveri che si presentano in chiesa a chiedere l'elemosina. Per questo si tengono fuori dall'edificio ecclesiastico: non si vuole vedere ciò che ci richiama all'essenza cristiana della condivisione di storie di tentativi di riscatto come quello di Morena una migrante venuta dalla Colombia una terra vulnerabile come lei, in particolare lungo i confini ed in zone remote, dove la presenza di gruppi illegali armati, conflitti territoriali ed attività criminali continuano a rappresentare una sfida. Anche qui in Italia, si vivono molte situazioni di insicurezza che costituiscono un grosso rischio per i giovani che hanno molte difficoltà cognitive e comportamentali tra cui deficit di attenzione che ostacolano l'apprendimento già compromesso per la mancata conclusione degli studi. Molti genitori poi non possiedono le competenze necessarie per aiutare i figli per la loro scarsa scolarizzazione che giunge quasi all'analfabetismo. Di queste cose però non si parla e si preferisce attuare una specie di censura che oscura le problematiche credendo, così di potersi semplificare l'esistenza. Eppure Gabriella e Morena lo sapevano quanto fosse falsa questa credenza, ma la dovevano tacere accontentandosi di 200 euro al mese a raccogliere i pomodori presso una azienda agricola e poter vedere in questo persino un aspetto positivo che le rendeva comunque partecipi di un progetto sociale.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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