SATELLITI - La 2° cosa che si impara nell'accademia militare è mantenere alto e nobile il cognome del nostro protagonista e cioè essere e diventare sempre più Onorevole. Questo fatto dipende da un sì ed un no, da un rovesciamento di una pura e semplice negazione che potrebbe cambiare il segno a tutto quello che si racconta dei meccanismi di difesa. Si tratta di capire il To rid cioè quando ci si deve sbarazzare di qualcosa; un principio che governerà da cima a fondo tutte le manifestazioni dei militari perché presiede al più elementare processo stimolo-risposta per cui i riferimenti alla coscienza vengono del tutto abbandonati per fini euristici. Si tratta di mantenere una posizione estremistica che è particolarmente utile poiché manifesta con la brutalità delle armi e dei meccanismi di difesa con coerenza ideali che di solito per convenzione sociale vengono velati. Essere Onorevole, significa avere una buona e corretta organizzazione dell'Io anche se poi fra questo e l'inconscio si determina una dissimmetria assoluta ed una differenza radicale fra principio di piacere a fare parte di un corpo armato e principio di realtà a sostenere questo ruolo resistendo agli attacchi dei nemici ed anche alla fame, al freddo e alla sporcizia così come ad immagini di distruzione lungo il percorso. Noi veniamo per questo rinchiusi dentro un recinto militare invalicabile agli sconosciuti e rimaniamo al suo interno perché in quel quadrato di terra destinata alle esercitazioni e all'organizzazione militare viene mantenuto un certo equilibrio, per mezzo di un meccanismo che smorza e tempera l'irruzione del nemico numero 1: la scarica di energia negativa che produce l'odio. Invece, dobbiamo rimanere calmi e mantenere i nervi saldi sia per noi stessi che per la squadra per modo tale che se si incontra qualcosa di disturbante, allora ciascuno possa intervenire per fare prestito di pensiero incoraggiante e positivo ai compagni, dando loro un registro di energia che possa condurre alla meta. Per Condillac per ottenere tale effetto, bastava l'odore di una rosa come punto di partenza da cui bisogna tirar fuori senza la minima difficoltà apparente tutta l'edificazione psichica necessaria ad essere un buon militare, in realtà serve un diavolo a fare in modo che s'insinui crudeltà nell'essere umano. In effetti, noi all'accademia militare impariamo a supporre il pensiero del nemico in funzione delle sue presunte capacità di astuzia, dissimulazione, di strategia che sarebbero date rispetto ad un rapporto duale di riflesso a salvare la pelle. Il che si regge sull'idea che si potrebbe discernere fra l'apprendimento idiota rispetto a quello intelligente. Tuttavia, noi lo sappiamo fin dall'inizio in cui entriamo all'accademia che questo punto di vista è fragile ed anche solitamente estraneo a ciò ci cui si tratta effettivamente qui per il fatto che noi facciamo gli idioti di un comandante in campo a cui obbediamo e basta. Di fatto, non possiamo ritenerci uomini avveduti se andiamo incontro alla morte senza porci alcun dubbio che possa essere la cosa giusta da fare per il semplice fatto che siamo stati chiamati al fronte e ci ritroviamo di fronte all'angusto personaggio militare la cui persona si profila sullo sfondo della storia come regale quando invece è miserabile come tutti gli altri, né più e né meno e la sua autorità non è certo rivestita di quel carattere sacro che può tenere lontano la mano di audaci attentatori. Sicché in guerra un ministro qualsiasi non più un uomo di alto rango, ma semplicemente uno statista che cerca di apparire vincente quando non è altro che un contendente qualunque che cerca di accaparrarsi gli oggetti di lite per avere il riconoscimento di uomo temuto: Onorevole è a livello militare divenire assolutista infondo, infondo e non dover spartire molto con nessuno. 

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