All'Istituto Alberto Marvelli - CITTADINANZA FRANCESCANA - Sono stata incaricata, come giornalista di scrivere un articolo sull'eredità lasciata da papa Francesco e sul modo e l'atteggiamento con cui il nuovo pontefice dovrà portare avanti il ministero ecumenico nella Chiesa. Anzitutto credo che un pontificato debba seguire 4 criteri importantissimi per una società di pace e di solidarietà verso i più deboli e questi criteri sono la verità, la giustizia, l'amore per il prossimo e la libertà. Si tratta di 4 valori così essenziali, da costituire non solamente dei segni tangibili, dai quali si può riconoscere una società ben costituita, ma i 4 edifici che sostengono il governo ecumenico. Perciò, ritengo che debba tornare l'idea di fondamenti, di basi della vita sociale e politica, di norme dell'ordine che determina armonia. Questi sono i pilastri che costituiscono l'idea di stabilità nel mondo. Quindi, per tali motivi, non si deve mettere in discussione l'idea del progresso, perché questo se non intende distruggere l'identità, ma anzi la suppone, allora diventa il futuro, l'evoluzione giusta di un essere ben determinato, che pur restando se stesso, integralmente, si adatta ai tempi in ogni fase della propria trasformazione. L'adulto, non è certo un essere tanto diverso da quello che era il fanciullo, o da quello che sarà il vecchio. Così, anche nella società umana bisogna considerare le varie realtà vissute e le varie esperienze e culture in cui si vive per vedere quale progetto sia più giusto sviluppare anche come una componente di equilibrio politico-sociale come idea di una continua evoluzione e di soluzioni da realizzare insieme. Difatti, sia una società che una Chiesa che non progredisce, non ha possibilità alcuna di diventare una società o Chiesa ordinata che sa essere vivente nel suo concreto operare nel mondo. Dunque, una società ed una Chiesa disequilibrata avrebbe in sé qualche cosa di sorprendentemente inquietante, specie in un mondo in così rapida ed universale trasformazione. Infatti, anche a livello delle nuove cognizioni tecnologiche, il genere umano passa da nozioni piuttosto statiche dell'ordine delle cose, fino ad una concezione continuamente più dinamica e più evolutiva alla quale ci si deve frequentemente adattare. Da ciò nascono immense problematiche nuove, analisi sempre più approfondite e nuove sintesi necessarie. Questo vale soprattutto a livello degli interrogativi sul fenomeno della pedofilia e su come trattare il tema della tormentata inquietudine sessuale in cui si trovano a vivere spesso alcuni elementi del clero nel rispettare il voto di castità. Qui s'impone una osservazione di capitale importanza. Non si tratta di cambiare per stravolgere gli insegnamenti e i dogmi della tradizione religiosa, né di considerare come valore qualsiasi cambiamento. Poiché se la vita viene definita in relazione al "movimento" anche a livello delle pulsioni e della libido, vi sono dei cambiamenti che non sono evidentemente né segno, né causa della salute di un corpo vivente nelle sue esigenze: la malattia, compresa quella mentale che menoma l'individuo e la morte che ci decompone non devono portare al fatalismo o al nichilismo. La stessa cosa avviene del corpo che costituisce la società. Infatti, vicino ai cambiamenti di vedute, di mentalità e di vedute che si potrebbero qualificare - almeno moralmente per tutti - indifferenti e secondari, come per esempio l'evoluzione di una lingua nel corso dei secoli con introduzione di vocaboli inglesi ormai di uso comune, ve ne sono altri che bisogna rifiutare come il linguaggio scurrile e volgare e atteggiamenti aggressivi e violenti per futilità, perché queste cose si rivelano contrari alla Giustizia e al massimo Bene dell'umanità; altri invece, che bisogna assolutamente inventare, proporre e promuovere come un linguaggio allert per i nuovi mezzi di comunicazione social: cioè cambiamenti che possano rappresentare miglioramenti, valori innovativi buoni e progresso umano autentico. E ritroviamo l'affermazione che sottolinea fortemente che lo sviluppo, il progresso ed i buoni cambiamenti costituiscono il nuovo nome di armonia, pace ed equilibrio, a condizione però, - non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo - che questo sviluppo, progresso e cambiamenti non si riconducano ad una crescita e maturità puramente capitalistica e materialistica, ma che sia realmente, pienamente umana in ogni sua dimensione, e che costituisca un'autentica liberazione e promozione dell'uomo specie in zone della terra disagiate e sottosviluppate. Nella Populorum progressio di Paolo VI si diceva "Nel disegno di Dio, ogni uomo è chiamato a svilupparsi..., ognuno può crescere in umanità, valere di più, essere di più nonostante disabilità. Ma ogni uomo è anche membro della società: egli appartiene a tutta l'umanità. Cioè, non solo questo o quell'uomo, ma TUTTI gli uomini sono chiamati a questo sviluppo plenario. Le civiltà nascono, crescono e muoiono, ma come le onde col crescere della marea, penetrano ognuna più profondamente nella spiaggia, così l'umanità avanza nel cammino della storia" Alla luce di questo giudizio non si può che vedere un costante cambiamento che dà significato ai tempi e alla storia e che dobbiamo cercare di attuare insieme.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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