All'Istituto Alberto Marvelli, a frate Gabriele Trivellin - SINODALE - Sono andata ad intervistare un conoscitore e competente del termine "sinodale" con cui si vorrebbe definire la Chiesa oggi e che ha scritto un libriccino dal titolo "La pace" e tale personaggio è il cardinale Maurice Roy nelle sue riflessioni che sono veramente sorprendenti. In primo luogo io non gli ho posto delle domande vere e proprie, ma piuttosto dei termini chiavi che sono stati usati da papa Francesco nelle sue lettere riguardanti la sinodalità della Chiesa ed uno di questi termini è "ACCOGLIENZA" "L'accoglienza - mi risponde il cardinale Roy la incontriamo anzitutto nel dialogo che va visto prima di tutto nelle sue intenzioni missionarie e di universalità della Chiesa. Infatti, oggi, come ieri la Chiesa chiama tutti all'unità nella carità. E' questo che bisogna ripetere continuamente in un linguaggio che sia comprensibile a tutti. Questo linguaggio, come da lei gentilmente proposto a noi cardinali ed anche al futuro pontefice, si basa su parole chiave la prima delle quali è NATURA che è determinata dalla fede e dalla ragione. La natura umana non è totalmente corrotta a motivo del peccato; ma redenta da Gesù Cristo, essa, è in forza della sua Grazia, capace di fare il bene e di donare dunque armonia. Il secondo termine è ORDINE che significa permanenza, stabilità, identità e ciò ci richiama ad assicurare che i diritti dell'uomo siano non solo inviolabili ed inalienabili, ma che facciano in modo che l'uomo sia dappertutto e su tutta la terra uguale per nobiltà e dignità e pertanto non ci deve essere razzismo o segregazione. L'ordine prevede il senso della verità, della giustizia e della libertà e ciò prevede il dominio dell'intelligenza e della volontà umana, che per mezzo della scienza e della tecnica, può vincere le costrizioni fisiche e sociali, e soprattutto dominare se stesso, conformando la propria condotta ai dettami della Legge divina di cui la legge naturale è l'espressione. 3° termine STORIA - Essa non è mai statica né immobilismo conservatore perché l'ordine non è mai prefabbricato, ma si realizza nel tempo e si attua mentre si va avanti. La storia sa essere dinamica dei desideri dell'umanità di tutti i tempi che non possono essere vissuti invano. Anche attraverso il sangue e le rovine, gli esseri umani, individualmente o in gruppo sono spinti a sperare di poter trasformare l'universo in meglio. 4° termine SEGNI - Derivano da un metodo induttivo che osserva e poi scopre attraverso alcune constatazioni sulla società, sui consensi e sul successo che va cercando spesso via social e attraverso i mezzi di comunicazione, giornalistici e pubblicitari, sulle convinzioni collettive che funzionino di più i miracoli fisici piuttosto che quelli della conversione interiore e ciò sta diventando una vera e propria legge psico-sociologica che dovrebbe portare ad aderire a certi obblighi morali perché ci si sente parte dei designati al Bene comune delle guarigioni e della benevolenza dei santi. Ma la verità starebbe nell'usare un metodo comparativo con gli avvenimenti di attualità per vedere se ci siano delle costanti fisse oppure se invece si tratti di facili entusiasmi che richiedono comunque serie indagini se non si sia percepito bene il valore autentico della fede, e non si sia visto l'invito di Cristo "Cosa vale di più dire, ti sono perdonati i peccati oppure alzati e cammina??" che sta a significare l'esigenza di un vigore motivante sulla spiritualità e soprattutto sulla metodologia usata per evangelizzare in maniera efficace e possibilmente determinante. 5° termine RUOLO REGOLATORE - La dissuasione, l'equilibrio del terrore e della colpa hanno giocato un ruolo regolatore di adattamento, come se si trattasse di una ascesi nei conflitti localizzati e perciò pare che non si voglia fare finire tanto presto le guerre seppure siano sanguinose e portino distruzione, povertà e carestie a non finire. La violenza prolifera come un surrogato per ottenere potere e come fenomeno e concetto collettivo nella ricerca di significato seppure nelle futilità di guerre fra bande per inezie di poco conto. C'è inoltre un neo-colonialismo di tipo economico determinato dai dazi e dall'andamento di borsa valori che prepara un avvenire carico di minacce. Lo stesso si verifica più che mai nelle discriminazioni e nei pregiudizi che portano a gravi contrasti psicologici che si cristallizzano persino nelle istituzioni politiche. I diritti dell'uomo non vengono applicati perché spesso le procedure democratiche sono difficili da recepire e comprendere. Altro termine è la SOLIDARIETA' che non si riesce ad attuare per l'interdipendenza notevole fra nazioni ricche, le cui economie non hanno bisogno dei Paesi tecnicamente sotto-sviluppati ed inferiori e che quindi rimangono emarginati e soggiogati. L'esegesi della Chiesa, in conclusione è parziale e discriminante e per questo le soluzioni sono difficili e faticose da trovare, ma bisogna perciò stabilire delle priorità, suggerimenti prospettici valevoli per il futuro e su questi riflettiamo e preghiamo insieme.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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