TUTTA COLPA DI CICERONE - DELLA DISCIPLINA - "Adequatio rei ed intellectus" formula che esprime la concezione realistica della verità come accordo di corrispondenza fra la realtà stessa e la sua immagine linguistica concettuale. Tale formula, sintetizza la concezione della verità aristotelica con la topica "Dire di ciò che esite che non esiste e di ciò che non esiste che esiste, è falso; mentre dire di ciò che esiste che esiste e di ciò che non esiste che non esiste è vero" Tale concezione è una esplicazione rigorosa della concezione classica delle corrispondenze. Tuttavia, si debbono considerare in tale concezione le abitudini come categoria dell'avere in quanto avere formale (cioè avere una forma) che per alcuni è il contrario di privazione specie nell'ambito delle ossessioni o dell'oblio. In senso intransitivo (riflessivo), l'abitudine è un modo di essere come stare e comportarsi in un certo modo ed in particolare diviene una prospettiva di reazione costante a qualcosa specie riguardo alle passioni e diviene quindi una abilità o condizione necessaria per fare (o subire) qualcosa. In questa 2° accezione, l'abitudine viene associata a disposizione intesa come qualità di sostanza corporea e mentale stabile e duratura, che resiste ai mutamenti circostanti come il sapere e le virtù, a differenza delle disposizioni transitorie o discontinue, come la malattia o il piacere. Mentre le abitudini speculative, come la scienza si formano per lo più tramite l'insegnamento e richiedono tempo e soprattutto buona esperienza, le abitudini pratiche come le virtù morali si acquisiscono con l'esercizio che porta a compimento un modo di sentire ed agire, proprio di un singolo individuo nel suo éthos o carattere. L'abitudine è una cosa simile alla natura e quindi non prevede sensazioni o violenza ma si sviluppa tramite appunto l'esercizio di alcune potenzialità implicite al nostro essere facendole diventare abitudini costanti che costituiranno una "seconda natura" cioè naturalezza acquisita per consuetudine o famigliarità che semanticamente sono imparentate con una sede abituale e quindi carattere di una persona, da cui deriva un etica o condotta abituale. Alla base di tutto ciò c'è l'aritmetica che studia le proprietà dei numeri ed in particolare di quelli interi e che misura in maniera elementare attraverso le operazioni di addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione, le nozioni più semplici ad esse collegate come quelle di numero primo, la scomposizione di un numero in fattori primi, la ricerca continua di criteri pratici di divisibilità, la nozione di frazione ed i suoi calcoli. Negli attuali sviluppi dell'aritmetica elementare a livello di intelligenza artificiale si considerano le congruenze, la distribuzione dei numeri primi, l'analisi indeterminata che rientra propriamente nella teoria dei numeri. Per esempio cara Tafaro Tiziana all'interno di un ragionamento su applicazioni di possibili dazi da parte di Trump per potersi impossessare del canale di Panama, del Canada e della Groenlandia potremmo considerare una relazione che affermi la condizione di esistenza della funzione potenziale f espressa come v = grad f poi in un secondo momento, dopo avere debitamente riflettuto, scriviamo a Trump la formula delta2 f = div grad f = 0 dove delta 2 è un operatore che deve portare a termine il desiderata di Trump considerando che la relazione di cui sopra rappresenta per lui (inteso Trump come Presidente degli USA) un'equazione differenziale (costituita dalle derivate seconde del potenziale di raggiungere i desiderata) rispetto a 3 dimensioni di assi geografici coordinati nel caso di esercitazioni militari. Quindi se gli USA inviano (si fa per dire) 3 razzi per intimorire Panama, il Canada e la Groenlandia e piegarle agli indirizzi di Trump con un costo di 100.000 euro ciascuno e quindi 300.000 euro si deve considerare l'energia, la potenza e il tempo per raggiungere gli scopi che potrebbe essere di 5 volte tanto e cioè 1.500.000, mentre se noi dimezziamo la spesa a 7.500.000 euro e la suddividiamo su 12 mesi = 625.000 euro al mese guadagnati di cui se anche ne usiamo solo 1/3 proposto = 208.330 al mese per investimenti sul lavoro e sulla salute allora ci guadagniamo un 3% di interesse stabilito da Lagarde = 6249,90 PROVA DEL 9 per log base 10 di 6.249,90 x 10 = 624.990 rimettendoci solo 0,10 cent. di euro da dare come al solito in beneficienza (questa sì che è una buonissima abitudine!!) e quindi per lo meno risparmialo 0,10 x 208.330 = 20.833 euro al mese x 12 = 249.996 all'anno e perciò rispetto ai 208.330 iniziali ci guadagniamo ulteriormente da tale operazione = 41.666 cioè un TFR possibile /38 anni di lavoro = 1.096,47 di pensione possibile e dunque si comprende come l'abitudine a ragionare con i numeri e le sue equazioni porta lontano e rende ricchi di utili condizioni. 

Commenti

Post popolari in questo blog