LA VISUALE CONCRETA DELLA PSICO-PEDAGOGIA CONTEMPORANEA - Le troppe metamorfosi, inversioni e schizofreniche doppiezze che le cronache della politica e del costume nell'epoca Trump ci pongono di fronte ogni giorno sotto i nostri occhi ci distrae e ci rende inosservato l'aggettivo "concreto". In inglese concrete, significa addirittura calcestruzzo e ciò significa tirare avanti con virtuosa operosità che si distacca dalle lusinghe e dalle insidie del mondo. All'aggettivo "concreto" segue poi quello di "valido" in cui si vede una plausibile ragione di inconsistenza/inesistenza pedagogica specie nel momento in cui un capo di stato come Trump esclude in una sorta di "apartheid" Zelenscki sia sul piano territoriale degli accordi di pace e sia su quello economico-politico. Pare così vi sia una forma di dissociazione della relazione sia verbale che etica fra l'osservatore Trump e la reale realtà osservata, tra vedere ed essere visto "oggetto di una informazione, mai soggetto di una comunicazione"(Foucault). Ci si trova dunque di fronte ad un totale spaesamento rispetto al leader e al suo antagonista, dove il primo (Trump) cerca di creare legami importanti con paesi di spicco a livello economico e geo-politico come la Russia e l'Arabia Saudita cercando un gruppo di alleanze e di sostegno alla propria politica di fight cioè annullamento o scomparsa di un avversario di compresenza inconciliabile. Segue a questo modello pedagogico quello del game che riguarda la competizione del "gioco democratico" della politica, dove l'altro (Putin) non risulta più un nemico da battere, ma bensì un avversario la cui sopravvivenza è fondamentale perché il gioco della guerra con le sue regole condivise, possa continuare a livello di un terzo tipo di conflitto: il debate. Si tratta di una discussione conflittuale, in cui uno dei 2 contendenti cerca di portare l'altro dalla propria parte, di convincere l'avversario che la propria posizione è migliore e superiore, magari facendolo sentire in colpa per non avere trovato subito accordi di pace e di avere condotto la sua nazione l'Ucraina alla totale distruzione. Ma non sarà affatto una impresa facile attuare per Trump il paradigma del debate che si basa sul suo carisma pedagogico, la sua evidente resilienza e le sue strategie di dazi e di super essere come deterrente della più consolidata tradizione di coraggio, spirito di sacrificio, crisi e rinascita nella volontà del sogno di una piccola nazione di raggiungere l'obiettivo della libertà e di essere riconosciuta come stato ONU e europeo. Tuttavia, poco importa se alla fine Zelenscki rimarrà o se ne andrà dalla gestione politica istituzionale del suo paese, egli comunque ha cercato di svolgere una funzione civile per cui il fine vittoria di riconoscimento internazionale giustifica i mezzi armi per il riscatto. Questa modalità educativa internazionale vede affermarsi sui contendenti in situazioni di limite, il ricorso alla forza del conflitto e della prepotenza come precondizione per fare valere la forza morale. Tutto ciò nella sfida educativa ci dimostra la dilagante insofferenza ed indifferenza alla disciplina e alla didattica della tolleranza e dell'inclusione. Infatti, pare che la muscolosa aggressività possa sedurre coloro che da tempo convivono con stremanti ed esangui astrazioni di vittoria. Non si può però dare la colpa di questo delirio ad un aggettivo come "concreto" e "valido" di avere perduto completamente la testa, quando essi erano impreparati a quel prestigioso assedio di abbandoni a frequentazioni indiscriminate, di una fatale girandola di concrete assicurazioni, concreti passi, concrete salvaguardie, concrete prospettive democratiche, concrete garanzie di sviluppo e di controllo post-bellico, concrete riforme di superamento dei conflitti, di aperture per l'Ucraina e l'Europa tutta. Si tratta nella storia di vedere un'altra folle stagione di cui le conseguenze sono la distruzione e la miseria umana. "Concreto" allora diviene un aggettivo precocemente invecchiato ed il suo passo storico è insieme titubante e lezioso, mentre il suo sguardo futuro ha una vuota vitrea fissità. Dicono che in certe situazioni i soldati ed i terroristi abbiano abusato di Fentanil che in Siria hanno tentato di bruciare. Quindi diviene fin troppo facile comprendere la fine degli aggettivi "concreto" e "valido", essi hanno una evoluzione veramente pietosa al pari di "democratico" e perciò diviene praticamente indistinguibile dal suo contrario "astratto". Queste falene della pedagogia contemporanea si accostano al freddo fuoco del linguaggio politico e perciò vengono immancabilmente e cinicamente buttate via dai loro sfruttatori non appena le loro grazie appassiscono. "Concreto" finirà per essere rimosso, pesto ed amareggiato, buono tutt'al più per inaugurare sagre, teatrini gestuali e per esibirsi in summit su i vari Marx e Lenin locali. Quindi passeremo il tempo ai giardinetti pubblici, seduti su una panchina insieme a "valido" e insieme rievocheremo i bei tempi trascorsi alla "valida" scuola pedagogica quando si dava potere e gloria al giusto e più efficace aggettivo che possa dare uno scorcio per la pace e la giustizia. La panchina, mi aspetta, ma io come educatrice non mi ci voglio sedere sopra perché per me "valido" deve rimanere lo studio fatto con dovizia di intenti e di realtà dei fatti.
STRIDULI SOGNI. Terry non era mai andata molto bene a scuola, un po' per il suo problema di retinopatia agli occhi, un po' perché il diabete diminuiva la sua attenzione e un po' perché faceva veramente fatica ad apprendere, così, una maestra propose ai suoi genitori un atteggiamento di interesse proposizionale dei 10 passi e delle 10 parole. Si trattava di stimolare degli stati mentali (come la credenza, il desiderio, l'intenzione) caratterizzati dall'avere un contenuto esprimibile in forma proposizionale. Questo sistema veniva ottenuto usando degli enunciati della forma "X verbo di atteggiamento che P vuole", dove X è un agente, il verbo di atteggiamento è un verbo quale credere, desiderare, intendere e P un enunciato (per esempio si iniziava dalla domanda:"Cosa intende studiare oggi la mente di Terry?" Seguita dalla frase:"La mente di Terry crede di poter studiare ferma mente l'italiano") . Sulla base di questa struttura linguist...
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