REALISTICA AVVENTURA - Venerdì - Camminando fra le pianure una insegnante ripeteva fra sé e sé "Il romanticismo ha riposto molte speranze nella sua capacità di combinare lo slancio di una storia d'amore con i vantaggi di un'unione concreta e stabile, cercando di unire concettualmente fra loro amore e sesso, elevando quest'ultimo a suprema espressione di ammirazione e rispetto per un'altra persona. Scegliere qualcuno per romanticismo, significa arrendersi ai sentimenti anziché fare valutazioni pratiche. Ma la storia ci insegna che gli esseri umani hanno spesso instaurato relazioni e matrimoni per ragioni dinastiche, economiche e di prestigio sociale o di potere. Per i canoni romantici, la coppia deve essere unita da un istinto travolgente e dalla sensazione di avere trovato l'anima gemella. I romantici credono che il vero amore significhi adorare il partner da ogni punto di vista, e dunque accettare tutto di qualcuno senza pensare all'idea che si debba evolvere e maturare durante il percorso. Infondo, i romantici sono brillantemente perspicaci riguardo ad alcuni aspetti della vita emotiva, e molto talentuosi e convincenti nell'esprimere speranze e desideri." Infondo, lo scopo dell'insegnante non era altro che un benintenzionato tentativo di rafforzare la fiducia in se stessi nei momenti difficili, per questo si stava concentrando sul suo discorso per ritrovare in esso alcuni punti di forza, come l'intelligenza, la competenza e soprattutto l'esperienza adulta. Curiosamente, però, riascoltandosi tutto questo non faceva altro che avere come conseguenza un profondo senso di sfiducia nell'amore, forse per il fatto che si sentiva troppo legata alla sua dignità e perciò stava diventando ansiosa di fronte a situazioni per cui si sentiva minacciata come quella di venire fraintesa e vista come rinunciataria alle sfide dell'esistenza in cui si rischia di mostrare il nostro lato più ridicolo pur perdendo per la paura, molte occasioni e possibilità interessanti. A quel punto desiderava di trovarsi accanto qualcuno, ma aveva il timore di scoprire il suo lato interiore più intimo. Sul lavoro, dunque, non proponeva mai di fare teatro così come avrebbe tanto desiderato, e ciò per evitare di apparire stupida ed era per questo che non si era mai troppo allontanata dalla sua tana. Al centro della sua sfiducia c'era l'immagine distorta di una persona chiusa in se stessa e schiva convinta che la discrezione e talvolta l'isolamento fossero l'unico sistema per condurre una vita accettabile senza tramutarsi in perfetta idiota di fronte a qualcuno di importante come il preside. Infondo, lo doveva confessare: il preside la attraeva, ma lei non lo voleva ammettere neppure a se stessa e trovava delle scuse per evitare il confronto a quattr'occhi con lui. Lo sapeva, che le passioni hanno spesso la meglio su di noi tanto che è difficile resistere, perché siamo in balia di istinti tempestosi che ci fanno cedere alla lusinga se solo non fossero scoraggiati dal sentirsi come imbecilli, che si comportano in maniera bizzarra ed impacciata fino a farci diventare lo zimbello della scuola e farci sentire in vergogna per ciò che siamo. Quando lei pensava di avere esposto se stessa ai lati rispettabili degli altri, si sentiva intimidita e si ritirava come un riccio dietro ad aculei di difesa per causa di una sofferenza che derivava dal suo profondo desiderio di apparire credibile, quando invece non faceva altro che creare un fantasma problematico per chiunque che non suggeriva altro che irragionevolezza nei suoi obiettivi poco realistici. Quanto è dura imparare a proprie spese che siamo degli sciocchi quando tentiamo disperatamente di farci amare per quello che siamo e non siamo disposti al cambiamento e nemmeno ad avere più valide indicazioni su come poterci districare nei nostri conflitti interiori. Se la gente, la ignorava era solo per il fatto che era immersa nei propri pensieri e perciò era distratta dal suo timore di fallire e dalla tremenda paura della frustrazione e dell'umiliazione che ci perseguita incessantemente. Così, aveva pensato che quel giorno aveva incontrato l'unico uomo libero da preconcetti: un sacerdote che si sentiva libero di dare la possibilità alle cose che non funzionassero e che si cadesse in tentazione accettando la stupidità umana come una norma. Per questo, fra gli infiniti rifiuti che aveva messo in conto fin dall'inizio, quello del sacerdote non la meravigliò più di tanto, tranne che per il suo rituale di abbozzare quel sorriso sardonico che era come una sfida a volerlo superare in saggezza. Di fronte agli ostacoli, lui si era già preso la sua rivincita di un personaggio che indossa l'abito talare e fa i suoi annunci da un altare come se fosse un pilota servitore e padrone di una Autorità superiore che sa gestire la fortuna di essere libero da inibizioni con il suo realismo affettato. Uno dei compiti migliori del sacerdote, forse era proprio quello di portarci in modo affidabile dentro una grande mente superiore, super partes mostrandoci che le esperienze umane sono accomunate dalle stesse imperfezioni e che questo sia il vero atto di fede che dobbiamo avere per il fatto che Cristo ha accettato di avere condizione umana e provare i sentimenti di sconfitta, la sofferenza ed il dolore a cui non si è sottratto. Siamo simili e questa è la vera scoperta ed avventura da sperimentare di giorno in giorno e da comprendere per riuscire ad amare.
STRIDULI SOGNI. Terry non era mai andata molto bene a scuola, un po' per il suo problema di retinopatia agli occhi, un po' perché il diabete diminuiva la sua attenzione e un po' perché faceva veramente fatica ad apprendere, così, una maestra propose ai suoi genitori un atteggiamento di interesse proposizionale dei 10 passi e delle 10 parole. Si trattava di stimolare degli stati mentali (come la credenza, il desiderio, l'intenzione) caratterizzati dall'avere un contenuto esprimibile in forma proposizionale. Questo sistema veniva ottenuto usando degli enunciati della forma "X verbo di atteggiamento che P vuole", dove X è un agente, il verbo di atteggiamento è un verbo quale credere, desiderare, intendere e P un enunciato (per esempio si iniziava dalla domanda:"Cosa intende studiare oggi la mente di Terry?" Seguita dalla frase:"La mente di Terry crede di poter studiare ferma mente l'italiano") . Sulla base di questa struttura linguist...
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