ANNOTAZIONI SPIRITUALI - Oggi caro Zamparetti Marco dobbiamo cercare insieme di fare una differenza sostanziale fra il termine APPERCEZIONE e APPRENDIMENTO - il 1° riguarda una percezione autoconsapevole che appartiene ad ogni sostanza naturale o monade e che caratterizza solo l'anima ragionevole o spirito della persona. Si tratta negli esercizi spirituali di una attività della coscienza che deve accompagnare tutte le sue rappresentazioni ed in particolare si attua una differenziazione tra appercezione empirica che riguarda ogni singola rappresentazione e appercezione pura (o originaria) quella autocoscienza che parte dal cogito ergo sum e poi accompagna tutte le altre ed è identica ed una in tutte le coscienze e perciò non può essere accompagnata da nessun'altra rappresentazione. Perciò c'è un'autorappresentazione del pensiero che non appartiene alla sensibilità, ma ad un atto di spontaneità del soggetto sul quale si fonda la possibilità a priori del conoscere intellettivo. Ne deriva che l'appercezione pura rende possibile durante gli esercizi spirituali l'unità trascendentale dell'autocoscienza pensante cioè il riferimento empirico all'Io. Altra invece è l'APPETIZIONE cioè un moto finalizzato al soddisfacimento di un appetito per una tendenza più che altro egoistica verso il proprio bene. Questo termine prevede di capire dove si dirigono i nostri appetiti, se verso fini consapevoli di beni conosciuti attraverso l'intelletto oppure di beni conosciuti con i sensi oppure dovuti al determinarsi di un moto inconsapevole per cui anche il passaggio, da una percezione ad un altra avviene nella monade e cioè in base ad una appetizione interna. Altro è l'apprendimento e cioè il processo psichico mediante il quale l'esperienza modifica il comportamento. Nel caso di apprendimento cognitivo a livello primitivo è di tipo meccanico e potrebbe essere inficiato da nevrosi dovuta più che altro da una tensione libidica accumulata e non scaricata che può essere inquadrata sul piano somatico da alcune forme diabetiche (novità?) che si distingue in nevrastenia in cui manca il predominio dell'angoscia che diviene ciclica ed in isteria (che colpisce maggiormente le donne specie dopo il parto) in cui la nevrosi d'angoscia da un lato non privilegia oggetti specifici come una signora che ho incontrato ieri e dall'altro deriva dall'accumulazione di eccitazioni sessuali che divengono sintomatiche senza dunque processi intermedi di elaborazione psichica. L'interesse psicologico è volto agli sviluppi dell'ansia nello studio di prospettive non tanto esplicative, ma descrittive per dare migliori definizioni e coglierne così le interrelazioni con le manifestazioni della personalità de penso che questo sia un atto dovuto. 

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