IL SALVAGENTE - Ciascuno di noi, nei momenti di crisi e di fallimenti cerca di aggrapparsi a qualcosa per cercare di rimanere a galla, una speranza per riuscire a resistere ai duri colpi dell'esistenza: io mi sono attaccata alla dialettica culturale. Tuttavia, questo tipo di atteggiamento richiede di rispettare il principio di non contraddizione, onde pensare davvero alla possibile unità degli opposti. Infatti, la contraddizione non è più solo un occasionale errore di ragionamento, ma anche una struttura oggettiva, di fronte alla quale la ragione e la logica non dovrebbero rifuggire. Naturalmente, questo non significa rendere ammissibile qualsiasi assurdità, perché le contraddizioni che vengono riconosciute a livello culturale sono solo quelle definite dalle varie coppie di opposti che si debbono analizzare nella loro forma pura della scienza della logica e che poi si ritroverebbero variamente nel mondo della natura ed in quello dello spirito della morale. Di conseguenza anche il risolversi di contraddizioni intese in questo senso, o il loro suspicato superamento, non vuol dire affatto che esse vengano meno, bensì indica il momento della negazione della negazione, il risultato della mediazione, ossia il concreto (concetto o realtà), costituito dall'unità dei contrari. La contraddizione, poi, rivela la sua funzione dinamica, quanto alla natura inorganica, nel mutamento continuo delle cose finite, onde all'infinito esse si fanno altro; quanto agli esseri viventi, nel loro sviluppo individuale, relativamente autonomo di contro all'altro da sé; quanto all'essere umano, anche in quello sviluppo complessivo dello spirito che è la storia universale, fino alla consapevolezza di sé come razionalità e libertà. Al culmine, o alle spalle di tutto ciò, in una prospettiva speculativa l'unità del soggetto e oggetto costituirebbe la vitalità dell'Assoluto stesso. Quindi, bisognerebbe attuare quell'uso delle nozioni di contraddizione per indicare tensioni, conflitti, antagonismi che si trova oggi più che mai molto diffuso anche nel linguaggio comune e specialmente in quello politico, mentre con la dialettica si tende a vedere un atteggiamento di pensiero anti-atomistico ed anti-meccanicistico, guidato da categorie come quelle delle totalità, dell'azione reciproca e dello sviluppo progressivo in genere. Ora il mio salvagente vorrebbe tentare di attuare una vera e propria riforma della dialettica con una specie di schematizzazione scolastica che si presenta come un recupero della cultura elaborativa nella trasformazione di alcuni punti normativi dalla quantità in qualità per superare il piatto oggettivismo per attuare un esistenzialismo più simmetrico. Ad esempio riguardo al settore automobilistico la casa automobilistica Volvo aveva attuato ai suoi tempi un approccio integrativo che considerava i diversi punti di vista dei propri dipendenti all'interno della vita aziendale al fine di poter beneficiare delle più svariate opinioni per il conseguimento di una maggiore efficienza nei servizi che dipendono dalla razionalizzazione ed incremento della qualità dei vari processi aziendali e che veniva vista in tutto il mondo come un riassuntivo delle tematiche dell'assimilazione e della diversificazione, le quali vengono poi sviluppate in maniera incorporativa. Tale approccio incoraggiava l'assunzione e la ritenzione di una forza lavoro differenziata e riconosceva al tempo stesso un grande valore alle diversità, le quali vengono trattate in maniera tale che si possa trarre molti benefici globali dalle stesse. A tale riguardo si era rivisto il discorso dell'automazione industriale cioè la creazione di una sequenza coordinata di operazioni elementari, eseguite singolarmente o in gruppi su macchine diverse e variamente ubicate, che poneva subito il problema del controllo a distanza dell'intera linea di produzione da un quadro centralizzato e ciò comporta la trasmissione a distanza di misure e grandezze di riferimento e dei segnali di controllo, anche se limitatamente all'ambito di un reparto ed entro l'orizzonte visivo degli operatori preposti al controllo centralizzato. Questi hanno sotto il loro sguardo l'intero reparto, schematicamente rappresentato su un quadro da insieme di misure, di segnali, di sensori e pulsanti e di spie per cui l'operatore viene chiamato ad essere prontissimo ad intervenire per riadeguare il ritmo delle singole macchine a mutamenti di programma o ad esigenze imposte da interruzioni o guasti imprevisti. Perciò, la sempre maggiore complessità ed il crescente grado di interconnessione, conseguenti ai processi di concentrazione imposti dalle leggi economiche, mettendo in dura prova il lavoratore nelle possibilità di cogliere nella visione globale il sistema, che tende a sfuggire al suo controllo, ed a rendergli ancora più problematico il compito, comporta di stabilire delle regole in algoritmi per una più rapida evoluzione dell'ambiente in cui il sistema si trova ad operare. Si propone perciò attraverso la professoressa Tafaro Tiziana un procedimento di additività che riguarda la proprietà di una funzione f definita su uno spazio VETTORIALE E, espressa nell'uguaglianza f (x + y) = f (x) + f (y) per ogni x e y di E. Più precisamente una misura m su un delta algebrico A si dice finitamente additiva per elementi a 2 a 2 disgiunti di A e delta di A si dice numerabilmente additiva se sussiste una uguaglianza per ogni successione di (An) di elementi a 2 a 2 disgiunti. Facciamo un esempio pratico, pratico insieme anche a Paolo Manzelli dei sindacati: stiamo costruendo 10.000 automobili, ma durante il processo produttivo c'è stato lo sciopero degli autotrasportatori e quindi i pezzi che occorrevano per la costruzione sono arrivati in ritardo dalla Polonia ed inoltre durante il processo produttivo ci sono stati dei blocchi nel sistema di automazione che per una divario di intensità elettrica nella zona dovuta alla presenza di trasmettitori telefonici si è spenta per motivi di sicurezza nel corretto procedimento dei protocolli CEE previsti ed allora il ritardo massimo per la produzione viene fissato per 3 gg con un interesse se pur minimo di spesa del 3% e cioè si fa 10.000 x 3% x 3 gg = 900 euro di spesa per i ritardi e ciò significa che se li rapportiamo alla settimana x 4 settimane = 3.600 euro di spesa in più per un valore di 13.600 euro minimi di un automobilina basica, basica senza optional e quindi per lo meno il doppio per un automobile un poco dotata di cerchi in lega, batteria al litio di massima resa e poi 4 airbag e frenata a "tampone" e quindi sono 27.200 euro di spesa che noi dobbiamo pagare con un finanziamento e perciò se noi teniamo in considerazione i 3 gg di cui sopra facciamo 27.200/30 gg di bilancio solare = 906 al giorno x 3 gg di ritardi previsti = 2.718 e ciò significa a nostro avviso cara Tafaro Tiziana che l'automobile per effetto del log base 10 fa che 2.718 x 10 = 27.180 dell'attuale prezzo dell'automobile e quindi in differenziale con 27.200 ci guadagniamo 20 euro per ogni mese di finanziamento e quindi se facciamo un finanziamento di 36 rate sono 720 euro che possiamo scontarci e perciò facendo 27.180/ 3.600 di spesa di cui sopra = 7,55% di valore di finanziamento TAEG e TAN in proposta e ciò vale a dire su 27.180 = 2.052,09 di interessi/36 rate = 57 euro x 10 = 570 euro di rate al mese x 12 mesi = 6.840 x 3 anni = 20.520 e perciò mancherebbero ad arrivare a 27.180 = 6.660 euro/36 rate = 185 euro all'anno cioè rispetto ai 180 togliendo i 27.000 ci guadagniamo 5 euro in più in incentivi statali per comprare l'automobile e dunque diventano 185 + 720 di sconto statale finale = 905 cioè il guadagno di 1 euro al giorno rispetto la previsione di cui sopra della spesa per ritardi nella catena di produzione di 906 euro al giorno per me cara Tafaro Tiziana PROVONA DEL 9 e si spera davvero da 110 e Lodi, Pavia e Milano che con questo colpo di scoop tende una mano su tutti i ponti di Bassano e ciò è quanto di meglio si possa fare, non solo la ragione nel calcolo, ma il calcolo attraverso la ragione della virtù del bene maggiore: lavorare sodo solo per non dovere sprecare energie, soldi e soprattutto valore.
IL TALENTO DI AMARE. Io non conosco ancora molto bene l'amore ed è per questo che a volte non riesco a distinguerlo in mezzo alla gente che incontro lungo la via. L'amore chiede conto a ciascuno dei doni che egli affida, attraverso intuizioni convincenti o meglio postulazioni assunte come principi di dimostrazione o ancora testimonianze degne di fiducia. L'amore è una rivelazione di qualificazione che viene scritta nel mondo e nella storia, ma io non ho nessuna qualifica per poterlo dimostrare perchè sono una semplice viandante continuamente in cammino. Io però mi sono lasciata trasportare da una parola chiave che è la parola talento che era una unità di misura che riguarda la Chiesa in cui la manifestazione della Fede è una norma di credibilità del valore che non è proprio ma è di una funzione di una totalità che si esprimono nell'adesione a Dio con specifico riferimento del Cristo fatto uomo nell'accezione di proposizioni o dogmi o istanze che li definiscono. L...
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