LO IUS SOLI - Fra i vari decreti firmati da Donald Trump c'è quello inerente lo "ius soli" e cioè la rivendicazione del principio di cittadinanza americana acquisita per il fatto di essere nati sul territorio dello stato, ma tale diritto attualmente è particolarmente condizionato e temperato perché dipende da alcuni requisiti come quello di essere figli di genitori ignoti, apolidi, o che non possono permettersi di trasmettere la cittadinanza, possesso del permesso di soggiorno e residenza nello stato per un certo periodo di tempo. C'è poi uno ius sanguinis che dipende dall'avere una discendenza filiale e 10 anni di residenza per cui avviene la naturalizzazione dovuta anche ad una convivenza piuttosto stabile nel paese ospitante. Inoltre ci sono degli ius scholae e ius culture che dipendono dall'avere espletato dei cicli di studio di almeno 5 anni per minori inferiori ai 12 anni o avere frequentato percorsi di istruzione e formazione professionale di almeno 3-4 anni con profitto e promozione. Nel passato la cittadinanza veniva attribuita ad ogni individuo dell'impero romano e assunse rilievo principalmente quale presupposto di una posizione soggettiva di generale soggezione allo stato. Nel diritto intermedio, invece, si coglie una diffusa svalutazione del concetto di cittadinanza, in relazione all'affermarsi del modello di stato patrimoniale a cui punta molto probabilmente Donald Trump che è di carattere prettamente territoriale, che rivela cioè una connotazione del singolo quale mera pertinenza di appartenenza ad una terra piuttosto che ad una patria. Quindi si genera una spersonalizzazione del rapporto tra stato e singolo individuo, che riguarda anche le cause genetiche, che si possono annoverare nell'organizzazione di una vita sociale che diviene per gruppi corporativi chiusi, preminente rispetto all'idea di popolo. La rivoluzione francese tenta di rivitalizzare, poi, l'istituto di cittadinanza con l'affermarsi del modello democratico, in una spiccata personalizzazione del rapporto che lo lega all'individuo, e per le tendenze al superamento dell'organizzazione corporativa, che favoriscono l'imporsi in Europa di una più ampia coscienza nazionale. Perciò il termine "cittadinanza" entra nelle norme assumendo lineamenti più definiti e quindi dalla prius discende lo status activae civitatis e gli obblighi di natura militare e si conferma la filiazione quale criterio di attributo principale. Il concetto di cittadinanza, però, presenta anche in Italia una mancata relatività perché ad essa si possono accompagnare profili complementari come la partecipazione del cittadino alla vita politica specie al momento delle elezioni e dei referendum popolari di cui l'attuale Presidente del CSM Amoroso ha fatto eliminare quello inerente la separazione delle carriere in Magistratura, mentre forse verranno promossi gli altri inerenti la Giustizia come per lo ius honorum che non è stato considerato da alcuno (cittadino onorario) e il diritto alla protezione diplomatica che è stato applicato egregiamente alla giornalista Cecilia Sala, quello di incolato e, sovente, quello ad uno statuto personale regolato dalle leggi dello stato; dall'altro lato vi è anche la soggezione ad alcuni rilevanti doveri, essenzialmente di fedeltà allo stato per cui giurano tutti i ministri e rappresentanti di Parlamento. La cittadinanza oggi significa appartenere ad un popolo e ciò risulta pienamente coerente con la funzione di relatività che tradizionalmente la connotano perché rileva il fatto che viene impiegata come un prius, dal quale norme ulteriori fanno derivare posizioni giuridiche soggettive determinate. In tale prospettiva la cittadinanza viene ricondotta alla scelta con cui si individuano gli appartenenti ad un popolo come manifestazione della sovranità costituzionale con le annesse variabilità dei suoi contenuti, che si trovano in norme positive, mentre non ammette accertamenti di tipo naturalistico. Quindi il criterio gentilizio di attribuzione dello status di cittadino informa anche sull'ulteriore disposizione di rilievo in previsione dell'acquisto della cittadinanza da parte di minori conviventi con chi la acquisti o riacquisti. In tali casi si ammette che i figli divenuti maggiorenni, possano rinunciarvi se cittadini di altro stato con norma ispirata all'esigenza preponderante di limitare i casi apolidi e le infiltrazioni terroristiche o criminali. Dunque Donald Trump non può essere così rigoroso nell'applicazione dello ius soli perché l'idea di cittadinanza anche americana si potrebbe più che altro riferire alla concreta e legale residenza nello stato con preclusione, ovviamente, a soggetti condannati per delitti contro la personalità dello stato o contro diritti politici dei cittadini ovvero condannati per delitti non colposi quindi doloso e preterintenzionale punito con pena non inferiore a 3 anni di reclusione e comunque per reati non politici ma con detenzione superiore di 1 anno data da una autorità giudiziaria anche straniera con sentenza riconosciuta. Questo è quanto tutti dobbiamo sapere.
STRIDULI SOGNI. Terry non era mai andata molto bene a scuola, un po' per il suo problema di retinopatia agli occhi, un po' perché il diabete diminuiva la sua attenzione e un po' perché faceva veramente fatica ad apprendere, così, una maestra propose ai suoi genitori un atteggiamento di interesse proposizionale dei 10 passi e delle 10 parole. Si trattava di stimolare degli stati mentali (come la credenza, il desiderio, l'intenzione) caratterizzati dall'avere un contenuto esprimibile in forma proposizionale. Questo sistema veniva ottenuto usando degli enunciati della forma "X verbo di atteggiamento che P vuole", dove X è un agente, il verbo di atteggiamento è un verbo quale credere, desiderare, intendere e P un enunciato (per esempio si iniziava dalla domanda:"Cosa intende studiare oggi la mente di Terry?" Seguita dalla frase:"La mente di Terry crede di poter studiare ferma mente l'italiano") . Sulla base di questa struttura linguist...
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