SO NETTO - Nella notte della mente sento il gufo cantare, seguo il verso al tempo ristorare; fra le radici e le fronde il sentimento mai disperso, nelle onde sonore dell'universo. Perciò, mi son laureata nel so netto, a fronte di un sistema universitario mai detto profondamente segnato dalla disuguaglianza dell'élite della tracotanza. Il giornale era volato via, fra le distruzioni di campo e la democrazia di pagine della ricerca di coniugazioni professionali, competenze obiettive ed indipendenze istituzionali. Creare il cittadino europeo è un vero e proprio stile di vita, ma il consenso a questo raggiungimento è nell'accettare come legittimo persone che si detestano e disprezzano: consenso, dissenso di una lealtà ipocrita. Il mondo non sarà mai vinto con la forza, la legittimità di un sistema piuttosto che un altro nella forza militare, il governo è fatto di intese continuamente da ricercare. Così lessi il diario tramphista dove scriveva "Specchio, specchio delle mie brame, fammi vedere come posso continuare ad essere il più potente del reame e ad essere vincente anche su Deng Xiaoping" Lo specchio rispose "Se tu mi dai retta te lo dirò senza troppa fretta. L'economia capitalista che vuoi applicare non può limitarsi ai confini che vuoi creare perché altrimenti blocchi il flusso di scambi commerciali, investimenti, persone e idee internazionali. Tu da solo non ce la puoi fare, fattene una ragione, il so netto devi imparare." Quella rivelazione non piaceva al narcisista che la leggeva sul golf pista e la pallina non può sempre far centro nella buca immaginata, e se ti rovini la giornata ricorda che il gufo ti sta ad aspettare nel buio della notte per i tuoi sogni tediare "Fai presto pace col mondo intero, prima che sia troppo tardi e che il tuo desiderio si sveli insincero".
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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