L'IRRIVERENTE - Dopo la conferenza stampa del Presidente del Consiglio mi sono chiesta se si sono ricordati delle inchieste giudiziarie di "Mani pulite" che si svilupparono in tutta Italia con epicentro a Milano e che misero in luce un organico sistema di tangenti che toccava pressoché tutte le situazioni in cui venivano in gioco prestazioni di beni o servizi in favore della pubblica amministrazione, a livello nazionale ed internazionale e locale. I trasporti urbani ed extraurbani su cui oggi si fanno gli scioperi, servizi di interesse pubblico di qualsiasi natura, interventi ecologici a tutela dell'ambiente, centrali per la produzione di fonti energetiche, sistema sanitario, informazione giornalistica in genere, transazioni societarie tra aziende a capitale pubblico di qualsiasi natura, aiuti economici a Paesi del Terzo Mondo, in questi e molti altri settori gli appalti sono ancora inquinati da manovre concussive e corruttive; in vista dunque dell'illecito finanziario dei partiti e del contestuale arricchimento personale di esponenti del potere politico fra cui l'ultimo caso è quello di Alessandra Todde tutti si sono distratti sul giusto impiego delle risorse della pubblica amministrazione per interessi di partito o personali. Le indagini hanno dimostrato che il potere mafioso tende ad agire come un vero e proprio soggetto politico, in grado di pilotare o condizionare scelte cruciali della vita nazionale in direzione favorevole ai propri interessi. Sotto questo aspetto, acquistano particolare significato le indagini su collegamenti tra la mafia e poteri occulti, dalla P2 ai servizi di sicurezza deviati fino alle eversioni neofasciste. Quindi si vede la necessità di un rilancio degli interventi di giustizia penale per la progressiva crisi del sistema dei partiti e questa non è diffamazione, questa purtroppo è una realtà vissuta. Questo problema si è visto ancora di più nell'assenteismo alle urne dei aventi diritto al voto per i negativi effetti percepiti dei risultati elettorali che si ripercuotono sui 2 principali partiti di governo, sino a metterne in discussione persino la loro sopravvivenza e comunque la capacità di governare le crisi mediante i tradizionali strumenti di composizione e mediazione interna. Inoltre, non ci si può certo dimenticare di Tangentopoli che nelle sue inchieste ha colpito tutti i vertici di partiti di governo ed anche le frange dei partiti di opposizione, numerosi ministri in carica tra cui la Santanché, i governi locali di quasi tutte le regioni e la maggior parte degli enti pubblici economici, per cui ci si domanda sinceramente di chi ancora ci si può veramente fidare. E' certo, che l'azione della magistratura, anche sulle decisioni riguardo al rimpatrio di migranti o nel loro inserimento in strutture protette come quelle dell'Albania, si dispiega in progetti di sottoporre il pubblico ministero al controllo al controllo del potere politico che è stato lasciato cadere spesso, mentre le campagne di delegittimazione del CSM e dei singoli giudici non hanno più avuto presa presso l'opinione pubblica che ormai vede la magistratura non più come un baluardo a difesa di una giusta legalità. Quindi si comprende come il consenso popolare attorno all'istituzione della giustizia riguardi principalmente gli atti di corruzione e la criminalità organizzata e soprattutto le operazioni minime per poter operare. 

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