MAGARI, FORSE... Che ne sarà del Ministro Santanché dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio inerente alla casa editrice Visibilia? Se è vero che questa società probabilmente a responsabilità limitata ha dichiarato fallimento bisogna tenere conto caro Paolo Manzelli che sono previste 2 procedure concorsuali di maggior rilievo costituite dalla liquidation e dalla reorganization, che si applicano tanto ai privati che agli imprenditori e alle società. Nel caso della liquidation si richiedono determinate condizioni di duplice natura: il compimento di 1 o più acts of bankrupcty e la sussistenza di una condizione di insolvenza, espressa nell'eccedenza del passivo del debitore rispetto al suo attivo. Il tribunale amministrativo dichiara a tale livello un order of relief dove l'amministrazione dei beni ed il loro accesso viene affidata ad un trustee in bankrupcty che ha il compito di ricostruire la massa attiva, per poi liquidarla, anche promuovendo azioni revocatorie nei confronti di terzi acquirenti di beni del debitore. La discaharge, a differenza di quanto si può pensare si applica soltanto alle persone fisiche incriminate, e non alle società commerciali e di persone specie in società a responsabilità limitata. Nel caso della reorganization l'iniziativa del debitore insolvente tende a raggiungere un concordato con i creditori per fare in modo che non vi sia uno spossessamento dei beni, di cui il debitore stesso conserverebbe una parziale amministrazione. Se, infatti, l'istanza è presentata dai creditori essi hanno l'onere di dimostrare che ci sono stati delle operazioni sbagliate per poi attuare un piano di riorganizzazione che prevede una suddivisione dei creditori in varie classes, con trattamenti uniformi ma differenti da quelli di una classe diversa. Ogni classe, difatti esprime un comunitee di almeno 7 membri in rappresentanza dei creditori che ne fanno parte. Sarà poi il tribunale a verificare la completezza e l'attendibilità del piano di riorganizzazione in contradditorio tra il debitore ed i rappresentanti dei creditori e con l'intervento di funzionari della Guardia di Finanza. Il piano poi viene approvato solo con il consenso dei creditori che accettano di vedere ridurre i loro crediti e quindi di dare il via alla chiusura della reorganization tramite un decreto che preveda comunque il soddisfacimento dei creditori dipendenti con le successive entrate derivate dopo l'inizio della procedura. Ciò significa che se la Santanché aveva un debito di 179.000 euro cara Tafaro Tiziana se noi lo dividiamo per 7 membri della riorganizzazione = 25.571,43 a testa/12 mesi = 2.130,95 lordi su cui si debbono pagare gli interessi di Massimo Doris del 4% (trattandosi di ipotesi fallimentare) per non perderci troppo nelle spese fallimentari e di tribunale = 85,24 a cui tutti debbono rinunciare e quindi x 7 = 596,68 x 12 = 7.160,16 che si tolgono dai 25.571,43 = 18.411,27 netti/12 mesi = 1.534,27 di stipendio per cui però si ha una serie di somme parziali o ridotte n-esime da cui se si tolgono i 596,68 = in pratica i creditori dipendenti si dovrebbero accontentare di 937,59 euro al mese per gli anni che vanno dal 2018 fino al 2022 e cioè = 4 anni e perciò 937,59 x 12 x 4 = 45.004,32 x 4% = 1.800,17 che si toglie = 43.204,15 che si tolgono dai 179.000 euro in sconto = 135.795,85 effettivamente dovuti e quindi/7 membri di commissione fallimentare compresi avvocati = 19.399,41/12 mesi = 1.616,62 che si becca un avvocato fallimentare x 4% a cui rinuncia di tassazione = 64,66 x 12 x 4 anni = 3.103,68 /7 dei membri previsti = 443,38 che si sommano ai 937,59  dopo i 4 anni di riorganizzazione e ripresa = 1.380,97 di stipendio da cui viene decurtato il 4% = 55,24 x 12 x 4 anni = 2.651,52 di contributi INPS. Questa è la proposta concreta per superare tanti disagi e soprattutto licenziamenti dovuti a fallimenti veri o falsi che facciano digrignare i denti. CIAO. 

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