IL MENEFREGHISTA - E' inutile pensare che la rielezione di Donald Trump come 47° Presidente USA possa portare ad una rivoluzione con delle azioni mirate ad introdurre nell'organizzazione sociale - attraverso il mutamento brusco, e di solito, violento anche a livello di dazi e di smantellamento del nucleare del sistema di governance, che porti profonde modificazioni nella distribuzione della ricchezza, del potere e del prestigio sociale, quando si sa già chi sarà privilegiato e chi invece rimarrà ai margini della società. D'altronde, pure Abedini e Almasri nella visione che possono avere si sé stessi come ideologi rivoluzionari tendono ad affermare un ordine sociale attraverso la guerra, il terrore, la tortura ed ogni aberrazione umana. Inutile, scrivere delle leggi di movimento della società perché queste per Piantedosi non sono nient'altro che il risultato ineluttabile della contraddizione tra sviluppo delle forze produttive e vecchi rapporti di produzione ed internazionali. Inutile, pensare che ci possano essere seri cambiamenti per quanto riguarda l'abbattimento degli sfruttamenti umani e di quelli delle risorse a disposizione: questa previsione non si avvererà mai. Infatti, il potere appartiene più che altro ad una élite ristretta che segue più che altro uno sviluppo economico statico di una pianificazione economica che non spicca, ma rimane invariata. Nonostante gli stimoli di ispirazione tecnologica del digitale, del green e di un ecosistema meno inquinato, c'è una continua lotta fra gli stati che detengono l'energia  che porta al disconoscimento di alcuni diritti conquistati, di status a classi sociali emergenti che hanno al loro interno una chiara percezione dell'importanza della loro posizione nella società eppure, tuttavia molti divengono menefreghisti di fronte alle notizie che vengono enunciate dal telegiornale e non gli fa più nemmeno molto effetto il pronto intervento della Polizia di Stato nel ritrovare Sofia una neonata rapita da una clinica privata da 2 balordi, allo scopo di poter avere un figlio da allevare e festeggiare insieme a parenti ed amici una falsa genitorialità. Infondo, la vera rivoluzione è data da un adattamento dello stato politico allo stato sociale che deve combattere con la spesa settimanale per l'alimentazione, con le bollette di luce e gas e con i problemi di salute. Ognuno di noi è intento ad occuparsi di piccole incombenze, come recarsi al lavoro con puntualità sperando che i mezzi pubblici non abbiano ritardi di sorta, che non ci siano scioperi in agguato e che almeno per quanto riguarda il viaggiare si possa stare tranquilli se no si arriva al lavoro già stanchi e stressati dal dover sopperire ai vari disagi che si incontrano lungo la via. Ognuno di noi è immerso nelle proprie preoccupazioni di pagare la retta scolastica dei figli e di procurare loro i testi scolastici e quanto occorre per lo studio e per lo meno per raggiungere un diploma che consenta loro di avere un lavoro dignitoso e soprattutto con uno stipendio adeguato che preveda, fra l'altro, il pagamento dei contributi pensionistici e degli infortuni sul lavoro e della salute. Ognuno di noi vorrebbe sentirsi realizzato e leggere sul giornale come quella maestra di Rimini che è stata cercata e ritrovata dopo 40 anni e che qualcuno si ricorda ancora di te e del tuo modo di essere e di trasmettere i valori della vita più che nozioni a sé stanti. Ognuno di noi se ne sta solo, soletto ed abbandonato nell'ombra del cuore della terra, trafitto da un timido e sbiadito raggio di sole, non accorgendosi che è arrivata subito ed in fretta e furia la sera del proprio declino e che dovrà rendere conto di ciò che ha potuto fare o dire ad un Giudice implacabile che misurerà tutto sulla bilancia del bene o del male. Ognuno di noi cerca un proprio posto nel mondo, una propria identità con cui potersi presentare e perciò nella fatica, nel sacrificio e nel marasma di raggiungere una qualche meta rimane indifferente di fronte alla cronaca nera, rimane seccato di fronte al bombardamento di notizie negative, di scoop che sono infamanti e deprimenti nell'individuare il marcio ovunque. Ognuno di noi ha le proprie disperazioni per cui appellarsi a qualche santo, o esprimere una preghiera e perciò non ascolta nient'altro che i propri problemi anche perché spesso si domanda "E cosa ci posso mai fare io?". Le cose vanno come devono andare, credetemi ed è per questo che ho deciso di diventare la giornalista del menefreghismo che osserva le notizie dal punto di vista di una persona qualunque che si trova al supermercato a fare la spesa della settimana e pensare che menu portare in tavola, che si trova al lavoro a dover combattere con una giornata storta dove nulla mai funziona bene e dove si ripetono le stesse cose, gli stessi gesti, gli stessi riti. Le cose vanno come decide Dio e l'essere umano a volte può davvero fare ben poco se brucia tutta Los Angeles e tante ville vengono distrutte, ma loro infondo sono ricchi e magari assicurati contro furti ed incendi, mentre gli alluvionati vari non possono permetterselo; loro infondo sono star ed a loro basta schioccare le dita, mentre le persone comuni non valgono che qualche spicciolo e poca considerazione. Credetemi, quando ho deciso di chiamare il mio giornale blog "IL MENEFREGHISTA" sapevo bene quello che facevo: non dicevo altro che tutta la verità e nient'altro che la verità e non facevo altro che riportare le reazioni della gente comune che vive immersa nei propri pensieri che non sono altro che banali pensieri qualunque e non desteranno mai interesse. Infondo questa era l'unica cosa che potevo fare: una provocazione per dire che ci dobbiamo svegliare dal torpore che ci annienta per essere cittadini più consapevoli di essere al mondo per un obiettivo preciso: fare valere quel se stessi che dà significato ad una intera vita. 

Commenti

Post popolari in questo blog