IL MAGISTRATO FILOSOFO - Scrivendo la premessa, si rendeva conto che lei voleva fare parte della magistratura ordinaria a cui si contrappongono i giudici speciali in relazione ai quali si parla talvolta di "altre magistrature" fra cui ci sono quelle di carattere amministrativo (TAR, e sezioni giurisdizionali del consiglio di stato e di quello giustizia amministrativa della regione Sicilia; la magistratura contabile (per sezioni giurisdizionali della corte dei conti); la magistratura militare (tribunali militari) e quella tributaria (commissioni tributarie). Già da tempo c'è una suddivisione delle carriere in giudicanti e requirenti. I primi esercitano le funzioni giurisdizionali spettanti alla magistratura ordinaria, i 2° agiscono come "pubblico ministero". Organi giudiziari con funzioni giudicanti sono il Giudice di Pace, i tribunali compresi quelli dei minori, la corte d'assise, quella d'appello e quella mista di assise e d'appello ed infine la corte di cassazione. Solo la corte di cassazione esercita unicamente in tutto il territorio dello stato, gli altri organi sono costituiti in ambito di circoscrizioni territoriali rispetto alle quali esercitano le loro funzioni. Per ogni sede con ambito territoriale diversamente ampio, esiste un ufficio del Giudice di pace, un tribunale normale e per i minorenni, una corte d'appello presso i quali vengono formati i vari organi singoli o collegiali che in concreto esercitano le funzioni proprie dei rispettivi uffici in base ai turni e alle regole sulla composizione giudiziale; per uno stesso ufficio giudiziario che può così contemporaneamente funzionare attraverso una pluralità di collegi o giudici singoli che trattano diversi affari. Il Giudice di pace, così come quello del tribunale, quando operano come giudici singoli hanno un peso di spesa inferiore a quando decide in collegi come la corte dei conti composta da 3 giudici e quella di cassazione composta da 5 ai 9 giudici, a seconda che si pronunci a sezione semplice oppure unite: la corte d'assise e quella d'assise e d'appello sono composte da 2 magistrati di carriera e di 6 giudici popolari, mentre il tribunale per i minorenni giudica in collegio composto da 2 magistrati togati e 2 esperti appositamente nominati. A questo punto ci si chiede quanto viene a costare una decisione di rimpatrio o di espulsione definitiva di migranti come quella di Almasri per le tasche dello stato visto che sono stati inviati in attesa di giudizio 49 migranti nei centri dell'Albania appositamente costruiti per l'occasione?? Se il giudizio finale viene determinato dalla corte di cassazione c'è da pensare che le spese si potrebbero dover moltiplicare per 9 ed allora se anche solo facciamo 49 migranti ad 1 euro di spesa al giorno (come sfida) per 9 = sono già 449 euro al giorno e se lo moltiplichiamo per 180 gg  per espletare tutte le pratiche = 79.380 /9 = 8.820 che dovrebbe prendere un magistrato (in ipotesi) al mese x 12 mesi = 105.840 all'anno cioè praticamente si può comprare un appartamentino da questo calcolino. A tale discorso si aggiunge caro Paolo Manzelli le norme sulle competenze (queste se mai rivestono carattere di riforma) che già nel 2003 ha istituito sezioni specializzate in materia di proprietà industriale ed intellettuale presso i tribunali e le corti d'appello di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste e Venezia per cui se io registrassi una mia idea presso qualsiasi di tali tribunali potrei usufruire (novità??) di una percentuale equitativa del 20% proposto e perciò su quei famosi 8.820 = sono 1.764 una tantum e ciò potrebbe significare per qualsiasi giudice aderente all'iniziativa in base alle regole concorsuali di investimento di affare di sua competenza per rilievo in carriera che anche costui avrebbe diritto al predetto premio specie poi se ricopre una sezione disciplinare inerente reati di mafia e sugli addebiti mossi nei confronti agli addetti alla categoria o a Ministri Santanché compresa. C'è piuttosto da considerare nella proposta un tentativo di rafforzamento dell'organizzazione gerarchica delle procure e il divieto assoluto per i magistrati di iscriversi a partiti politici o farsi influenzare da essi nel giudizio. Si spera seriamente che tale editto venga principalmente applicato in nome del popolo sovrano e dello stato. 

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