PROPOSTA IN BOZZA - NUOVE POSSIBILITA' DI MONADOLOGIA NELLA GERARCHIA EMOTIVA - con (si spera) la collaborazione di Tafaro Tiziana - Ero incerta se presentare questa tesi con il forte rischio di essere dileggiata, ma dopo i fatti accaduti a Orebro mi sono detta che bisogna valutare meglio le emozioni nella loro gerarchia che muove la forza viva come semplice manifestazione sensibile della fisica di contro alla realtà metafisica della forza. Questa differenza tra 2 ordini, fisico e metafisico vanifica la riduzione della materia ad una pura apparenza fenomenica, che supporrebbe di per sé una sostanzialità vera che in un killer pare impossibile trovare in quanto ciò per cui agisce non è dato da una sostanza ma piuttosto da una forma di affermazione e di realizzazione della fama. Infatti, esiste una pluralità delle sostanze che nel mondo sono di numero infinito e ognuna di esse è comunque individuabile, diversa da un'altra. C'è perciò probabilmente in un killer un principio che non rispetta gli indiscernibili: 2 o più cose che differiscono numericamente (non gli importa quante persone ha ucciso o ferito nella sua mattanza), ma che per il resto non hanno alcuna diversità interna in quanto nel suo gesto il killer si è fatto più che altro guidare dalla sua incontrollata natura in netto contrasto con la saggezza sia divina che umana. Il killer non sa vedere la varietà o non la concepisce come un valore supremo divino; pari solo al valore della continuità, per cui nel creato non si dà alcun vuoto né alcun salto e le differenze fra le cose sono sempre solo di grado, senza soluzione di continuità. A questa conclusione sono arrivata dal fatto che spesso le persone più fragili e vulnerabili si lasciano guidare sovente dall'impulso delle suggestioni per cui la materia cerebrale può essere dotata di vera unità, cioè di sostanze individuali come un possibile accordo di Trump con la Cina di Xi Ginping (scusate non so come si scrive) per cui se io ho pagato 15 euro 2 paia di pantaloni e la Cina si addossa 1/6 (in supposizione) del dazio mentre l'America 1/4 proporzionale allora sono 1,25 per la Cina e 1,87 per l'America con un differenziale di = 0,62 cent. che si deve pagare il commerciante ambulante come dazio di importazione e se vendo 100 pantaloni sono 62 euro x 1,25 = 77,50 per la Cina e 1,87 x 62 = 115,94 per l'America e perciò per la Cina sono 77,50 + 62 = 139,50 che superano i 115,94 di = 23,56/100 numero dei pantaloni venduti = 0,23 centesimi con un guadagno di 2 centesimi al paio per la Cina che ci rimette l''America e cioè in totale 2 euro e perciò in America i pantaloni costeranno 9,50 al paio e cioè uno stipendio di 950 euro per un operaio tessile guadagno cinese (praticamente uno sfruttamento della manodopera). I dazi dovrebbero servire invece per non sottopagare la manodopera ed almeno, almeno aggiungere quei 115,94 del dazio Americano ai 950 euro = 1.065,94 per un più equo stipendio ed una migliore dignità. Ecco cosa serve usare la topica di Maria Grazia Rossi "Agisci soltanto secondo la massima che al tempo stesso puoi volere che divenga una legge UNIVERSALE!" la dignità che per tutti soddisfare vale. 

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