SEGRETI DI GHIACCIO - A Julia non piaceva molto la matematica, ma comprendeva che il sistema di Levy a livello informatico si basava proprio su di questa, tuttavia volle sapere perché sembrava così attaccato alla matematica e Levy le rispose "A volte è l'unica cosa che non mi fa impazzire, quando vivo momenti monotoni, è l'unica cosa che mi tiene vivo quanto ho dei tristi pensieri che mi infossano, è l'unica cosa che mi dà la possibilità di sentirmi in qualche modo utile, perché mentre risolvo un problema penso che se ce la faccio, posso riuscire in altre cose e poi non so spiegarti il motivo, ma la matematica mi calma, mi tiene sveglio e mantiene la mia lucidità e perciò mi esercito e quando lo faccio mi pare di superare anche la mia ansia di riuscire a superare un altro giorno banale, un altro giorno di ghiaccio dove scompare l'umanità, dove pare che nessuno ascolti questi fogli e nessuno senta il loro significato." Julia allora comprese che Levy aveva ragione, ognuno deve trovare un ancora a cui aggrapparsi per andare avanti e per lei era la poesia :"Se guardi dentro un romanzo vedi solo dei frammenti di te sparsi qua e là, ma se guardi nel tuo bicchiere morale ci sono solo cubetti di ghiaccio che ricoprono i tuoi segreti desideri dove nessuno può sapere, tranne Dio, ma Dio ci guarda e Dio sa che prima o poi i cubetti si sciolgono e poi diventano veleno". 

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