PROPOSTA IN BOZZA - ANNOTAZIONI SPIRITUALI PER LE CARCERI E LE COMUNITA' TERAPEUTICHE - Insieme a frate Gabriele Trivellin - Cari fratelli e sorelle, benvenuti, iniziamo oggi un percorso che parte dal termine suggerito dalla senatrice Liliana Segre ACCOGLIENZA che è sempre molto Timorosa perché è spesso pervasa dalla Paura, dalla Tristezza, dalla Sofferenza che ci attanagliano nel potere della loro autorità. Noi qui dobbiamo fare silenzio e liberare la mente ed il cuore per accogliere prima di tutto la nostra esistenza nel mondo e meditare le leggi fondamentali della natura da un attributo di Dio, quale l'immutabilità della sua azione spirituale in noi. Nella 1° parte di questo percorso dobbiamo insieme stabilire delle regole per la direzione dell'intelligenza in quanto frequentemente c'è una tensione verso la riduzione del molteplice e soprattutto del diverso nelle strutture formali semplici che si nascondono dietro l'apparente diversità materiale che è ancora oggi un asse portante della società per cui le norme hanno disuguale importanza; alcune sono relative a tecniche per l'uso e l'addestramento dell'ingegno umano; altre concernono più che altro tecniche di simbolizzazione del linguaggio attraverso strumenti di analisi e scomposizione onde rendere solubili problemi complessi, evitando risposte opinabili e non riconducibili a qualcosa di immediatamente intuitivo ed evidente. Tutto ciò mira a garantire un certo carattere di assolutezza ed indipendenza dell'esperienza terapeutica e socio-politica. La prima domanda che si pone è come mai l'essere umano possa diventare crudele come Osam Almasri definito dalla corte dell'Aia come uno sfruttatore, un violento, uno stupratore, un terrorista ed in definitiva quindi crudele. Probabilmente anche lui come molti esseri umani è passato nella Vallata dell'Umiliazione e fra la cerchia dei Paurosi che devono lavorare duramente mentre altri potevano affannarsi meno e concentrarsi sui loro interessi e pensieri e ciò genera gelosie, invidie e poi odio per il confronto con privilegiati, mentre se appartieni ad una classe sociale disagiata e ai margini non avrai mai alcuna opportunità di poter emergere e realizzarti come persona e sarai sempre soggiogato e suddito della prepotenza di qualcun altro e così rimarrai oppresso e ti dovrai rassegnare al potere dispotico, totalitario, dittatoriale ed egoista di un qualche egemone di turno. D'altronde, l'essere umano è sempre in eterno contrasto col finalismo tradizionale, per cui si lascia spesso fuorviare, distrarre e sedurre da rappresentazioni, seppure in via di mere ipotesi, come in una "favola" di formulazioni meccaniche dell'intero cosmo, quale noi lo concepiamo, a partire da uno stato iniziale di caos che vive dentro di noi (particelle di materia dalle forme e grandezze più diverse, agitate come noi da movimenti che vanno nelle direzioni più diverse), in virtù delle leggi generali fra cui vi è un principio di inerzia che alcuni preferiscono adottare nella loro indole, così come altri, invece, prediligono la comunicazione del movimento e il dinamismo. Esiste perciò anche nella Giustizia una morale cosiddetta "provvisoria", la cui formulazione si giustifica con l'importante e preminente necessità di cercarsi e trovarsi un alloggio temporaneo in cui abitare con la mente e lo spirito nell'attesa che lo spirito stesso abbatta l'uomo vecchio e ne costruisca uno nuovo: ed è in questa precisa prospettiva che vengono fatte principalmente le leggi che di fatto ogni tanto vengono aggiornate, modificate e revisionate. Per questo, la prima regola che si propone a Trivellin è quella di non lasciare mai troppo in isolamento i carcerati e di mandare a loro un sacerdote o un operatore terapeutico che possa dare loro uno stimolo di presenza e non di annullamento e di assenza della loro esistenza, perché questa nullità produce ancora più rabbia e rivendicazione per la mancanza di considerazione di una vita che comunque ha il diritto di potersi redimere e di trovare una propria collocazione ed obiettivo nel mondo. Facciamo in modo da non abbandonare al proprio destino qualsiasi vita e di stare accanto anche ai delinquenti per modo tale che possano rimettersi sulla retta via.
STRIDULI SOGNI. Terry non era mai andata molto bene a scuola, un po' per il suo problema di retinopatia agli occhi, un po' perché il diabete diminuiva la sua attenzione e un po' perché faceva veramente fatica ad apprendere, così, una maestra propose ai suoi genitori un atteggiamento di interesse proposizionale dei 10 passi e delle 10 parole. Si trattava di stimolare degli stati mentali (come la credenza, il desiderio, l'intenzione) caratterizzati dall'avere un contenuto esprimibile in forma proposizionale. Questo sistema veniva ottenuto usando degli enunciati della forma "X verbo di atteggiamento che P vuole", dove X è un agente, il verbo di atteggiamento è un verbo quale credere, desiderare, intendere e P un enunciato (per esempio si iniziava dalla domanda:"Cosa intende studiare oggi la mente di Terry?" Seguita dalla frase:"La mente di Terry crede di poter studiare ferma mente l'italiano") . Sulla base di questa struttura linguist...
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