THE GOLDEN AGE OF AMERICA - Nel suo insediamento Donald Trump ha annunciato al mondo intero che questa sarà l'età dell'oro probabilmente riferendosi all'uso di uno strumento di golden share con il quale nelle privatizzazioni, alcuni poteri speciali di veto o di gradimento sono riservati allo Stato americano, al fine di tutelare gli interessi pubblici in alcuni settori. In particolare è vietato il gradimento ad acquisizioni azionarie che non siano trasparenti o che compromettano processi di liberalizzazione, o che comportino rischi oggettivi di infiltrazione di organizzazioni criminali, o che generino comunque pregiudizio degli interessi pubblici con riferimento all'autonomia e alla sicurezza dei rifornimenti di materie prime e beni essenziali, alla continuità dei servizi pubblici essenziali, allo sviluppo dei settori tecnologicamente avanzati. Tuttavia, fra i 100 decreti che Trump vuole firmare c'è quello per i dazi doganali cioè tributi prelevati sulle merci di importazione nel momento di attraversamento della linea doganale e al contempo di innalzare muri di confine con il Messico per impedire l'emigrazione e poi di impossessarsi del canale di Panama e di rinominare il golfo del Messico in golfo d'America. A livello delle navi i dazi impediscono di mettersi in contatto con la terra ai capitani di navi in modo che sia facile sbarcare o imbarcare merci. Entro la zona di vigilanza, poi, i capitani di navi dirette ad un porto debbono essere muniti di manifesto di carico contenente l'indicazione delle varie specie caricate, il numero dei colli e le loro marche e i documenti che li accompagnano. Nell'ambito della tariffa doganale di solito si distinguono 4 categorie di dazi: autonomi, convenzionali, speciali e preferenziali. I dazi autonomi vengono applicate a merci importate da qualsiasi paese non aderente all'UE e l'ammontare del tributo dovrebbe essere stabilito dal Trattato di Roma che lo determina a livello della media aritmetica dei dazi applicati nei 4 territori doganali compresi nella CEE alla data del 1° gennaio dell'anno in corso. I dazi convenzionali, invece, vengono determinati in seguito a negoziati con paesi esclusi dall'UE ed applicati unicamente alle merci originarie provenienti dai paesi che partecipano all'OMC cioè Organizzazione mondiale del Commercio. I dazi preferenziali si applicano a particolari merci originarie e legate all'UE da convenzioni che prevedono una deroga alla clausola della nazione più favorita o che sono disponibili all'attuazione di una unione doganale o per lo meno ad una zona di libero scambio; vengono inoltre applicati alle merci prodotte da paesi in via di sviluppo che beneficiano per la loro condizione disagiata di un sistema preferenziale generalizzato concesso autonomamente dall'UE, senza condizioni di reciprocità. L'aspetto fiscale del dazio doganale caro Paolo Manzelli oggi ha perso molta della sua importanza, mentre la funzione principale degli ostacoli tariffari e non attualmente rimane quella di proteggere le industrie nazionali e di migliorare la situazione a livello della bilancia dei pagamenti. Dopo la 2° guerra mondiale gli enti internazionali costituiti per la cooperazione in campo commerciale (principalmente il GATT), monetario e finanziario (principalmente il Fondo monetario internazionale FMI) cercano con moltissimi sforzi di arginare di arginare la tendenza di aumentare il grado di potenziamento dei dazi tramite vari accordi, anche se in determinati settori come quello agricolo che ha la priorità e quello tessile. Inoltre, in sostituzione di dazi, possono aumentare con decreto Trump le barriere architettoniche (che già il 47° Presidente americano prevede) il cui smantellamento di sicuro diviene compito arduo come per il muro di Berlino. Vi sono tuttavia dazi specifici ed altri misti per cui le aliquote variano con periodicità di solito quindicinale che possono portare però ad un uguagliamento del prezzo dei beni e di produrre una specie di difesa nell'ambito dell'OMC contro pratiche di stati esteri contrarie alle regole del commercio internazionale di vendere prodotti sottocosto. In tale caso si parla di antidumping o di countervaliling duties che hanno lo scopo di riportare i prezzi delle importazioni a rientrare nel mercato nazionale di livelli che possano evitare distorsioni. In particolare si può proporre a Trump una protezione NOMINALE che si riferisce al fatto che fa aumentare solo il prezzo di determinati beni come l'alcol ad esempio rispetto a ciò che avverrebbe in sua assenza per porsi in un contesto di equilibrio parziale (considerando cioè solo ciò che avviene nel mercato del bene in questione) per cui vengono individuati 4 effetti fondamentali. NUMERO 1 - aumento del prezzo del bene importato che fa diminuire le importazioni di quel bene e quindi aumenta una certa misura di produzione nazionale (non però dello stesso ammontare, in quanto i prezzi interni aumentano grazie al dazio). Questo effetto è protettivo in quanto favorisce il sistema produttivo nazionale e di conseguenza di aumento di capitale. Tuttavia l'aumento dei prezzi fa ridurre di molto la domanda per cui si ha un consumo negativo ed i consumatori di vino (nel caso dell'esempio di cui sopra) si ritrovano a rinunciare a certi tipi di vino considerato pregiato o a certi liquori, ma comunque il dazio produce un effetto redistributivo di proposte di vini con minore impatto sociale-politico-economico di prezzo e di nocività sulla salute a livello di dipendenza. Per la società americana, quindi, si arriva a concludere che il modo migliore per bere del buon vino italiano Pinot, Merlot, Cabernet e spumante con cui brindare all'ascesa di Trump in Campidoglio sia quello di favorire comunque il libero scambio e di evitare in questo ambito aumento della fiscalizzazione che è assente in caso di contingenti e delle barriere non tariffarie. Quindi si deve maggiormente considerare il valore aggiunto unitario (che viene poi distribuito ai fattori di produzione) nella differenza fra il prezzo dei beni e quello degli input di intermediari necessari per produrlo e distribuirlo. In particolare ì, quanto più è elevata la protezione nominale sul prodotto finale e tanto più aumenta il valore aggiunto unitario tenendo conto che tale incremento in assenza di dazi, rapportato al valore aggiunto viene definito tasso effettivo di protezione, in quanto mostra la misura in cui il valore aggiunto che costituisce la remunerazione dei fattori, viene ad essere artificialmente aumentata dalla politica commerciale. Trump vuole creare un era di industrializzazione nascente di satelliti di Elon Musck nella fase della sua affermazione, ma non si rende conto forse che una struttura protettiva spesso si deve adattare alle situazioni contingenti e quindi deve promuovere le relative ristrutturazioni, che naturalmente richiedono tempo specie in questo periodo di tentata stabilità governative nei conflitti fra Hamas e Palestina e nei suoi delicati proseguimenti e raggiungimenti. Ci si augura che Trump riveda meglio le sue intenzioni anche a livello dell'immigrazione: costruire muri non serve a risolvere l'illegalità delle tratte umane nè tanto meno a fermare i flussi di disperados verso una vita migliore. 

Commenti

Post popolari in questo blog