PROPOSTA IN BOZZA - In visione dei dottori Morolli Luca, Zompatori Maurizio, Samorani Domenico, Garulli  - NUOVO APPROCCIO FISIOPATOLOGICO ALL'INTERNO DELLE MALATTIE ADDOMINALI - I° PUNTO - Intestino tenue - Fa seguito allo stomaco e termina sboccando nell'intestino crasso e serve a fare procedere anche la disgregazione enzimatica dei carboidrati e dei monosaccaridi, delle proteine negli aminoacidi e dei grassi e glicerina. Gli enzimi necessari per queste trasformazioni sono forniti prevalentemente dal pancreas e dal fegato che, grazie agli acidi biliari contenuti nella bile. determinano l'emulsione dei grassi e la facilitazione della digestione. Ecco perché si ritiene importante verificare l'equilibrio acido-basico intestinale ed urinario in quanto anche a livello del duodeno c'è una flessura duodeno-digiunale che dirige a sx, mentre nel tratto intermedio della parte discendente sboccano i condotti escretori del pancreas e delle vie biliari. Inoltre bisogna considerare che il digiuno e l'ileo rappresentano i 3/5 distali dell'ileo e quindi la proposta sull'equilibrio acido-basico si basa proprio su tale proporzionalità specie a livello di diverticolite intestinale. Infatti a livello della tonaca mucosa le pliche ed i villi aumentano per favorire la digestione ma (attenzione) diminuiscono di altezza, di spessore e di numero procedendo verso i segmenti distali ed inoltre lungo tutto il tenue sono presenti numerosi follicoli linfatici solitari che invece aumentano di numero mano a mano che si procede in senso distale. Nell'ileo, invece, questi follicoli solitari si aggregano gli uni agli altri soprattutto nel lato dove si inserisce il mesentere, formando le placche di Peyer. Quindi, per rispondere alla domanda e richiesta di una parrocchiana riguardo l'individuazione di infiammazione all'appendicite dico che la posizione di questa è talmente varia che non è possibile dire quale sia la posizione "normale" perché in alcuni casi (come quello della figlia della suddetta signora??) l'appendice è retrociecale ed è probabilmente per questo che in caso di infiammazione non si avverte il dolore. L'appendice viene considerata la "tonsilla intestinale" per la presenza in essa di molti follicoli linfatici che fanno parte del sistema immunitario ed ecco perché in alcune scuole di fisiopatologia suggeriscono dopo interventi di appendicectomia di fare uso frequente di probiotici che equilibrano i valori acidi-basici della flora intestinale. A livello poi della questione del vomito per cui alla figlia della suddetta signora in PS è stato addirittura diagnosticato un Morbo di Cron anzichè come sostiene una parente della signora di cui sopra medico di base una gastrite oso dire che bisogna ripassarsi insieme la chimica del componente succo gastrico che è composto di pepsina cioè un enzima che scinde le proteine, mucina ed acido cloridrico. Nella gastrite così come nelle ulcere gastriche caro Morolli Luca si altera la mucina che è una glicoproteina prodotta da cellule mucose speciali che ricopre la superficie gastrica per uno spessore di 1-1,5 mm con il compito di proteggere la superficie gastrica. La mucina contiene un fattore intrinseco necessario all'assorbimento di vitamina B.12 cara parrocchiana visto che mi ha detto che la sua ricarica sono le vitamine e questa vitamina segnalata è difatti essenziale per la formazione di globuli rossi. Negli anziani con cali ponderali manca spesso la vitamina B 12. Nel processo di produzione del succo gastrico si distinguono 3 diverse fasi: cefalica, gastrica ed intestinale, poiché gli stimoli che attivano questi meccanismi partono dalla testa, dallo stomaco e dall'intestino. La complicazione sta nella fase cefalica perché è una fase riflessa o fase psichica per la stimolazione di vari recettori encefalici e per impulsi efferenti che stimolano le ghiandole gastriche dove decorrono fibre parasimpatiche del nervo vago. Perciò alcuni soggetti che non hanno in equilibrio l'acido cloridrico (HCl) per scarsa produzione dalle cellule di rivestimento delle ghiandole del fondo gastrico come in caso di lungo degenti possono avere un anidriasi carbonica per scissione di ioni H+ e Cl - che sono mal trasportati dai canalicoli intracellulari da dove fanno fatica a raggiungere il lume gastrico. Si crea così una forte acidità che contribuisce alla denaturazione delle proteine da digerire e quindi manca il battericida. In alcuni soggetti infermi in carrozzina si può rimediare con l'assunzione di bicarbonato di sodio che è anche un disinfettante naturale. La fase gastrica, infine è caratterizzata dalla predominanza del meccanismo di regolazione ormonale e ci sono alcune sostanze specie proteiche che stimolano la mucosa gastrica a liberare l'ormone gastrina che è in grado di accelerare la secrezione del succo gastrico necessaria per digerire alcuni farmaci come antibiotici ed antinfiammatori che sta prendendo una amica ed ecco perché alcuni sostengono che durante le terapie antibiotiche bisogna aumentare un poco l'apporto di proteine in quanto ciò produrrebbe anche la secrezione di succo gastrico ad elevato contenuto di pepsina e di acido cloridrico così da facilitare la digestione di farmaci che alterano la flora intestinale. Inoltre caro Morolli Luca se gestisci la GASTRO sai che in una parte della mucosa intestinale si produce l'ormone enterogastrone e che questa sostanza chimica provoca una diminuzione sia della motilità sia della secrezione gastrica così da assicurare il transito intestinale prima che nuovo cibo digerito sia immesso nello stomaco ed ecco perché bisogna evitare durante le terapie farmacologiche di lungo periodo antibiotiche e di penniciline alcuna frutta e verdura irritanti come i pomodori, i fagiolini, l'insalata e se mai mangiare i passati di verdura, i frullati di frutta o i minestroni con la verdura "ammollata. Questo è il nuovo approccio di miglioramento proposto a fermo posta. CIAO GRAZIE per la gentilissima collaborazione. 

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