CARTEGGIO BOLOGNESE - Il dottor Anselmo era un artrologo che aveva vinto una borsa di studio di 2 anni presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna con una ricerca che intendeva analizzare le fratture da distress provocate anche dall'uso di glicocorticoidi per cui si supponeva che in un campione di età dai 65 anni in su, chi ne facesse un uso continuativo a causa di spondiliti anchilosanti o malattie rejumatoidi gravi, avesse una maggiore possibilità del 45% circa di poter avere una osteopenia in quanto potevano provocare apoptosi degli osteociti provocando osteolisi e dunque conseguenze di fratture specie in donne in post-menopausa. Partito da Roma, Anselmo aveva l'obiettivo di entrare in un team di ricerca che poi avrebbe cercato di generare dei documenti per ottenere la certificazione di riconosciuto artrologo, cosa per cui aveva molto studiato e si era tanto sacrificato lavorando praticamente incessantemente ed andandosi a studiare testi e casi reali. Quando arrivò a Bologna, però, Anselmo venne coinvolto in una manifestazione per l'Europa unita e per la pace che era stata programmata dai sindaci di Bologna e Firenze, in risposta e continuazione di una precedente manifestazione a Roma che lui era riuscito a scansare per la partecipazione ad un congresso sul ginocchio tenutosi proprio a Firenze qualche tempo prima. Prima di partire, Anselmo aveva promesso di scrivere al suo compagno di vita Gennaro e quindi dopo essersi presentato presso l'ufficio del personale del Rizzoli a ritirare il badge e dopo avere insieme al coordinatore Cassanelli fatto il giro dell'ospedale, preso il camice ed essersi presentato ai colleghi, la sera giunto all'appartamento che gli era stato assegnato vicino al luogo lavorativo, Anselmo scriveva a Gennaro così "Caro tesoro mio, ti scrivo dopo una lunghissima giornata passata a risolvere i soliti problemi burocratici, inerenti al mio inserimento nel team artrologico dell'Ospedale Rizzoli. Appena arrivato sono stato investito da una manifestazione pacifista pro Europa dove spiccava una grande bandiera arcobaleno e dalle bandiere blu con le stelline gialle e da altre con il fondo bianco con la lettera E verde di Europa unita. Sinceramente però, a parte non aver capito bene a cosa servisse quella manifestazione quando il desiderio di prevenire nuovi conflitti nel 1917 portò alla creazione della Società delle nazioni, che l'avvento di Hitler condusse alla II guerra mondiale dopo di che l'Europa si trovò divisa in 2 grandi blocchi: le democrazie occidentali ed i paesi socialisti dell'est. Alla NATO, cui aderì la maggior parte dei paesi occidentali, si oppose il patto di Varsavia degli alleati dell'Unione Sovietica e quindi già a partire dal 1950 sebbene iniziò un processo di integrazione economica con l'Euratom, CECA e CEE e con la politica della creazione del Consiglio europeo e del parlamento europeo, tuttavia si rilevava una certa rigidità specie nell'accentramento dei programmi economici dell'URSS a cui fece seguito il MEC. In parlamento già da allora c'erano 2 schieramenti bloccati dalla cosiddetta guerra fredda, che hanno conosciuto specie in Russia evoluzioni interne molto diverse. Infatti, l'Europa occidentale è diventata un area economica di 1° piano, assumendo solo molto lentamente le responsabilità politiche unitarie che anche oggi fanno fatica a prendere presa specie nelle nazioni dell'est. Difatti, non ci si può dimenticare della repressione militare sovietica della rivolta d'Ungheria nel 1956 e della "Primavera di Praga" nel 1968; nascita del sindacato libero Solidarnosé in Polonia nel 1981 che comunque ha condotto ad una relativa autonomia nella politica estera rumena e jugoslava in quanto restava un rigido controllo da parte dell'URSS controllo che molto probabilmente vorrebbe mantenere ancora oggi Trump con la sua guerra commerciale all'ultimo dazio. Nel 1975 si era avviata comunque una conferenza per la sicurezza e la cooperazione, ma successivamente le riforme avviate da Gorbaciov che avevano permesso sviluppi politici dopo il crollo dei regimi comunisti comunque sotto la pressione di una società scontenta, la transizione al modello politico-democratico non è mai stata priva di tensioni come si vede nell'attuale conflitto fra Russia ed Ucraina e quindi penso proprio che divenga molto difficile che si possano ascoltare le manifestazioni di piazza o che queste possano essere efficaci al raggiungimento di accordi di pace, in quanto è ancora tutt'ora molto difficile una riconversione degli apparati produttivi se non a livello di riarmo e di difesa da cui si rivela una politica unitaria europea alquanto debole dovuto a posizioni talvolta localiste che sono state sanzionate abbondantemente senza alcun risultato anzi con risvolti alquanto tragici come la guerra civile nell'ex Jugoslavia del 1991-95 e le tensioni delle repubbliche della Federazione russa e la guerra civile del Kosovo con successivo intervento NATO del 1999. Dunque, tesoro mio se la storia insegna non possiamo illuderci che le cose si risolveranno presto, da un momento all'altro, ma dobbiamo pregare che ciò avvenga, ma nel frattempo io sono qui per cercare di fare bene almeno, almeno il mio lavoro di ricerca insieme al team che ho incontrato e cominciato a conoscere oggi e che mi è parso di primo acchito, abbastanza affabile e disponibile. Speriamo bene. Ti saluto calorosamente" 

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