IL PANE E I QUOTIDIANI - Tra il rilancio di una nuova Ucraina in interventi di giustizia bellica, possibili tentativi di accordi e la progressiva crisi internazionale, vi sono certamente significative connessioni specie nel rischio, da molte nazioni paventato, di una brusca inversione di tendenza nei rapporti fra giustizia e società e tra questa ed il potere politico in generale. L'esperienza dei paesi di più antica e consolidata tradizione di democrazia maggioritaria dovrebbe insegnare ai più che un qualunque sistema politico presuppone l'esistenza di idonei contrappesi ai più incisivi poteri di governo se no si può giungere facilmente all'invasione di una nazione su un altra e alla sua parziale o totale esautorazione dei poteri governativi soprattutto a livello rappresentativo internazionale. Emblematico, al riguardo, è l'esempio USA dove i procuratori distrettuali vengono nominati dal Presidente della Repubblica tra giuristi appartenenti all'area ideologica e politica del partito che ha vinto le ultime elezioni, ma è previsto l'istituto dell'independent prosecutor, che potrebbe essere rappresentato da Marc Rubio e che è del tutto estraneo al circuito della giustizia federale ed oltre, perché ha il compito di analizzare in maniera obiettiva la situazione per poter trovare accordi di pace che possano essere maggiormente garantiti nel prossimo futuro. In realtà, non solo si fa fatica a provvedere in tal senso, ma non si riescono ad eliminare gli ostacoli del dialogo perché probabilmente non si riesce pienamente a prendere atto che uno dei caratteri essenziali di un sistema democratico è il rafforzamento del ruolo della giustizia come garante dei diritti e degli interessi delle minoranze escluse dai circuiti politici internazionali di governo, e che tale funzione di contrappeso ai poteri delle nazioni che si incontrano per la pace, oggi ha un valore essenziale nell'esercitare un sistema policentrico di tipo proporzionale che possa valere sia in Europa che a livello internazionale. Si crea così una profonda insensibilità istituzionale che apre a gravi distorsioni nei rapporti tra politica e giustizia e così coloro che continuano ad attuare il ruolo istituzionale secondo il principio di obbligatorietà di un'azione scenica si ritrovano poi delusi e fallimentari nei loro intendimenti e perciò si genera con maggiore frequenza animosità nel contrastare gli interessi degli uni rispetto agli altri. Perciò c'è sempre più la tendenza ad una strumentalizzazione dei poteri giudiziari per fini politici che va a scapito delle masse più deboli. Si è così sviluppato un sistema martellante di spionaggio ed hackeraggio rispetto alla documentazione ed ai segreti di stato per riuscire ad avere la meglio nel quadro generale e quindi ci saranno sempre più poveri e pochi ricchi, sempre più corruzioni e collusioni della mafia russa che controlleranno lo scenario internazionale, a meno che gli arabi non riescano a bloccare l'ascesa di Putin (cosa che a questo punto tutti si augurano) in modo tale che si comprenda che il potere è di tutti e di ciascuno nella responsabilità democratica. 

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